Basilea 2 e prociclicità: dalle parole alle cifre. Un primo test sui dati Unicredit
Thu 1 Oct 2009, 08.10 Stampa
E' proprio vero che per colpa di Basilea 2 le banche IRB stanno consumando il patrimonio per effetto del declassamento delle esposizioni e dell'aumento della PD e dei risk weight medi? Il terzo pilastro dell'Accordo famoso (famigerato per alcuni) prevede la pubblicazione di una ricca informativa semestrale (con aggiornamenti trimestrali) sulle politiche di risk management e sulla composizione delle esposizioni. Allora in un ritaglio di tempo sono andato a scaricare
qui l'informativa per il gruppo Unicredit al 30 giugno 2009: alle pagine 88-90 si trovano le tabelle sulle attività di rischio trattate IRB, suddivise per portafogli. Sono dati riguardanti l'intero gruppo, quindi c'è l'Italia insieme con Germania, Austria Est Europa, ecc., e l'Italia pesa per meno della metà nelle esposizioni verso verso clientela (v. pag. 40 del rapporto). I dati sono comunque interessanti.
Io mi sono soffermato sul credito alle Pmi (segmenti Imprese-Pmi e Dettaglio-Pmi). L'analisi delle variazioni rispetto al periodo precedente (dicembre 2008) non è banale, perché le variazioni sono l'effetto combinato di una matrice di movimenti tra voci, con nuove entrate, uscite per stralcio o estinzione, spostamenti tra classi di rating. Ho notato una crescita notevole delle esposizioni lorde Dettaglio-Pmi (da 29 a 39 miliardi di euro quelle non garantite, e da 12 a 15 miliardi quelle ipotecarie, però nel non garantito la classe 11, PD=100%, da sola è cresciuta di 4 miliardi).
Nel segmento Imprese-Pmi la crescita è più contenuta (da 110 a 115 miliardi di esposizione lorda).
I risk weight medi sono cresciuti per effetto dei movimenti tra classi di PD: ad esempio (includendo le esposizioni deteriorate), nel Dettaglio-Pmi non garantito RW medio passa da 25,6% a 27,3%, nell'Imprese-Pmi dal 42,6% al 46,1%. L'altro dato singolare riguarda le classi di rating eccellenti: le troviamo anche nel retail-Pmi (più di 5 miliardi di esposizione sono nella classe 2 con PD compresa tra 0,05% e 0,09%, meglio di tanti governi del G-8!).
Nel rapporto si trova il dettaglio per classi soltanto per le esposizioni lorde, non quelle pesate per il rischio. Comunque l'informativa è molto ricca rispetto a quello che c'era prima di Basilea 2.
In complesso, gli assorbimenti in entrambi i segmenti sono sensibilmente più bassi di quelli da approccio standard. Il confronto non è omogeneo per le tecnicalità che ho trattato
qui. Alla grossa, il risk weight col metodo standard sarebbe il 75% nel retail-Pmi non garantito, il 50% nell'ipotecario non residenziale e il 100% nel corporate: gli assorbimenti IRB stanno salendo, e forse saliranno ancora, ma sono più bassi di quelli standard. E quelli standard sono inferiori o uguali a quelli di Basilea 1.
Dov'è l'effetto penalizzante di Basilea 2?
Se ho commesso errori di interpretazione, prego di segnalarmeli. Al prossimo momento di pausa andrò a guardami il report di un altro gruppo.
Luca