• rischio di credito, legato all’eventualità di perdite per effetto di un deterioramento della qualità delle controparti contrattuali. Si manifesta in caso di declassamento del rating o per effetto di inadempienza o insolvenza delle controparti; può riguardare obbligazioni con maturazione futura originate da crediti, contratti derivati e crediti di firma (rischio di pre-regolamento) o crediti derivanti da prestazioni, fra loro non contestuali, su operazioni di regolamento (rischio di regolamento);
• rischio di mercato, che si traduce in perdite sugli strumenti finanziari detenuti per effetto di variazioni avverse del loro valore corrente di mercato che avvengano prima che sia possibile liquidare le posizioni o coprirle con operazioni compensative;
• rischio di liquidità, originato da discontinuità operative sui mercati primari e secondari tali da ritardare o rendere più onerosa la conclusione di operazioni volte a eliminare posizioni di rischio o a reperire liquidità. Si può distinguere in rischio di liquidità del mercato, apprezzato in relazione alle condizioni operative dei mercati interessati da operazioni di smobilizzo o di copertura delle posizioni in essere e in rischio di provvista (funding), legato all’articolazione delle fonti di indebitamento e alla composizione delle attività e passività a breve scadenza;
• rischio operativo, connesso a perdite per cause imputabili alle risorse umane e tecniche, quali guasti o malfunzionamenti dei sistemi informativi (componenti hardware e software), errori o comportamenti fraudolenti del personale, interruzioni dei collegamenti telematici con i mercati e con i fornitori di informazioni, e altre ancora.

Categoria: Risk management

Precedente Argomento

Prossimo Argomento