Il mercato dei currency forward è strettamente integrato con quello dei cambi a pronti e dei depositi in divisa, e rappresenta il comparto dominante dei mercati valutari a termine. Le relative quotazioni sono normalmente indicate come differenza rispetto allo spot, o PIPS¸ per cui il cambio a termine si ricava come somma algebrica dei PIPS e del cambio spot vigente. In questo modo si riesce a ridurre la frequenza delle revisioni dei listini, che altrimenti dovrebbero inseguire continuamente le oscillazioni dello spot. I contratti si concludono come compravendite a termine fisso (outright) o, più frequentemente, come parte di currency swap, contratti composti comprendenti una coppia di operazioni spot e forward di pari ammontare e segno opposto.