Commenti precedenti:
bartolo mililli (04/11/2007 18.37)
Semplicemente: i confidi italiani e la Ue, sulle garanzie, parlano linguaggi completamente diversi. Comunque, il Dirigente del settore Confidi dell'Ass. reg. al Bilancio della Regione Sicilia, Dr. Roberto Rizzo, la settimana scorsa è stato a tu per tu con i referenti della Commissione a Bruxelles. Pare che la nostra legge regionale 11/2005 abbia superato tutte le censure e di questo ci complimentiamo molto. Aspettiamo di sapere qualcosa di più! Affettuosi saluti.
Luca (05/11/2007 02.05)
Complimenti al Dr. Rizzo. Sarebbe interessante conoscere i dettagli delle censure e dei relativi superamenti.
Sapio (05/11/2007 07.12) n/a
La bozza di comunicazione sugli aiuti in forma di garanzia è eugenetica economica, forse in linea con la volontà comunitaria.
Supponiamo che in un ospedale entrimo due ammalati, uno gravissimo che assorbirebbe una grande quantità di medicine ed uno lieve che assorbirebbe piccole quantità. Ebbene secondo questa bozza avrebbero diritto tutti e due alle medesime (scarse) medicine (contributi). Ho capito bene ?
riccardo barbieri (05/11/2007 10.12)
Ho già scritto qualcosa in questo blog a proposito di Aiuti di Stato per i confidi. Tra le più recenti esperienze in materia, figura senz'altro l'integrazione dei fondi rischi dei confidi provenienti da fusioni della Regione Sardegna (LR 4/2006 art. 12 commi 1,2, rubricato in UE come Aiuto n. 580/2006 e da poco autorizzato), regime a cui ho personalmente lavorato e che conferma purtroppo gli stretti vincoli comunitari cui soggiace da tempo la nostra materia (tra l'altro, oltre al prezzo di soglia elevato, il vincolo della sussidiarietà, peraltro confermato, mi sembra, anche nel nuovo progetto di revisione della C/71, contrariamente a Basila 2. Mi riservo di scrivere qualche approfondimento quando avrò un pò di tempo.
Riccardo Barbieri - dg Fidicoop Sardegna (confidi regionale unitario delle cooperative)
Luca (05/11/2007 11.38)
A Sapio: giusto quello che lei dice riguardo agli aiuti generici (a pioggia). Le regole comunitarie danno ancora spazio ad aiuti sostanziosi, ma per finalità più specifiche. Ad esempio, il limite di intensità d'aiuto sugli investimenti fissi delle picccole imprese (fino a 50 dipendenti!) è stato innalzato al 20%, la consulenza a carattere non ricorrente è coperta al 50%, gli aiuti alle ricerca e sviluppo sono ancora importanti.
Al dr. Barbieri: sarebbe interessante chiarire i dettagli del processo di negoziazione con la Commissione Europea, senza ovviamente violare la riservatezza.