Wed 28 Mar 2007, 14.59 - Stampa
La trasformazione dei confidi in intermediari vigilati è un tema molto delicato che deve essere approfondito sotto diversi aspetti. In un precedente paper Luca Erzegovesi ha valutato in quali condizioni le garanzie personali rilasciate dai confidi 107 sono più efficienti rispetto ad altre forme alternative di garanzia (nella fattispecie, la tranched cover) in termini di riduzione dei requisiti patrimoniali richiesti alle banche e alla filiera del credito nel suo complesso. In questo nuovo paper, io e Luca ci soffermiamo ad analizzare, in un'ottica dinamica, le condizioni di equilibrio economico-patrimoniale dei confidi 107 al fine di identificare alcuni parametri utili per valutare la coerenza e la sostenibilità di diversi percorsi strategici e di diverse forme di intervento pubblico a favore degli enti di garanzia. L'analisi viene condotta utilizzando un modello di equilibrio gestionale che, dato un coefficiente di capitale obiettivo, consente di misurare le interdipendenze tra il pricing delle garanzie, il tasso di crescita dei volumi operativi e il fabbisogno di apporti pubblici. Dati il valore obiettivo, o il vincolo esogeno, di due variabili su tre, ricaviamo il valore da assegnare alla terza: dati crescita target e apporti pubblici otteniamo la commissione media da applicare, dati commissioni e apporti pubblici ricaviamo la crescita massima sostenibile, dati commissioni e crescita stimiamo il fabbisogno di apporti pubblici.
Flavio A
Sun 25 Mar 2007, 11.18 - Stampa
Segnalo sul sito di Fedart Fidi, la presentazione (scaricabile) sul documento di consultazione confidi fatta il 16 marzo in occasione della Consulta degli Amministratori da Claudio D'Auria della Banca d'Italia .

Luca
Thu 15 Mar 2007, 17.09 - Stampa
Oggi pomeriggio ho partecipato in videoconferenza da Trento alla riunione della Nucleo che coordina i gruppi di lavoro tecnici dell'Associazione XBRL Italia. La riunione si è tenuta a Roma presso l'OIC, con la partecipazione di rappresentanti di Banca d'Italia, OIC, Isvap, ABI e AIAF. Paola Fumiani di Infocamere ha relazionato sul progetto tassonomia non-IAS. Sono emersi bene tutti i punti di discussione rilevanti (modalità di deposito, sviluppo della nota integrativa, validazione, ecc.). Abbiamo parlato di tool di sviluppo e di materiale informativo da mettere in rete. La riunione è stata molto utile, a conferma del fatto che l'Associazione è partita con il piede giusto, e che l'interesse per XBRL non vive soltanto dei previsti obblighi di deposito del bilancio.
Alla fine si è deciso di aprire uno spazio di lavoro riservato al Nucleo su Google Groups, anzi Alfonso Scarano di AIAF l'ha creato in tempo reale. Utilizzeremo questo spazio per fare brain storming, condividere documenti, gestire mailing list, ecc. Per aprire il sito web dell'Associazione, dobbiamo invece aspettare l'accreditamento da XBRL international, ci vorrà quindi qualche tempo.
Ha presieduto l'incontro Michele Romanelli, della Banca d'Italia. Ha riferito degli avanzamenti dei gruppi di lavoro COREP-FINREP e Formula linkbase. Il punto su COREP mi interessava perché ho finito di leggere proprio ieri la versione di un paper sulle XBRL dimensions scritto dal nostro Davide Panizzolo. Gli schemi COREP fanno largo uso delle dimensions. La materia è molto complessa, e c'è ancora del lavoro da fare per rendere questi formati fruibili dagli utilizzatori finali. Penso che in Italia, unendo le forze (e le menti) dei gruppi che lavorano su questi temi, daremo un contributo determinante per rendere XBRL usabile, anche nelle sue funzionalità più avanzate.

Luca
Tue 13 Mar 2007, 18.10 - Stampa
La Banca d'Italia, grazie ai nuclei di ricerca delle filiali e al Servizio Studi di Roma, produce indagini territoriali di qualità. Di recente, è stato pubblicato un occasional paper con i risultati di una ricerca condotta su un campione nazionale di imprese, integrato da un'analisi mirata sulle piccole e micro imprese in Emilia-Romagna, Puglia e Basilicata.
Lo potete trovare sul sito della Banca d'Italia, ma anche qui.
Grazie ad Antonio Giordano per la segnalazione.

