Commenti precedenti:
nemesi (30/07/2010 09.20) n/a
(...)"5.3 Alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell■avviso relativo alle presenti lineeguida, sulla base dei suddetti dati storici di cui al precedente punto 5.1, il rapporto ■perdite/totale garantito■ determina i seguenti fattori di rischio da applicare alla formula [1] di cui al precedente punto 4.1:
- FR = 0,57% nel caso di garanzie a copertura dei prestiti per investimenti;
- FR = 0,65% nel caso di garanzie a copertura dei prestiti per il capitale circolante." (...)
Percentuali significative che confermano quanto sia irta di ostacoli la strada per l'attivazione della garanzia e della controgaranzia prestata dal FCG.
Luca (30/07/2010 10.55) n/a
Nemesi: sono percentuali significative ma inferiori a quelle medie attuali dei confidi. Inoltre portano a ESL inferiori al 13,3% del regime de minimis. Penso che il metodo MiSE sia un aiuto ai programmi a sostegno dei confidi non un ostacolo.
angelo (31/07/2010 18.42) n/a
ho iniziato a sviluppare una bozza di modello per il calolo ESL e dai primi riscontri la soglia dei 200.000 diventa difficilmente superabile: anche alla luce parametri riassunti nell'intervento di nemesi che condivido.
Inoltre, considerata la situazione che i confidi attraversano, i parametri dimostrano che il FdF è più selettivo di quanto dovrebbe essere.
Luca (31/07/2010 23.39) n/a
Angelo: mi può fare un esempio in cui il nuovo metodo porta ad un esl superiore al 13,33% del garantito? O vuole semplicemente dire che il de minimis basta e avanza e non c'è bisogno di complicare le cose? Perché il nuovo metodo avrebbe effetti restrittivi sul FCG? Grazie per i lumi che vorrà darci.
angelo (02/08/2010 09.24) n/a
no infatti, il nuovo metodo comporta un ESL molto inferiore rispetto alla percentuale punitiva del 13,33% e non è poi così complicato: anzi, avrebbe potuto tener conto tra i parametri, per esempio, dello scoring del FDG.
Inoltre non ha effetti restrittivi sul FCG: il mio commento era per sottolineare come i parametri che derivano dal rapporto perdite■ / ■totale garantito" per investimenti (0.57%) e capitale circolante (0.65%)dimostrano che il FCG ha risultati molto migliori di tanti confidi italiani.
Luca (02/08/2010 13.54) n/a
Adesso è chiaro, Angelo. Pu■ essere che lo scoring del fondo faccia un filtro più stringente di quello medio di un confidi. Vediamo alla prossima revisione come cambieranno i fattori di perdita, e sarebbe interessante disporre del dato per le garanzie dirette da confrontare con quello sulle contro-garanzie.
Sapio (03/08/2010 22.30) n/a
Ma come è stato calcolato il fattore (sorprendentemente basso) Fr=0,57% ?
Se si garantiscono mutui a 5 anni erogati nell'arco di un triennio bisognerebbe rapportare le perdite subite nell'arco di 8 anni al momte garanzie erogate nei 3 anni. E' così?
Luca (04/08/2010 12.58) n/a
Ciao Sapio. Lo 0,57% è l'incidenza annua delle perdite sullo stock di garanzie. Non ho i dati di dettaglio per frequenza dei default e LGD ma per il 2009 mi sembra plausibile. Per garanzie di durata pluriennale si calcola l'attualizzazione delle perdite proiettate sul piano di ammortamento del prestito sottostante
Sapio (04/08/2010 15.24) n/a
Ma allora crescendo lo stock si ha un effetto diluitivo che si esaurisce allorché la crescita dello stock si arresta o esplode allorché diminuisce.
Un'altra cosa: osservando le perdite storiche non c'è distinzione fra PA e PI. Le perdite sono perdite punto e basta. Tutt'al più ci si può domandare quante erano previste e quante no. Ma allora perché aggiungere, nella formula, l'ulteriore fattore a remunerazione del Capitale a presidio della PI?
Luca (04/08/2010 18.54) n/a
Giusto, Sapio, i tassi di perdita storici sono realizzazioni della frequenza dei default di cui la PD è il valore atteso (moltiplicati per la lgd, dimenticavo). Nel caso di un portafoglio ampiamente frazionato la frequenza dei default storica è uno stimatore accettabile della Pd point in time.
Il Ministero è forse riuscito a far passare questa tesi ottenendo da Bruxelles la concessione di non usare rating differenziati per azienda, ma un unico set di parametri differenziato per tipo di prestito. La componente di remunerazione del capitale è un margine di sicurezza contro il rischio di sottostima della perdita attesa, e inoltre lo esigono le regole UE sugli aiuti in forma di garanzia. (bello scrivere di queste cose dopo due ore sugli scogli a vedere le onde che si infrangono ...)