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Contratti derivati su tassi di interesse

Un cap è un contratto di opzione su tassi a medio-lungo termine. Come indica il nome (letteralmente tappo o coperchio) il cap viene usato per limitare verso l'alto il costo di un debito a tasso variabile.

    Come l'IRS, il cap prevede un capitale nozionale e ha una durata contrattuale compresa tra una decorrenza iniziale (di solito due giorni lavorativi dopo la stipula) e una scadenza. La vita del cap è divisa in una serie di periodi di interesse di uguale durata, con eventualmente uno o due periodi spezzati all'inizio e alla fine. Il contratto fissa inoltre un tasso cap, o strike, che rappresenta il limite massimo di costo che il detentore si vuole garantire. Due giorni lavorativi prima dell'inizio di ogni periodo si ha la rilevazione del parametro, o tasso di riferimento (di solito il LIBOR sulla divisa di denominazione per la durata del periodo).

    Se il tasso di riferimento supera il tasso cap, il detentore riceve un payoff pari a:


    capitale nozionale durata del periodo differenza tra il tasso di riferimento e il tasso cap

    Se il detentore ha in essere un debito a tasso variabile indicizzato allo stesso parametro, egli sostiene un costo netto commisurato alla differenza tra il tasso variabile e il payoff del cap. Quando i tassi superano la soglia massima, il payoff compensa la differenza, garantendo la desiderata limitazione del costo senza, di contro, rinunciare a un risparmio di interessi se il tasso è inferiore allo strike. In contropartita il detentore corrisponde un premio che può essere liquidato alla data iniziale oppure essere rateizzato in una serie di pagamenti costanti addebitati, ed eventualmente dedotti dal payoff, alle scadenze periodiche.

    Un cap è scomponibile in una serie di opzioni, una per ogni periodo di interesse. Queste componenti elementari sono chiamate caplet. Un caplet è un call sul tasso LIBOR del periodo di riferimento: come in un call, il payoff a scadenza è positivo se la variabile sottostante, il LIBOR, è superiore al tasso strike. In alternativa il caplet è inquadrabile come un put su un deposito a termine: esso infatti consente di fissare il tasso di un'operazione di indebitamento (analoga alla vendita di titoli) futura, con facoltà di non effettuarla se a scadenza lo strike è superiore al tasso corrente. Analogamente alla swaption, il cap è valutato mediante adattamenti del modello di Black basati sulla distribuzione dei tassi di riferimento.



Fonte [[Erzegovesi97:161-162]]

Categoria: Strumenti finanziari

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