Luca
Sun 11 Mar 2007, 16.21 - Stampa
Un collega francese, David Assiba JOHNSON, Universitè Paris 12, mi ha scritto per complimentarsi del mio paper su XBRL e Quantrix. Mi ha allegato due suoi lavori nei quali presenta xbrl come una tappa della storia della comunicazione, non solo finanziaria, alla quale hanno contribuito Fibonacci, Gutenberg, Durer, Michel Focault, e tanti altri illustri personaggi.
Voglio farvi partecipi dell'auspicio con cui conclude la sua mail:
Nous pourrions si vous le désirer, poursuivre ces relations scientifiques afin de faire progresser les connaissances pour l'honneur de l'esprit humain et faire évoluer les systèmes d'informations inhérents à la filière de l'industrie du chiffre.
Avez vous compris? Non ci occupiamo di XBRL per inseguire una scadenza normativa, o perché non abbiamo niente di meglio da fare: offriamo le nostre fatiche pour l'honneur de l'esprit humain.

Luca
Sat 10 Mar 2007, 17.18 - Stampa
Giovedì 8 marzo, con gli amici di Infocamere ho partecipato ad un incontro di lavoro presso Assosoftware, l'associazione delle società italiane di software contabile e fiscale. Con l'occasione ho conosciuto Mary Leggio, che dell'associazione è segretaria generale. Se fossi un imprenditore importante, la farei ingaggiare subito dalla mia associazione di categoria. Sul tema XBRL, ci sta dando un grosso aiuto nel lavoro con i software vendor, che pure giocano un ruolo importante nella diffusione di questo standard.
Nella prima parte della riunione ho seguito la discussione sul tema "Impresa in un giorno" (v. questo blog). Il progetto, in pratica, tende a unificare la procedura di comunicazione di inizio attività presso il Registro delle imprese, evitando di presentare altre domande presso Agenzia delle entrate, INPS e INAIL, ovvero gli uffici dell'amministrazione centrale con cui una nuova impresa deve interagire. Gli adempimenti che coinvolgono uffici locali (comuni, ASSL, ecc.) sono gestiti in un altro progetto. Il ministro Bersani, ispiratore di "Impresa in un giorno" aveva in mente un modello di sportello unico che dà risposte quasi immediate, come in altri paesi europei. Non ci si arriverà subito. Quello che, se ho capito bene, si potrebbe attivare, è una procedura di invio di una pratica elettronica unica via rete Telemaco di Infocamere. La pratica conterrebbe una distinta e una serie di documenti elettronici rispondenti ai tracciati dei diversi enti, che sarebbero spacchettati e inoltrati, gestendo poi i flussi di risposta e l'aggiornamento di uno stato della pratica.
Le società presenti alla riunione hanno fatto presente che i singoli documenti (moduli AA7 e AA9 per Ag.entrate, moduli INPS, INAIL, moduli Fedra-CCIAA) sono gestiti da applicazioni diverse che si basano su banche dati distinte, e hanno ciascuna una loro procedura di confezionamento e invio del tracciato. Non sarebbe quindi facile creare il contenitore unico da inviare a Infocamere.
Come è successo per la norma sui bilanci elettronici, si deve lottare con scadenze pressanti, che non consentono di razionalizzare le procedure esistenti, ad esempio creando un tracciato unico che accorpa quelli richiesti dai diversi enti, eliminando le duplicazioni dei campi. Anche in questo caso, come è successo per XBRL, è consigliabile fare un piano di lavoro e negoziare una proroga che sia compatibile con i tempi di un progetto che aggiunga valore alle procedure oggi applicate.
Su XBRL, come era da aspettarsi, la proroga dell'obbligo di deposito ha raffreddato gli entusiasmi dei produttori di software. Abbiamo chiesto un aiuto per la sperimentazione della campagna bilanci 2007. I tempi sono stretti, e lo sapevamo. Alcuni avrebbero già pronto il modulo aggiuntivo per creare le istanze di bilancio XBRL, ma penso che tutti ne rinvieranno il rilascio al prossimo anno, salvo eccezioni. Ho chiesto in alternativa di supportare gli utenti pilota che aderiranno alla sperimentazione, offrendo in anteprima le versioni beta aggiornate a XBRL. Se si potrà fare, bene, altrimenti daremo come l'anno scorso i fogli elettronici, o qualche utility per creare il documento da un'estrazione tabellare dei saldi dei conti riepilogati in bilancio.
Nel mercato italiano del software contabile e fiscale, la produzione normativa detta i tempi e i passi, e nega la libertà di fare voli pindarici. Ma anche questo lo sapevamo già.

