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Scheda pubblicazione

IdentificativoHolstromRoberts98,
Tipo di record
Autore/iHolstrom B ; Roberts J
Anno1998
TitoloThe Boundaries of the Firm Revisited
art
Altre Informazioniin Journal of Economic Perspectives, vol. 12, nr. 4, pagg. 73-94.
Keywords separare key1:key2
Abstract Qual è la ragion d’essere dell’impresa? In questo articolo gli autori riprendono alcune teorie per poi delineare un proprio pensiero a riguardo.
Si parte citando Coase, secondo il quale l’impresa è la risposta ai costi transattivi connessi agli scambi di mercato: quando i costi del mercato sono alti potrebbe essere conveniente coordinare l’attività produttiva attraverso un’organizzazione formale.
Anche Williamson si occupò del problema formulano la teoria dei costi di transazione. In particolare analizzando le relazioni bilaterali egli individuò tre fattori principali che comportavano l’adozione di meccanismi di internal governance: la frequenza delle transazioni, il grado di incertezza dell’ambiente e l’incidenza di investimenti specifici sostenuti dalle parti.
Infine vengono citati Grossmann e Hart che elaborarono una teoria dei diritti di proprietà nella quale il concetto di impresa coincide esattamente con l’insieme degli asset assoggettati ad un unico proprietario. Incertezza, frequenza ed investimenti specifici qui non giocano un ruolo rilevante.
L’attenzione degli autori si concentra sui problemi di hold-up intercorrenti tra più soggetti che decidono di collaborare: il subfornitore che effettua investimenti specifici al fine di soddisfare le richieste del proprio cliente si rende vulnerabile rispetto a quest’ultimo, che potrebbe forzare delle riduzioni nei costi di fornitura. Per questo Holmstrom e Roberts giungono a formulare una definizione più ampia del concetto di impresa, affermando che essa costituisce in definitiva il risultato della gestione dei problemi di hold-up tra i soggetti coinvolti.
Al fine di avvalorare la propria tesi vengono riportati dei casi empirici dai quali risulta evidente come si possano creare stretti ed efficienti rapporti collaborativi tra unità economiche indipendenti: la collaborazione può essere valida alternativa a fusioni ed acquisizioni nel processo di risoluzione dei problemi di hold-up.
Oltre al problema della scarsità di investimenti specifici, la proprietà comporta altri effetti collaterali, altre "esternalità contrattuali" analizzate nell’ultima parte dell’articolo. Tra di essi i problemi di agenzia e la trasmissione di informazioni e conoscenza.
File documento allegato
Unità di ricerca interessataTrento - Dipartimento di informatica e studi aziendali
Workpackage(s) interessato(i)WP01-Modelli teorici reti
Documento del gruppo di ricercaNo

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