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Nicolaus Copernico
Torum, Polonia, 1473 / Frombork (Frauemburg), Polonia, 1543


Il padre di Copernico era un agiato mercante; la sua infanzia è stata quella di un fanciullo fortunato, per il senso di sicurezza, dovuto alla ricchezza della famiglia, ma anche per l’elevato livello culturale dell’ambiente in cui viveva, nella parte vecchia della città, difesa dalle mura.
Quando aveva appena dieci anni suo padre è morto ed insieme agli altri tre fratelli è stato adottato dallo zio Luca Watzelrode, che è stato più di un padre per Copernico, influenzandone la formazione con la sua autorità e protezione.
Copernico aveva studiato prima all’università di Cracovia, poi presso quella di Bologna, laureandosi qui in diritto canonico. Ritornato a Torum ha abbracciato la carriera ecclesiastica, dopo un breve periodo d’insegnamento. Nel 1479 è diventato canonico presso l’università di Fraunburg, in Prussia. Dieci anni dopo è stato consacrato vescovo d’Ermland, staterello vassallo della Polonia.
Ha ricominciato i suoi studi a Torum, poi alla scuola ecclesiastica di Wloclawek, per prepararsi all’ammissione all’università. E’ entrato infine in quella di Cracovia, allora una delle più importanti d’Europa. Copernico ha avuto modo di assorbire la nuova corrente culturale, perfezionandosi nello studio del latino. Ha cominciato poi a frequentare la Facoltà delle Arti, propedeutica rispetto alla tre direzioni fondamentali di studio: teologia, legge e medicina. Qui per la prima volta ha affrontato lo studio approfondito della matematica ed astronomia tradizionale, aristotelico-tolemaica. Non ha completato i suoi studi a Cracovia, ma si è diretto a Bologna per frequentare la scuola di Giurisprudenza. Più che occuparsi di diritto canonico si era dedicato all’astronomia, portando a termine la sua prima osservazione astronomica. Dopo tre anni e mezzo si è trasferito, con il fratello, a Roma.
Lo zio gli ha fatto assegnare una carica di canonico della cattedrale di Frauenburg, ed è ritornato in patria. E’ comunque riuscito ad ottenere una licenza per continuare i suoi studi in Italia, e si è recato a Padova, a frequentare l’ottima scuola di medicina. Qui ha completato gli studi di diritto canonico, conseguendo la laurea a Ferrara. Ritornato a Padova si è dedicato allo studio della medicina, soprattutto attraverso lo studio degli antichi testi di greco (Ippocrate), latino e romano. Allora la medicina era ancora abbastanza arcaica, ma da questa esperienza ha avuto l’occasione di imparare la lingua greca. Verso l’inizio del 1506 lo studente fuori corso aveva ottenuto una preparazione in diversi campi: teologia, filosofia, diritto canonica, matematica, astronomia, medicina, senza contare la padronanza del latino e del greco.
Morto lo zio, perno importante nella sua esistenza, si è stabilito definitivamente a Frauenburg, costituendo parte effettiva del Capitolo di quella cattedrale.
Ha ripreso i suoi lavori di astronomo, completando la stesura originale della sua opera fondamentale ‘De Revolutionibus Orbium Coelestium’. Ma l’osservazione astronomica non costituiva il suo interesse principale, ed ha compilato l’opera basandosi sui dati compilati dagli antichi e da Tolomeo. Le osservazioni da lui compiute in questo periodo erano meno precise di quelle realizzate dagli astronomi vissuti un millennio prima, e la sua imprecisione era dovuta alla fretta ed agli impegni in campo politico.
A dimostrazione della sua partecipazione ai problemi comuni della vita del tempo, ha scritto un saggio sul risanamento del valore del denaro, presentando un argomento per nulla accademico: il risultato tangibile delle guerre del tempo era stata l’inflazione in Prussia. Egli ha studiato il problema proponendo soluzioni di carattere sorprendentemente moderno. Ha suggerito un’unione monetaria degli stati la cui stabilità monetaria era compromessa, in base alla quale un’unica moneta, prodotta in quantità limitata, avrebbe dovuto circolare nei diversi Paesi. L’astronomo aveva intuito la pericolosa legge economica oggi conosciuta come legge di Gresham, in base alla quale l’inflazione stessa si esalta per opera di coloro che tendono ad accaparrare denaro buono per estrarre il metallo prezioso ed inviarlo all’estero. Il risultato di questa operazione è l’apparizione della moneta svalutata e la scomparsa della moneta sana, con la creazione di una spirale inflazionistica.
Tuttavia sono prevalsi gli interessi di chi si avvantaggiava di questa operazione poco pulita, ed il tentativo dell’astronomo, presentato alla Dieta prussiana, non ha avuto i suoi frutti.
Il costume della sua epoca probabilmente non permetteva che un uomo delle sue capacità fosse dotto ad una sola dimensione; l’astronomo ha accettato i suoi compiti di uomo universale, esercitando la medicina, in veste medico personale dei successivi vescovi.
Il nome di Copernico, tuttavia, è maggiormente associato alla figura di un astronomo matematico; durante il suo soggiorno a Roma ha scritto un breve resoconto delle sue osservazioni e di ciò che successivamente si è diffuso sotto il nome di ‘teoria di Copernico’. Egli sosteneva che i corpi celesti non si muovono tutti attorno ad uno stesso centro; che la Terra non è il centro dell’Universo, ma il Sole, centro dell’intero sistema planetario; che il manifestarsi del giorno e della notte è dovuto alla rotazione della terra attorno al suo asse; mentre la rivoluzione annuale è dovuta alla rotazione della Terra attorno al Sole. Una completa esposizione della sua teoria ha tardato a prendere forma in modo soddisfacente, e non è stata pubblicata fino al termine della sua vita, diffusa con il titolo ‘Sulle risoluzioni delle sfere celesti’ (‘De revolutionibus orbium coelestium’ 1543). Si racconta che Copernico non abbia mai ricevuto la copia pubblicata del suo libro fino al letto di morte. Egli è morto di una grave emorragia.
La cosmologia eliostatica si è sviluppata successivamente presentando diverse soluzioni del moto della Terra, anche se non è stata considerata plausibile non solo dalla gente comune, ma anche dagli astronomi più famosi e dai filosofi della natura prima della metà del Diciassettesimo secolo. Tra i suoi difensori più illustri possiamo includere Keplero e Galileo Galilei. Più avanti una solida base teorica della teoria di Copernico è stata fornita dalla teoria della gravitazione universale di Newton.




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