Buon anno a tutti, amici visitatori!
Approfitto del risveglio (relativamente) mattiniero per il consueto bilancio annuale di aleablog, dopo una bella festa tra amici (mia moglie mi ha fatto persino ballare, ho incontrato serie difficoltà con i passi dello
hully gully).
Se rileggete il
post di inizio 2009, noterete che ho dato seguito a molte delle cose annunciate lì: prese di posizione più franche (per un dibattito a molte voci, che grazie a voi c'è sempre stato); l'avvio del
business point, sportello di prima assistenza alle imprese con problemi finanziari. A queste si è aggiunto il progetto-lunga marcia dei confidi trentini, che ha dominato gli ultimi mesi dell'anno, e mi ha fatto capire molte cose.
Il 2010 sarà un anno difficile, ma decisivo. Nel mondo che seguiamo dalla finestra di aleablog molti annosi problemi raggiungeranno il punto critico. Senza scelte di rottura con il passato esperienze con uno storia lunga e illustre potrebbero declinare e concludersi. Aspettiamo di conoscere i bilanci 2009 dei confidi, che per i nuovi 107 (con le regole IAS-Banca d'Italia) racconteranno con più realismo la tenuta del conto economico e del patrimonio. Come cambierà il modus operandi dei confidi vigilati? E, di riflesso, come risponderanno i 106 che restano legittimamente tali e quelli in contumacia rispetto all'obbligo di iscrizione?
Il mondo confidi sarà l'epicentro di scosse ed assestamenti che interessano la finanza delle PMI in generale. Ci siamo resi conto che la garanzia collettiva può fare molto, ma non risolve tutti i problemi. Finalmente si comincia ad affrontare il problema dell'infrastruttura finanziaria per le Pmi, con risposte articolate e differenziate per tipi di aziende.
Il tema dominante del 2010 sarà la capitalizzazione delle imprese: vedremo tante iniziative, dalla fiscalità, ai prestiti partecipativi ai fondi di private equity sponsorizzati dallo Stato o meno. Le PMI chiederanno expertise e strumenti per gestire la finanza, al loro interno e verso l'esterno. Si faranno progressi sul fronte della comunicazione finanziaria (andrà a regime l'obbligo di deposito dei bilanci XBRL).
Sarà un anno di grande impegno per progettare e realizzare innovazioni e cambiamenti di ogni genere. Il compito che assegno, a me e alla mia piccola squadra, è quello di esserci, di collaborare con le iniziative più ispirate e promettenti. Rispetto al 2009, ho capito che non è più tempo di proposte in solitaria (come è stato il Business Point, che pure ci ha insegnato moltissimo). Anche in passato ci siamo impegnati in progetti su scala nazionale (XBRL, tavolo di lavoro presso il MiSE) o locale (confidi trentini e altri studi o consulenze). Quest'anno vogliamo farlo con maggior determinazione, per collegare iniziative che nascono autonome (o in competizione), ma che devono convergere in un disegno più ampio.
Vorremmo aiutare lo sviluppo di un tessuto connettivo, di un terreno di coltura comune. E perché questo accada, occorre un passo di consapevolezza e di responsabilità delle persone che lavorano nel "nostro" mondo: nelle banche, nei confidi, nelle associazioni datoriali, nella consulenza, nelle amministrazioni pubbliche, nell'accademia. Non vedo altra via che il lavorare insieme su progetti (in molti casi già avviati): non serve creare nuovi tavoli o sigle (che poi partoriscono nuove istituzioni), occorre fare cose tangibili, funzionanti, utili a tutti coloro che ai progetti collaborano.
Per essere concreto, elenco alcune cose interessanti che si potrebbero avviare:
- iniziative di formazione per i confidi che siano un veicolo di accumulo (attenzione!) e di diffusione di conoscenze e buone pratiche; partiranno tanti corsi a livello di singolo ente, di associazioni, di strutture di consulenza; sarebbe utile che i contenuti chiave fossero sviluppati in un contesto più ampio, e si producessero strumenti da condividere (manuali, video-lezioni, casi aziendali, strumenti software); e da ultimo, i discenti dovrebbero studiare e superare degli esami veri;
- un portale web sui confidi dal quale sia possibile reperire informazioni aggiornate, affidabili e comparabili sul settore; essere presenti sul portale (soprattutto per i 106, dato che per i 107 avremo le statistiche di Vigilanza) sarebbe per un confidi un segno distintivo e magari un modo per facilitare i rapporti con le banche e con gli enti pubblici (Governo, Regioni, Camere di commercio), o perfino con la Banca d'Italia; per l'aspetto specifico dell'informativa contabile e di Vigilanza, sarebbe vitale costituire un gruppo Puma-confidi (se qualcuno non ci ha già pensato);
- un portale web per la finanza delle Pmi, che dia alle imprese e ai loro consulenti strumenti per l'analisi, la pianificazione e la comunicazione finanziaria senza i quali si naviga a vista e si tengono lontani i fornitori esterni di capitale.
Non sono idee nuove, su molte abbiamo lavorato negli anni scorsi, e come noi ci hanno lavorato tanti altri. Continueremo a farlo nel 2010, con una rinnovata tensione a fare qualcosa che metta radici e dia nel tempo frutti duraturi.
Luca