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Albert Einstein
Ulm, Wurttmberg, Germania, 14 marzo 1979 / Princeton, New Jersey, USA, 18 aprile 1955


Albert Einstein ha contribuito più di ogni altro scienziato alla moderna visione della realtà fisica.
Nel 1886 iniziò la sua carriera scolastica a Monaco. Come per le lezioni di violino, che studiò fin dall'età di sei anni, l'educazione religiosa gli fu impartita a casa, dove fu avviato all' ebraismo. Due anni più tardi entrò al Luitpold Gymnasium, dove studiò matematica, in particolare calcolo, dal 1891. Nel '94 la sua famiglia si trasferì a Milano; Einstein rimase a Monaco, ma rinunciò alla cittadinanza tedesca e rimase apolide per molti anni. L'anno successivo sbagliò un esame che gli avrebbe permesso di studiare a Zurigo per ottenere un diploma di ingegnere elettronico; frequentò quindi una scuola superiore ad Aarau (Svizzera), sperando che ciò gli avrebbe permesso di studiare in seguito a Zurigo, per cercare infine un'occupazione come docente di matematica e fisica: conseguita la laurea inviò numerose richieste in varie Università, senza ricevere risposta.
Si adattò pertanto a lavorare dapprima in una scuola superiore a Winterthur, quindi all'Ufficio Brevetti di Berna, stendendo in questo periodo una mole di pubblicazioni di fisica teorica, scritte nel tempo libero e senza i benefici di una stretto contatto con il mondo accademico. Conseguì il dottorato all' Università di Zurigo nel 1905 con una tesi intitolata Una nuova determinazione delle dimensioni molecolari : Einstein esamina qui il fenomeno osservato da M. Plank, secondo cui l'energia elettromagnetica sembra venir emessa dagli oggetti radioattivi in quantità discrete, in contrasto con la visione di Maxwell, basata sul principio che tale energia consta di onde che contengono una piccola quantità di energia; in questi anni dimostra inoltre che la massa e l'energia sono equivalenti, sviluppa la teoria quantistica, afferma il principio di equivalenza, secondo il quale l'accelerazione gravitazionale é riproducibile applicando ai corpi delle forze meccaniche: la massa gravitazionale, quindi, coincide con la ma
ssa inerziale. Scrisse al suo collega Max Born: "tu credi in un Dio che gioca a dadi ed io in leggi complete e in un ordine che governa un mondo dove l'oggettività esiste...anche se gli uomini non hanno ancora la piena conoscenza di tali leggi...". Einstein, come Bernoulli, é uno scienziato incentrato sullo studio del comportamento del mondo naturale e sulle cause che lo governano, anche se afferma che tale realtà é sempre più interdipendente con il comportamento dell'uomo (gli stessi sostenitori della teoria del caos affermano da un lato che i fenomeni sono caratterizzati dalla non-linearità - il che significa che gli effetti non sono proporzionati alla cause - ma dall'altro concordano con Einstein nell'affermare che tutti gli avvenimenti hanno una causa).
Egli studiò inoltre i moti browniani, che furono introdotti in finanza da Louis Bachelier nel 1900. Questo tipo di moto spontaneo riguarda un organismo unicellulare sospeso in un liquido e prende il nome dal botanico inglese Brown, che per primo la scoprì (in seguito il matematico Norbert Wiener ne diede una definizione matematica rigorosa). I processi browniani sono una generalizzazione del concetto di random walk: considerando una sequenza di lanci indipendenti di una moneta e un punto che si muove di un passo verso destra per ogni testa, e di un passo verso sinistra per ogni croce, la posizione di tale punto nel tempo é un esempio di random walk discreto. Riducendo l'intervallo di tempo tra due lanci e la lunghezza dei passi, si ottiene un processo continuo. E' anche grazie agli studi di Einstein sui moti browniani, quindi, che si é giunti allo sviluppo della moderna teoria finanziaria.
Nel 1908 Einstein diventa docente all' Università di Berna, quindi a Zurigo: la sua popolarità é in ascesa ed é ormai considerato il più eminente pensatore scientifico; viene nominato docente alla Karl-Ferdinand University di Praga, dove continua le sue ricerche sulle leggi gravitazionali. Dal 1912 insegna a Zurigo, nella stessa Università che non lo aveva ammesso, per fare poi ritorno in Germania due anni più tardi: qui gli vengono offerte numerose opportunità di lavoro, come una posizione all' Accademia Prussiana di Scienze, una cattedra all' Università di Berlino e la direzione dell'Istituto di Fisica di Berlino. Nel 1915 pubblica la versione definitiva della teoria generale della relatività, per la quale venne idolatrato: il London Times titolavaRevolution in science - New theory of the Universe - Newtonian ideas overthrown. Ricevette quindi il Nobel nel 1921, non però per la teoria della relatività, ma per la sua opera, datata 1905, sull'effetto fotoelettrico.
Colpito da un collasso nel 1928, probabilmente a causa dell'eccessivo lavoro, continuò tuttavia ad insegnare a Berlino e a Princeton (USA), dove si impegnò per unificare le leggi della fisica.
Ma nel 1933 i nazisti salirono al potere ed Einstein non fece più ritorno in Germania. Si stabilì negli USA, dove continuò ad insegnare finché nel 1949 fu ricoverato in ospedale, in precarie condizioni di salute. Tre anni più tardi, in seguito alla morte del primo Presidente israeliano, gli fu chiesto di sostituirlo, ma, benché lusingato, rifiutò. Una settimana prima di morire scrisse la sua ultima lettera: indirizzata a B. Russell, esprimeva la volontà che il suo nome fosse posto su un manifesto che esortava tutte le nazioni a rinunciare alle armi atomiche.




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