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Contratti a termine su cambi
Un currency swap può essere considerato equivalente a una coppia di depositi di segno opposto nelle due divise. A differenza della coppia di depositi, lo swap ha prestazioni in valuta di uguale importo a pronti e a termine. Per stabilire un'equivalenza esatta, quindi, lo swap deve essere sommato a una compravendita a pronti di un importo di divisa merce pari all’ammontare degli interessi che maturerebbero su un deposito nella stessa divisa di durata e montante regolato a termine corrispondenti a quelle dello swap. Rovesciando l'equivalenza si può dire che un deposito in divisa numerario equivale a un deposito in divisa merce dello stesso segno più uno swap più una compravendita a pronti a quadratura.
Nella figura che segue vengono rappresentate le pretsazioni di un currency swap relativo all'acquisto di marchi contro lire a pronti, unitamente ad una vendita a termine di marchi contro lire:
Il mercato dei currency swap è più liquido rispetto a quello dei currency forward poiché è utilizzato nella gestione della tesoreria in valuta delle banche per travasare liquidità tra divise. Infatti l'unione di un deposito nella divisa A e di uno swap tra A e B equivale a un deposito sintetico in B. Una posizione outright può essere replicata mediante uno swap unito ad un'operazione a pronti compensativa della parte a pronti dello swap. Per beneficiare delle maggiori possibilità di trading e copertura le banche tendono ad allocare le posizioni in outright sui libri di currency swap abbinandole ad operazioni interne di cambio a pronti. Il mercato degli swap assicura la comunicazione tra i mercati dei depositi in diverse divise. Per questo motivo le scadenze più trattate al suo interno sono le stesse del mercato delle eurodivise, concentrate tra spot-next e 12 mesi. La scadenza più breve è quella tom-next. Sulle divise più importanti sono trattate anche scadenze medio-lunghe.
Fonte [[Erzegovesi97:66-67]]
Categoria: Strumenti finanziari
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