Fondo anti-crisi della Regione Piemonte: aggiornamenti

Sun 19 Jul 2009, 19.15 Stampa

In febbraio la Regione Piemonte (vedi post) aveva lanciato un fondo da €40mn per riassicurare i prestiti alle Pmi. Il fondo era dato in gestione, pro quota, a Finpiemonte e Artigiancassa. Banche e confidi dovevano stipulare apposite convenzioni per erogare e garantire finanziamenti a medio termine fino a cinque anni per il consolidamento dell’indebitamento a breve, ovvero per rinegoziare finanziamenti in essere oltreché per concedere nuove ed aggiuntive linee di breve termine.
Un comunicato della Regione fa il punto sullo stato dell'iniziativa:
Dopo le difficoltà iniziali, il fondo di riassicurazione per le pmi piemontesi sta diventando operativo: sono oltre 350 le imprese per le quali è già stata deliberata la garanzia che consentirà l’erogazione dei finanziamenti.
È quanto è emerso dal tavolo di lavoro convocato il 18 luglio nel palazzo della Regione dal vicepresidente Paolo Peveraro e dall’assessore all’Industria, Andrea Bairati, a cui hanno preso parte i Confidi ed i rappresentati delle associazioni di categoria e gli enti gestori del Fondo (Finpiemonte e Artigiancassa), con l’obiettivo fare il punto sull’operatività di questo strumento per contrastare gli effetti della crisi economica a due settimane dal precedente incontro con le principali banche.
“Siamo disposti a fluidificare i vincoli imposti - assicurano Peveraro e Bairati - purché non venga cambiato il principio da cui il fondo ha avuto origine nell’ambito dei provvedimenti anticiclici pensati a sostegno delle imprese strangolate dalla stretta creditizia. Da parte nostra c’è comunque la volontà di ricorrere a interventi correttivi, se necessario, nella logica di migliorarne e renderne più efficiente l’utilizzo”.
Alla richiesta dei Confidi di introdurre la premialità per i consorzi che si posizionano più in alto nella percentuale di garanzie concesse la Regione ha confermato che è pronta a ragionare su meccanismi semplici di premialità da verificare con i gestori.
Come nel caso lombardo, assistiamo a un lento e laborioso avvio di un provvedimento urgente. E' così difficile mettersi d'accordo - tra enti pubblici, banche e confidi - sui meccanismi giusti?

Luca

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