Una volta individuati i fattori rilevanti, è cruciale la misura dell'esposizione di un portafoglio rispetto a ciascuno di essi. Gli indicatori di sensibilità (o, più brevemente, sensibilità) sono dei coefficienti che consentono di stimare le variazioni del valore di mercato di uno strumento o di un portafoglio, in funzione delle variazioni subite da un fattore.
In generale, la definizione di sensibilità può essere formalizzata come segue:
Nel calcolo delle sensibilità occorre tenere conto principalmente di due ordini di considerazioni:
- per ogni fattore è necessario calcolare un distinto indicatore specifico di sensibilità;
- in secondo luogo, gli indicatori di sensibilità possono essere:
- di primo ordine, nel caso in cui venga stimata la sensibilità del valore di mercato al fattore;
- di secondo ordine, nel caso di stima della sensibilità della sensibilità di 1° ordine al fattore.
E’ necessario sottolineare che la misura dell'esposizione ai fattori dipende dai modelli di pricing impiegati e dall'intervallo spazio/temporale su cui si analizza la sensibilità dei risultati. Se il modello è definito da una funzione matematica in forma chiusa, i fattori dovranno essere collegati alle variabili della funzione. E' possibile in tal caso misurare la sensibilità mediante le derivate parziali (derivate prime per tutti, derivate seconde per i fattori più rilevanti), ottenendo misure valide localmente per shock contenuti.
Fonte [[Erzegovesi97:18]]
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Categoria Strumenti finanziari
Lingua Italiano
Redattore R. Tasso
Lettera di appartenenza nell'indice alfabetico: I