Lo scorso lunedì 4 aprile si è svolto a Modena il convegno dal titolo "Capitale di rischio e PMI innovative". L'evento è stato organizzato dal
Cefin, centro di ricerca dell'Università di Modena, e dalla Rappresentanza italiana della Commissione Europea. E' stata una giornata molto intensa, articolata in due sessioni di lavoro. Quella del mattino è stata dedicata all'inquadramento teorico del tema centrale degli studi sul private equity che è l'
equity gap, vale a dire la domanda potenziale di capitale di rischio che rimane insoddisfatta a causa dell'esistenza di una serie di imperfezioni e rigidità che operano sia dal lato della domanda che dal lato dell'offerta di equity. Il tema è stato analizzato dai colleghi dell'Università di Modena impegnati nel nostro progetto
Smefin (Alessandro Grasso, Elisabetta Gualandri, Luciana Canovi e Valeria Venturelli) che hanno presentato i loro primi risultati di ricerca. La sessione pomeridiana ha ospitato due tavole rotonde in cui si sono confrontate alcune figure rappresentative degli attori chiave del mercato del capitale di rischio: imprese innovative (era presente Stefano Spaggiari di Expert System), banche (Corrado Pizzaluga di Unicredit Banca d'Impesa), fondi di seed e venture capital (Francesca Natali del Fondo Ingenium), fondazioni bancarie (prof. Andrea Landi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena) e policy makers e istituzioni pubbliche(Massimo Marchesi della Rappresentanza Italiana della Commissione Europea, il nostro conterraneo trentino Gabriele Todesca del Fondo Europeo degli Investimenti e Andrea Pappacena della Regione Emilia Romagna).
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