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Identificativo | Williamson71, |
Tipo di record | |
Autore/i | Williamson O |
Anno | 1971 |
Titolo | The vertical integration of production: market failure considerations |
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Altre Informazioni | in American Economic Review, vol. 61, nr. 2, May, pagg. 112-123. |
Keywords separare key1:key2 | |
Abstract | L’autore focalizza la propria attenzione sul concetto di integrazione verticale, evidenziando in particolar modo i fallimenti organizzativi connessi a tale processo.
In precedenza altri autori si sono occupati dell’argomento (tra di essi Coase ed Arrow), ma a differenza di questi ultimi Williamson si concentra sulla rilevanza dei costi transattivi con particolare riferimento alle situazioni di incertezza che richiedono adattamenti improvvisi ed impongono la scelta tra integrazione e mercato.
Innanzitutto vengono evidenziati i vantaggi e gli svantaggi che si riscontrano in un’impresa integrata, sottolineando in modo particolare come l’impresa oltre ad aver miglior accesso alle informazioni, disponga di strumenti di controllo, punizione e premio molto efficienti, nonché di un apparato per la risoluzione dei conflitti efficace. Nei rapporti di mercato al contrario l’acquisizione delle informazioni comporta spesso costi proibitivi che limitano il raggio d’azione dell’impresa, meccanismi di controllo super partes sono raramente disponibili, la risoluzione dei conflitti risulta essere spesso difficoltosa a causa della mancanza di un’autorità esterna comunemente riconosciuta a cui sia affidato una certo potere decisionale.
Successivamente, come già detto in precedenza, viene affrontato il tema dei fallimenti di mercato, intesi come situazioni nelle quali gli elevati costi transattivi legati agli scambi rendono l’organizzazione interna più conveniente rispetto al mercato. In particolare viene approfondito il tema dell’incompletezza contrattuale e della scelta tra contratto di lungo periodo, contratto di breve periodo e ricorso all’integrazione verticale. Viene evidenziato come in questo ambito si venga a creare una situazione di trade off: da una parte il contratto di lungo periodo infonde maggiore sicurezza nelle parti per quanto riguarda l’effettuazione di investimenti relation-specific; dall’altra un contratto soggetto a modifiche successive gode di maggiore flessibilità, caratteristica fondamentale in un ambiente economico estremamente mutevole.
Con una rappresentazione piuttosto schematica l’autore fornisce una tassonomia di situazioni in cui l’integrazione verticale risulta essere opportuna, sottolineando successivamente le conseguenze "anticompetitive" che essa comporta. In sostanza integrarsi è conveniente in tre situazioni: nel caso di problemi di moral hazard tra le parti, in presenza di attività che generano esternalità (siano esse positive o negative) e in caso di distorsioni dovute alla variabilità delle proporzioni tra fattori. Le conseguenze anticompetitive sono essenzialmente due: la creazione di barriere all’entrata e la nascita di discriminazioni di prezzo. |
File documento allegato | |
Unità di ricerca interessata | Trento - Dipartimento di informatica e studi aziendali |
Workpackage(s) interessato(i) | WP01-Modelli teorici reti |
Documento del gruppo di ricerca | |
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