Luca
Thu 8 Mar 2007, 23.37 - Stampa
Fidindustria Emilia-Romagna, con il patrocinio di Unicredit banca, organizza un seminario sul bilancio dei confidi a Rimini il 15-16 marzo.

Luca
Wed 7 Mar 2007, 18.53 - Stampa
I presidenti di Confidi Trento, Giorgio Rigotti, e di Terfidi, Franco Pezzin, hanno annunciato pubblicamente che il processo di fusione Terfidi-Confidi è in rapida accelerazione, e che sarà presentato in tempi brevi il progetto di fusione. Hanno aggiunto che l'obiettivo ultimo è quello di arrivare a un unico Confidi provinciale: "conclusa questa prima fase di accorpamento dei due confidi - è già in atto una stesura della bozza di statuto - ci sarà la massima disponibilità a ritrovarci con gli altri soggetti della mutualità creditizia, per verificare la possibilità di condividere un unico progetto operativo".
Si allude agli altri due confidi locali, la Cooperativa artigiana di garanzia e Cooperfidi, che stanno esplorando, a loro volta, un percorso di integrazione.
Nell'ambiente trentino sono considerato ostile ai progetti di fusione: questa nomea l'ho guadagnata descrivendo in uno studio del 2002 (paragrafo 6.4) una fantafusione dall'esito non proprio entusiasmante. Sarà per questo motivo che non ricevo spesso informazioni dirette sui progetti in corso nella città dove risiedo.
Auguro buon lavoro agli amministratori e ai dirigenti dei confidi in procinto di unire le forze.

Luca
Fri 2 Mar 2007, 10.35 - Stampa
Abbiamo in mano il documento della Banca d'Italia su confidi 107 e banche di garanzia. Dopo timori e resistenze durati quattro anni, le associazioni dei confidi paiono orientate ad accettare di trasformarsi in intermediari vigilati. Nel cammino verso la trasformazione, oggi i confidi si stanno innanzitutto adoperando per aumentare e consolidare il patrimonio, (v. comma 881 della Finanziaria, se ne è discusso in coda a questo blog). Rimangono aperti molti problemi di adeguamento organizzativo.
Per contribuire alle riflessioni e al dibattito sulla trasformazione in 107, ho scritto un paper dove esamino l'efficienza di una soluzione alternativa valida ai fini di Basilea 2, che eviterebbe la trasformazione. Questa soluzione, già da tempo segnalata dalla Banca d'Italia, è la cartolarizzazione virtuale, o tranched cover.
La tranched cover è l'evoluzione delle garanzie sussidiarie con fondi monetari vincolati. Cosa cambia? Con la tranched cover si precisa che il fondo monetario copre rischi di prima perdita per pari importo. All'esaurimento di tale cash collateral, il confidi non risponde delle perdite eccedenti. Se la garanzia è resa a una banca IRB, e se questa esplicita la composizione del pool garantito, allora si può applicare la supervisory formula prevista da Basilea 2 per le cartolarizzazioni prive di rating. Attenzione, però, si tratta di una cartolarizzazione solo virtuale: non si crea una società veicolo, non si collocano tranche mezzanine e senior, non si chiede un rating esterno della struttura (tutti costi risparmiati). La formula della cartolarizzazione si usa soltanto per quantificare il rischio residuo che rimane sulla banca al netto dell'attenuazione assicurata dal cash collateral sulle prime perdite.
La materia non è semplice, soltanto la formula di cui sopra occupa più di una pagina. Ho sviluppato con l'aiuto dei miei collaboratori Fulvio Beretta ed Eleonora Broccardo degli esempi, che aiutano, pensiamo, a capire se conviene in una convenzione banca IRB - confidi passare a strutture di tranched cover (il modello, realizzato con Quantrix, è scaricabile). La convenienza dipende dal rating medio del pool convenzionato, e dalla sua granularità. Non anticipo le conclusioni, per lasciare il piacere di scoprirle.
Buona lettura, e non fateci mancare i vostri commenti.

