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Scheda pubblicazione

IdentificativoBirnberg98a,
Tipo di record
Autore/iBirnberg J
Anno1998
TitoloControl in interfirm co-operative relationships
art
Altre Informazioniin Journal of Management Studies, vol. 35, nr. 4, July, pagg. 421-428.
Keywords separare key1:key2
Abstract L’obiettivo principale dell’articolo è quello di evidenziare i punti fondamentali per affrontare l’analisi del problema della gestione del controllo nell’ambito delle alleanze strategiche tra imprese. Al fine di contestualizzare meglio il problema, vengono dapprima descritte le caratteristiche generiche dei rapporti di collaborazione, nonché le principali tipologie di governance interne alle imprese.
Le alleanze strategiche tra imprese possono assumere innumerevoli forme diverse: tali diversità sono dovute all’importanza relativa che al loro interno assumono i seguenti quattro parametri:
a)Il grado di coinvolgimento assoluto e relativo delle imprese partecipanti, largamente influenzato dalla specificità degli investimenti sostenuti dalle parti.
b)l grado di simmetria nei ritorni sugli investimenti, che dipende in gran parte dalla compatibilità tra gli obiettivi dell’impresa leader e gli obiettivi delle altre imprese subordinate.
c)Il grado di fiducia, la quale nella maggior parte dei casi nasce dalla condivisione di esperienze comuni. In un contesto permeato dalla fiducia tra le parti accade spesso che le consuete modalità di controllo formale vengano sostituite da accordi aventi natura relazionale e tacita.
d)Il grado di incertezza, intesa come scarsa prevedibilità degli eventi futuri. Esso esercita una notevole influenza sulle caratteristiche del rapporto tra gli attori, dato che al crescere della prevedibilità dell’ambiente esterno risulta più semplice definire i termini degli accordi relativi alle azioni da intraprendere in futuro.
A diverse combinazioni di questi quattro aspetti considerati devono corrispondere differenti modalità di controllo dei rapporti interaziendali.
Spostando l’attenzione dai rapporti tra le imprese ai rapporti tra le unità di una stessa impresa, è possibile individuare tre modelli fondamentali di governance: di mercato, gerarchico e ibrido. Mentre nel primo caso i rapporti assumono le caratteristiche delle transazioni tra entità economiche indipendenti (e per questo il contratto formale risulta essere il principale strumento di regolazione), nel secondo i rapporti sono regolati da una serie di norme esplicite; la performance dei vari attori viene inoltre valutata e coordinata attraverso l’esercizio di un potere formale. Il terzo modello di governance, commistione dei primi due, vede al suo interno la coesistenza di regole formali, coordinamento e contrattazione.
Una volta descritto il contesto entro cui si creano i rapporti di partnership, si giunge ad affrontare in modo diretto la domanda che ha dato spunto a questo lavoro: quali sono i fattori che maggiormente influenzano le modalità secondo cui viene esercitato il controllo in questi ambiti? L’autore afferma che due sono le variabili da considerare: incertezza ed interdipendenza. Adottando un metodo d’analisi molto schematico che assimila le due dimensioni a variabili dicotomiche, vengono considerati quattro scenari nei quali il controllo assume forme diverse:
-Basso livello di incertezza, basso livello di interdipendenza.
La soluzione migliore per la gestione del controllo in un simile contesto risulta essere la contrattazione di mercato. L’elevata prevedibilità degli eventi futuri infatti consente alle parti di elaborare contratti completi.
-Basso livello di incertezza, alto livello di interdipendenza relativa.
I meccanismi di controllo devono essere finalizzati alla tutela della parte più svantaggiata (in genere la parte che si è vincolata all’altra attraverso l’effettuazione di investimenti relation specific ). Tra le soluzioni possibili la regolazione contrattuale del rapporto oppure l’adozione di misure per un maggiore coinvolgimento della parte avvantaggiata (ad esempio diventando azionista dell’azienda che ha effettuato gli investimenti specifici)
-Alto livello di incertezza, basso livello di interdipendenza relativa.
In questo caso l’elaborazione di contratti risulta essere difficoltosa; cresce inoltre il pericolo di comportamenti opportunistici. La soluzione risiede nell’elaborazione di un contratto di tipo neoclassico, che consente alle parti di apportare degli aggiustamenti nel caso di effetti avversi non previsti.
-Alto livello di incertezza, alto livello di interdipendenza relativa.
Per entrambe le parti intraprendere una collaborazione in questa situazione risulterebbe essere molto rischioso. La volontà di diversificare il rischio, la possibilità di unire le risorse per sfruttare un business emergente, l’alto potenziale di guadagno possono essere le motivazioni alla base di una relazione costruita in un simile contesto.
File documento allegato
Unità di ricerca interessataTrento - Dipartimento di informatica e studi aziendali
Workpackage(s) interessato(i)WP01-Modelli teorici reti
Documento del gruppo di ricerca

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