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Il rischio economico secondo Dante Alighieri. 
 
"Maestro," diss'io lui, "or mi di' anche:
Questa fortuna di che tu mi tocche, 
Che è, che i ben del mondo ha sì tra branche?" 
 
Ed elli a me: "Oh creature sciocche
Quanta ignoranza è quella che v'offende! 
Or vo' che tu mia sentenza ne 'mbocche. 
 
Colui lo cui saper tutto trascende
Fece li cieli, e dié lor chi conduce 
Sì, ch'ogni parte ad ogni parte splende, 
 
Distribuendo igualmente la luce;
Similemente alli splendor mondani 
Ordinò general ministra e duce 
 
Che permutasse a tempo li ben vani
Di gente in gente e d'uno in altro sangue, 
Oltre la difension di senni umani: 
 
Per ch'una gente impera e l'altra langue,
Seguendo lo giudicio di costei, 
Che è occulto, come in erba l'angue. 
 
Vostro saper non ha contrasto a lei;
Questa provvede, giudica, e persegue 
Suo regno, come il loro li altri dei. 
 
Le sue permutazion non hanno triegue:
Necessità la fa esser veloce; 
Sì spesso vien chi vicenda consegue. 
 
Quest'è colei, ch'è tanto posta in croce
Pur da color che le dovrian dar lode, 
Dandole biasmo a torto e mala voce. 
 
Ma ella s'è beata e ciò non ode;
Con l'altre prime creature lieta 
Volve sua spera e beata si gode. 
 
     
Categoria: Idee 
 
   
 
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