In generale il valore a rischio (value at risk) è la stima della perdita di valore potenziale di un portafoglio per effetto di variazioni sfavorevoli dei fattori di entità estrema, assumendo di conoscerne la distribuzione, dati un orizzonte di valutazione, un livello di probabilità e una valuta numerario. Coerentemente con i modelli teorici più recenti, il VAR esprime il capitale adeguato a coprire le perdite inattese sul portafoglio senza pregiudizio per i finanziatori.
Questo concetto generale è tradotto operativamente in una famiglia di metodologie, numerose e in continua crescita, tra le quali la più diffusa è il VAR basato su matrici di varianze e covarianze, sul quale è basato il sistema RiskMetricsTM della banca JP Morgan. Il VAR RiskMetricsTM, presentato nel 1994, è un’applicazione dei principi di misurazione del rischio globale dei portafogli descritto nel fondamentale documento del Gruppo dei Trenta Derivatives: Practice and Principles. I sistemi basati sul VAR riprendono le idee guida della teoria del portafoglio. Tali sistemi sono stati inizialmente applicati ai portafogli di trading in cambi e derivativi, per l’esigenza di definire una misura unica di assorbimento del rischio in sostituzione dei farraginosi dispositivi basati su più limiti distinti per indicatori di sensibilità (Duration, Delta, Gamma, Vega, ecc.). Con i sistemi previgenti, era frequente la saturazione di un tipo di limite pur essendoci abbondante capienza degli altri, con evidente intralcio all’operatività. Con la crescente popolarità del concetto, il campo di applicazione si è progressivamente allargato. Attualmente il VAR è alla base del controllo integrato dei rischi di mercato dell’area finanza, oltre ad essere impiegato nell’asset-liability management bancario e nel controllo del rischio di credito. Oltre al metodo varianze-covarianze, esistono svariate tecniche alternative che, partendo dagli stessi presupposti concettuali, estendono gli algoritmi di calcolo delle perdite potenziali e i modelli da cui dipende la distribuzione degli shock dei fattori.
Le applicazioni del VAR sono essenzialmente riconducibili a:
- il controllo dei limiti di posizione;
- il riposizionamento e la copertura dei portafogli;
- la misura di performance corrette per il rischio.