L'attività di risk management interessa portafogli, comprendenti strumenti finanziari e/o attività di impresa illiquide, strutturalmente esposti a uno o più fattori di rischio. Essa consiste nell'identificazione dei fattori di rischio rilevanti e nel monitoraggio e nella modificazione del profilo di esposizione rispetto ad essi mediante operazioni di trasferimento dei rischi sui mercati finanziari e assicurativi o, meno frequentemente, mediante interventi correttivi sulle esposizioni originarie. Questa definizione, molto generale, può essere applicata a vari soggetti, come investitori istituzionali, imprese non finanziarie o istituzioni finanziarie. All'interno di un'impresa, il risk management può interessare la gestione finanziaria (è il caso più frequente), quella operativa o anche assurgere a funzione di importanza strategica: esistono pertanto diverse accezioni di risk management.
Nell'attività di intermediazione finanziaria possiamo distinguere due livelli di risk management:
- il micromanagement riguarda una linea di prodotto o una posizione omogenea in strumenti finanziari; esige la conoscenza di prima mano del comportamento di ogni tipo di prodotto finanziario trattato in funzione del tempo e dei movimenti di mercato e la capacità di pensare a tutti i fattori in gioco in dimensioni multiple, frutto di un lungo tirocinio; interessa l'attività di market making in strumenti finanziari, oltre alle forme di proprietay trading ad alta rotazione; riguarda prevalentemente i rischi di mercato negoziabili e i rischi di liquidità; le esposizioni sono tendenzialmente pareggiate rispetto ai rischi primari, e scontano soprattutto rischi secondari;
- il macromanagement, o risk management integrato, riguarda insiemi di posizioni eterogenee. E' una funzione svolta da unità di seconda linea (di middle office) rispetto ai trader, basata in prevalenza su conoscenze teoriche e quantitative; come si precisa in seguito, può essere svolta a vari livelli: ad esempio, può interessare un insieme di desk, il trading department, o l'intera banca; ai vari livelli non cambiano sostanzialmente le metodologie di misura e di valutazione, che si basano su concetti universali come il valore a rischio. Cambia, invece, e drammaticamente, la complessità della posizione aggregata. Più questa cresce, meno sono affidabili le misure basate sulla teoria di portafoglio.