Il monitoraggio dell'andamento del credito a famiglie e imprese avverrà con l'istituzione di specifici Osservatori Regionali presso le Prefetture dei capoluoghi di regione. L'osservatorio è istituito inoltre nelle Province autonome di Trento e di Bolzano. Con questo monitoraggio, si mira, nell'attuale fase recessiva, ad individuare tempestivamente eventuali criticità nel mercato del credito a imprese e famiglie in specifiche aree del territorio, settori produttivi, classi dimensionali di impresa, caratteristiche del nucleo familiare e a comprenderne le cause.[...] Si tratta di interpretare il ruolo assegnato dalla legge agli Osservatori da costituire presso le prefetture: non solo più soggetti che raccolgono dati statistici ma luoghi di risoluzione di controversie e di monitoraggio delle specifiche criticità che emergono a livello locale sulla base di istanze presentate dalle imprese. [...] Nel monitoraggio delle condizioni del credito a livello locale, il Prefetto raccoglie inoltre in maniera riservata le istanze ed i reclami della clientela che si vede danneggiata nelle condizioni di erogazione del credito, secondo tale schema: Il cliente trasmette il modulo di richiesta per l'esame della controversia. Viene utilizzato esclusivamente un modulo on-line Il modulo viene trasmesso ad un indirizzo di posta elettronica attivo presso le prefetture; il Prefetto raccoglie le istanze classificandole per banca e per tipologia di clientela; il Prefetto scrive alle banche interessate inviando le pratiche di competenza e suggerendo un'istruttoria a livello di divisione regionale (o nazionale a seconda dell'organizzazione della singola banca); entro un tempo congruo la banca fornisce una risposta al cliente e ne informa il Prefetto. In estrema sintesi, si tratta di un meccanismo che stimola ad una riesamina del caso ad un livello più elevato della struttura gerarchica della banca. E' uno schema molto semplificato e meno intrusivo rispetto a quanto previsto in Francia.
Commenti precedenti:
Cristiano (14/03/2009 17.00) n/a
Io voto per il caso 2: solita pagliacciata all'italiana. Invece di abolire le strutture periferiche, gli assegnamo funzioni di cui non hanno la minima competenza! Che amarezza.
sapio (14/03/2009 17.34) n/a
Le banche ricavano se erogano, non se si tengono i soldi (dei depositanti) chiusi nel cassetto. Perché escludete che facciano già tutto il possibile per erogare? Se non erogano è perché non hanno fiducia nel futuro dell'impresa. E' su questo che bisogna agire. Cominci la pubblica amministrazione a pagare i suoi debiti, si avviino queste benedette opere pubbliche, ci si sbarazzi dei maghi delle finanza drogata, gli imprenditori ricchi di persona immettano capitale nelle aziende in cui dicono di credere e le cose cominceranno a muoversi.
Luca (03/14/2009 07:14 PM)
Sapio: ho la sensazione che le banche abbiano una grande paura di sbagliare, e quindi non fanno il primo passo se bisogna prendere strade non convenzionali in situazioni critiche. Anche loro hanno da imparare qualcosa sul modo migliore di uscire dagli incagli e dalle crisi, se l'impresa è accompagnata da un soggetto che ne capisce e ha buona volontà.
Cristiano: gli Osservatori funzioneranno più o meno bene a seconda della partecipazione dei loro stakeholder locali. A meno che si decida di boicottarli. Ma eviterei di creare conflitti istituzionali, è un lusso che non possiamo permetterci.
excelsus (15/03/2009 10.13)
Sulla scia degli Osservatori per la prevenzione dell'usura, costituiti anche essi presso le Prefetture, Tremonti ha inventato questi nuovi organismi di "controllo".
Credo che serviranno esclusivamente a fare delle simpatiche rimpatriate tra colleghi ed amici con annesso aperitivo...
bartolo mililli (15/03/2009 20.50) n/a
Sono completamente d'accordo con Sapio. Questo provvedimento (la mia non è una nota politica) è fumo negli occhi. La Banca d'Italia è un organismo dello Stato specializzato nel regolamentare e vigilare sul credito. Tremonti non vede di buon occhio Draghi (che invece ci invidiano in tutto il mondo) e impone ai Prefetti un ruolo poco istituzionale. Perchè non partono due provvedimenti già decisi, ovverossia quello sulla garanzia dello stato attraverso il UMCC (per favorire l'accesso al credito alle imprese) e quello sulla garanzia dello stato per consentire l'anticipazione dei pagamenti ai fornitori della pubblica amministrazione?. La Marcegaglia ieri ha detto, OCCORRONO SOLDI "VERI"!