Gent.mo Prof. Le chiedo di voler avviare una discussione sulla natura degli aiuti ai confidi. Mi riferisco in modo particolare ai contributi a fondo perduto concessi ai confidi per l'incremento del proprio capitale/fondo consortile oppure per l'integrazione/costituzione dei fondi rischi. A detta dell'esperto del presidente della regione tali aiuti possono essere concessi entro il limite "de minimis" e quindi al massimo entro 200 mila euro. Diversamente diventano aiuti al funzionamento dell'azienda (ad esempio le perdite definitive sui singoli finanziamenti verrebbero coperti dai contributi regionali/statali invece che utilizzare il proprio patrimonio/riserve). Le stesse persone paventano una possibile avvio di procedura di infrazione sul comma 883 per gli stessi motivi prima detti. Mi risulta che in tutta Italia molte regioni hanno concesso e concedono attualmente tali aiuti per importi ben superiori al de minimis. Sarebbe il caso di richiamare le esperienze in tal senso. E comunque, qualcuno ha qualche documento ufficiale della UE?
Quando vedo un buco, ci entro. Che vuoi fa, mi vuoi ammazzà? Ammazzami, tè!
Commenti precedenti:
riccardo barbieri (19/07/2007 18.27)
L'attuale materia sugli aiuti pubblici ai confidi, credo si possa ricondurre a questo schema:
- l'unica normativa UE dedicata è la comunicazione C71/2000 sugli aiuti in forma di garanzia;tale normativa sarà verosimilmente modificata perchè superata (tra l'altro prevede esclusivamente la garanzia sussidiaria);
- fuori dalla citata comunicazione, gli aiuti ai confidi sono trattati (a) come aiuti indiretti alle imprese, e come tali soggiaciono alle norme sugli aiuti alle imprese, (b) come aiuti diretti ai confidi, e come tali sono ammessi a condizione che si dimostri la non lesione della concorrenza tra confidi, banche ed assicurazioni;
- infine, nell'ambito dell'ipotesi di aiuto indiretto all'impresa, si ricorre quasi sempre al "de minimis", oppure ai regolamenti di esenzione (come il Reg. 70/2001) oppure ancora al dimostrare l'assenza dell'aiuto.
Sono disponibile per discutere più approfonditamente dell'argomento, che oggi è tra le priorità dell'agenda confidi.
Saluti,
Riccardo Barbieri - Fidicoop Sardegna
Luca (20/07/2007 01.25)
Ottimo inquadramento, dott. Barbieri. La comunicazione C71/2000 è stata integrata ed estesa dal nuovo regolamento n.1998 del dicembre 2006 sugli aiuti de minimis. Mi sembra che la via degli aiuti diretti ai confidi sia quella a maggior rischio di infrazione.
Ho una proposta: possiamo inserire pareri, informazioni e link alla normativa nella pagina di masterfidiwiki sugli aiuti di Stato:
http://aleasrv.cs.unitn.it/masterfidiWiki.nsf/pages/AiutiStato
Nella pagina materiali ho giù messo i link ai documenti UE del 2000 e del 2006:
http://aleasrv.cs.unitn.it/masterfidiWiki.nsf/Pages/Materiali
Sarebbe interessante organizzare un workshop sul tema dopo l'estate, a Trento, o a Cagliari, così potremo conoscerci di persona
riccardo barbieri (23/07/2007 10.49)
Molto volentieri, prof. Erzegovesi. Paraltro, come già le accennavo tempo fa, sta formalmente partendo il progetto di aggregazione sovraregionale dei cooperfidi (nord, centro e sud), ed anche in questo ambito avrei piacere che si potesse collaborare.
Cordialmente,
Riccardo Barbieri
luca (24/07/2007 21.39)
Sarebbe interessante, penso saranno contenti anche gli amici di Cooperfidi Trento.