Luca
Thu 1 Mar 2007, 17.25 - Stampa
Mercoledì 28 febbraio a Roma, presso Unionacamere, si è riunita la commissione che lavorerà sulla tassonomia XBRL per società italiane non quotate. Questa commissione raccoglie il testimone dal gruppo di lavoro a cui abbiamo partecipato nel 2006 con Infocamere e gli ordini professionali, dal quale è uscita la tassonomia sperimentale GAAP-Italia (ne abbiamo parlato tante volte sul blog). Io non sono potuto andare, ma il nostro Davide Panizzolo sì. E' rimasto impressionato dalla villa romana dove ha sede Unioncamere, lui è originario di Rescaldina (MI), dove le sedi delle istituzioni sono meno prestigiose.
Alla riunione. mi ha riferito Davide, erano presenti parecchie persone. Oltre agli amici di vecchia data di Infocamere e Unioncamere, e del Collegio dei Ragionieri, hanno partecipato, ABI, AIAF, Banca d'Italia, Confindustria e OIC (ho dimenticato qualcuno?). Ci si è dati l'obiettivo di produrre in tempo utile per la scadenza del 31/12/2007 la tassonomia da utilizzare nel 2008 per il deposito obbligatorio dei bilanci, che comprenderà i soli prospetti di sintesi. Tale scadenza è stata prorogata di un anno (ne abbiamo parlato qui) rispetto a quella originaria fissata all'art. 37 del "primo" decreto Bersani del 4 luglio 2006, n. 223.
Nel frattempo, sarà lanciata una nuova sperimentazione di deposito del bilancio in formato elettronico presso il Registro delle Imprese durante la campagna bilanci 2007 (tra aprile e giugno), in collaborazione con le Camere di commercio e con gli Ordini.
Non ci si fermerà qui: c'è da sviluppare il resto della tassonomia che servirà a gestire i documenti accompagnatori (Nota integrativa e relazione sulla gestione), ma per il momento non ci sono ipotesi precise sui tempi di inclusione di queste parti aggiuntive nella tassonomia per il deposito obbligatorio.
Il clima della riunione è stato molto incoraggiante. Penso che il nostro apporto, come Dipartimento, sarà ancora utile, tenuto conto che Infocamere sta investendo molto sul progetto "Impresa in un giorno": il Decreto n.7/2007 "Bersani", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.26 del 01/02/2007, ed entrato in vigore il 2 febbraio 2007,prevede che l'ufficio Registro Imprese diventi il punto di accesso integrato per la comunicazione di avvio, modificazione e cessazione dell'impresa, anche ai fini fiscali, previdenziali ed assistenziali. A decorrere dal 3 aprile 2007 l'impresa presenterà all'ufficio Registro Imprese - di norma per via telematica - la comunicazione unica per gli adempimenti necessari all'avvio dell'attività d'impresa.
I progetti "Bilancio XBRL" e "Impresa in un giorno" rientrano in un filone di sviluppo dell'e-government, ed è bene che procedano entrambi, in un disegno comune di piattaforma integrata per lo scambio di dati e lo svolgimento di pratiche amministrative tra imprese e Pubblica Amministrazione.
Tornando ai lavori dell'Associazione XBRL Italia, in giugno, è previsto il primo convegno.
Sulla sperimentazione XBRL 2007, rimanete sintonizzati. saremo tempestivi nel dare informazioni, e anche assistenza. E non dite che non vi interessa perché tanto l'obbligo è prorogato: a chi si prenderà la libertà e il gusto di provare l'uso di questa tecnologia, dimostreremo quante cose utili ci si possono fare.

Luca
Thu 1 Mar 2007, 12.33 - Stampa
Sul sito della Banca d'Italia è disponibile l'aggiornamento a febbraio 2007 del testo unico bancario. Tiene conto delle istruzioni che recepiscono Basilea 2. L'art. 107, che interessa i confidi, aggiunge il comma 2-bis che recita:
Le disposizioni emanate ai sensi del comma 2 prevedono che gli intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale possano utilizzare:
a) le valutazioni del rischio di credito rilasciate da società o enti esterni previsti dall’articolo 53, comma 2-bis, lettera a);
b) sistemi interni di misurazione dei rischi per la determinazione dei requisiti patrimoniali, previa autorizzazione della Banca d’Italia.
Quindi anche i 107 potranno diventare intermediari IRB.

Luca
Thu 1 Mar 2007, 00.25 - Stampa
Un articolo di Giorgio Rengheteanu sul sole 24 ore del 27/2, ripreso qui dal sito analisiaziendale.it, conferma quanto anticipato in questo blog sul rinvio dei termini per l'obbligo di deposito dei bilanci in formato elettronico.
Il pezzo chiude con il commento di un collega esperto della materia:
Forse - commenta Stefano Zambon, docente di Economia aziendale all'università di Ferrara, che da anni segue l'evoluzione dello standard Xbrl - l'Italia ha fatto il passo più lungo della gamba. I 12 mesi di proroga potrebbero servire per perfezionare gli aspetti istituzionali (per esempio, l'iter presso il consorzio internazionale, l'apertura ad altri soggetti, come le università) e per realizzare le tassonomie (dizionari di etichette elettroniche).
Grazie dei preziosi consigli.

Luca