[Mia estensione] L'Arbitraggio attivo è effettuato partendo da una posizione vuota e negoziando entrambe le gambe dello spread.
Esempi di arbitraggi passivi:
· Sostituire in portafogli azionari basket di titoli con future su indici o viceversa
· Spostare le posizioni in bond lungo lo yield curve, o su emissioni meno liquide e più redditizie
· Sostituire a investimenti in azioni acquisti di obbligazioni convertibili.
Gli arbitraggisti passivi non sono a rigore valutabili in base a probabilità risk neutral [hanno variabili obiettivo e rischi diversi?].
[Le condizioni di arbitraggio passivo sono meno esigenti di quelle di arbitraggio attivo (finestra di arbitraggio più stretta)].
L'arbitraggista passivo può "andar corto" (vendendo) anche su titoli poco liquidi, mentre quello attivo deve fare i conti con la scarsità e l'alto costo dei deporti.
Rischi degli arbitraggisti cash future
Nel program trading su azioni le perdite sulla posizione future vengono monetizzate subito. Questo può assorbire tutti i capitali del trader, costringendolo a chiudere in forte perdita, specie se non è l'unico in quella situazione [in tali evenienze è facile che "sballino" le basi cash future]. Sopravvivono gli operatori più patrimonializzati, che rilevano le scorte dei piccoli in dissesto i.
I rischi sono moltiplicati dagli alti volumi che si è indotti a trattare negli arbitraggi. Lo stesso vale per spread tra future e forward sintetici costruiti con opzioni.
"Inefficiencies in the market will last longer than traders can remain solvent".
Durata di un arbitraggio
La durata di un arbitraggio (per un portafoglio costituito da prodotti path-indipendent) è la media delle durate residue delle posizioni componenti ponderata per i valori assoluti. E' una misura non del rischio di perdita, ma di altri rischi intangibili come quelli di personale. E' valida per prodotti lineari. Per i prodotti path dependent è consigliabile usare lo stopping time.
Va confrontata con i tempi delle date di chiusura contabile. Alcuni arbitraggi sono improponibili quando c'è una pressione a fare profitti a breve termine. In presenza di questi vincoli la frontiera efficiente non si impone sul mercato (is unenforceable) poiché i rendimenti dei titoli soggiacciono a restrizioni addizionali path dependent [stop loss o take profit trades].
Arbitraggio e sistemi contabili
Spesso è più facile arbitrare il proprio sistema contabile che il mercato. Esempi:
· i prodotti complessi più nuovi non hanno formule di pricing condivise da tutti; ogni società ha un margine di discrezionalità che può giocare a proprio favore nella determinazione del valore teorico a fine esercizio (che pure è necessaria);
· i trader in money market e swap fanno margini facili arbitrando il rating del loro datore di lavoro con quello di controparti meno valide; è chiaramente una falla dei sistemi di controllo di gestione;
· a volte non si pagano interessi sulla perdita realizzata (esempio future) mentre maturano interessi (nella sostanza) sugli utili non realizzati (effetto sconto del payoff);
· sempre su prodotti complessi è facile evidenziare profitti dopo la vendita se si fa un mark to market in base alla curva di prodotti liquidi (vedi Market Marking, Inquadramento).
Altre forme di arbitraggio non di mercato
· Arbitraggio di credito (di solito passivo) basato su scambi tra titoli con rendimento diverso a parità di rating
· Arbitraggio fiscale. Esempio coupon washing quando si applica una witholding tax ad aliquote differenziate
· Arbitraggio legale. Vendita di titoli comprendenti opzioni (structured note) a soggetti non abilitati a trattare opzioni direttamente
Fonte [[Taleb97:80-87]]
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Categoria Strategie
Lingua Italiano
Redattore Luca Erzegovesi
Lettera di appartenenza nell'indice alfabetico: A