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Metodo del valore a rischio
Le perdite potenziali imputabili a un singolo fattore, considerato isolatamente, sono determinate come prodotto della relativa sensibilità aggregata per lo shock estremo del fattore. Tale shock si ottiene moltiplicando il valore corrente del fattore per la sua volatilità, a sua volta moltiplicata per un multiplo che determina l’intervallo di confidenza della stima. Il VAR è espresso in valore assoluto. Il suo valore, positivo, indica una perdita prodotta da shock di segno sfavorevole.
La volatilità viene moltiplicata per il valore corrente del fattore, o valore corrente, in modo da tradurre una variazione relativa, quale la deviazione standard dei ritorni logaritmici, in una variazione assoluta la quale, moltiplicata per la sensibilità appropriata, consente di stimare una perdita in valore espressa in unità di numerario.
Nella figura che segue vengono rappresentati i passi per determinare il VAR di fattore come perdita potenziale.
Fonte [[Erzegovesi97:224]]
Categoria: Risk management
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