Sat 25 Jun 2005, 12.11 - Stampa
Se state lavorando a progetti informatici su XBRL, vi consiglio di visitare il sito XBRLopen dove potete scaricare ABRA, una piattaforma per la gestione di tassonomie e documenti XBRL. L'ABRA viewer è utilizzato dal gruppo di lavoro IAS-xbrl.
Tue 21 Jun 2005, 12.52 - Stampa
Il 16 e 17 giugno abbiamo tenuto con Marco Bee le due giornate per ABI formazione sul rischio del portafoglio crediti, di cui in un precedente messaggio. L'impostazione pratica, basata su esempi, pare aver funzionato bene. Molto apprezzata la spiegazione delle formule dei coefficienti di capitale in Basilea 2 come applicazione del modello di portafoglio a un fattore di Vasicek - Gordy. Adesso bisogna proseguire nel lavoro di addomesticamento dei modelli più complessi, per i quali è più difficile produrre esempi accessibili. Contiamo di farlo per la prossima edizione. Scrivere un libro con Marco sulla materia non sarebbe una cattiva idea. C'è solo un problema: io scrivo in MS Word, lui in Latex, e per trasferire un paragrafo o un'equazione tra i due ambienti ci vuole un esperto di system integration. A parte gli scherzi, l'esperienza di questo corso ha dimostrato che il mix di competenze gestionali (le mie, spero) e quantitative (quelle di Marco) è la ricetta giusta.
Grazie a Emanuele Giovannini e a Francesco Pistelli del gruppo Unicredito, che hanno presentato interessanti testimonianze.
Sat 18 Jun 2005, 19.53 - Stampa
Ho deciso di mettere in rete la versione provvisoria del mio paper sui confidi, versione estesa del contributo scritto per il rapporto "L'attività dei confidi nel 2003", Federconfidi, Roma, 2005. Ogni commento è gradito.
Tue 14 Jun 2005, 08.58 - Stampa
Con il collega Marco Bee stiamo lavorando da più di un mese al modulo sul Rischio di portafoglio del percorso Credit risk di ABI formazione, che sarà erogato questa settimana. L’argomento è uno dei più tosti affrontati nella mia ventennale carriera di formatore. C’è in giro del buon materiale introduttivo, e diversi paper e monografie sulla modellistica, che però esigono un background quantitativo sopra lo standard medio degli utilizzatori nel nostro mercato (trovate molti riferimenti sul nostro sito Credit risk). Si è lavorato molto, nell’area Credit, sui sistemi di rating e sulle regole di Vigilanza. Sui modelli di portafoglio, la letteratura è ancora focalizzata sui modelli – peraltro geniali – della prima ondata di studi sull’argomento: CreditMetrics di RiskMetrics, CreditRisk+ di CSFB, CreditPortfolioView di McKinsey e Portfolio Manager di KMV (oggi divisione di Moody’s). Nel nostro corso, partiamo dai rudimenti di calcolo delle probabilità che spiegano al distribuzione dei default e delle perdite. Con il modello binomiale, guidiamo passo passo alla costruzione della distribuzione condizionata (dato lo stato dell'economia) e non condizionata (quando lo stato dell’economia è aleatorio). Passiamo poi a illustrare il modello a 1 fattore di Vasicek, che è quello di Basilea 2 IRB (lo sapevate?), lo estendiamo al caso multifattoriale, e ne diamo esempi di applicazione. Solo a questo punto passiamo in rassegna i modelli offerti sul mercato, fino ad arrivare a quelli di tipo Monte Carlo proposti dalle agenzie di rating per la valutazione dei portafogli cartolarizzati. Funzionerà? Ve lo faremo sapere la prossima settimana.
Tue 14 Jun 2005, 08.55 - Stampa
La società di rating Eu-Ra, guidata dal collega Maurizio Fanni, ha pubblicato il rapporto sui bilanci 2003 delle società italiane (130.000 società di capitali, fonte Unioncamere). Rispetto all’anno precedente si nota qualche segnale di miglioramento della struttura finanziaria (diminuzione della leva), ma nel complesso il quadro segna un peggioramento rispetto ad una situazione già critica. Quasi 2/3 dei bilanci 2003 ottengono un rating tecnico di classe B o inferiore. Positivo il miglioramento della situazione in Lazio (maglia nera del rischio di default lo scorso anno) e al Sud.
Dove sta il problema, nei bilanci o nelle aziende? Io propendo per la prima ipotesi. Le banche ne stanno tenendo conto, e nei sistemi di rating contrappesano i magri dati contabili con informazioni qualitative e andamentali. Prima o poi bisogna fare una cura anche ai bilanci, che non sia un semplice restyling.
Tue 14 Jun 2005, 08.16 - Stampa
Wed 1 Jun 2005, 09.47 - Stampa
Per estremi bisogni della comunità di Firenze fu di nicistà per una giusta cagione di aiutare la republica; e non possendo resistere i cittadini né sopportare tante gravezze, fue costretto al popolo di Firenze a porre uno altro accatto a' preti; e creati li uficiali, andorono tutti li preti e' religiosi e' luoghi pii a raccomandarsi e ogni persona di loro dicevano e ricordavano impossibilità assai, chi per una cagione e chi per una altra.
Andovvi il Piovano Arlotto al quale feciono onore e fattolo porre a sedere gli domandorono: – Piovano, che andate voi faccendo?
Rispose: – Signori ufficiali, io vengo dinanzi a voi per dire tutto il contradio di tutti quelli preti e religiosi che vi sono venuti innanzi e che ci verranno. Tutti dicono e diranno non potere pagare perché per lo addrieto, già fa otto anni, pagorono troppo, e poi pagorono dua altre decime al papa; e alcuni e' diranno avere aùte cattive ricolte, e ch'egli è rovinata la casa, la chiesa, [la] capanna, o guasto il mulino, e chi ha iscorticati i buoi.
Io dico tutto il contradio, che la chiesa, la casa, [la] capanna istanno bene, né ho perduti né buoi né altro; ho aùto questo anno assai compitente ricolta, che ne ringrazio Iddio; e così ho ogni anno, in modo vivo con onore, e avanzami. Tengo uno cherico, cappellano e fattore, e avanzami; vo qualche volta al candiotto, e ancora mi avanza. Di che, ne fo carità a' miei popolani, ché vi imprometto il contado di Firenze non ha il più mendico paese, né dove sieno più poveri, che nel mio popolo e in tutti quelli paesi circustanti.
Pagherò tutta quella quantità volete; se mi porrete ragionevolemente, pagherò e soverrò anche li miei popolani al modo usato. Quando mi ponessi ancora grave somma e innonesta, ancora la pagherò e isforzerommi di ubidirvi, ma torrete il pane di bocca a quelli poveri uomini i quali non potrei sovenire. Rimettomi nella discrezione e iudicio e prudenzia vostra –.
Udito ebbono le piacevolezze con la umilità del Piovano, e quanto era disforme alli altri religiosi vi venivano, li uficiali lo domandorono: – Quanti ducati avesti alli altri uficiali?
Rispose il Piovano: – Ducati otto larghi. – Quanti ne volete pagare?
Rispose: – Quanti me ne porrete.
Dissono gli uficiali: – Se noi non facessimo al nostro Piovano qualche cosa di meglio che li altri, non gli aremo fatto piacere alcuno.
E posongliene quattro e non più.
Motti e facezie del piovano Arlotto, Motto CXLVIIII, a cura di Gianfranco Folena, Ricciardi, Milano Napoli 1953, Edizione elettronica a cura di www.ilbolerodiravel.org