Tue 29 Jan 2008, 14.45 - Stampa
Oggi è venuto a trovarmi a Trento Romeo Pastore, amministratore delegato di Romiri consulting. Romiri offre consulenza direzionale sulle aree controllo e finanza ad imprese familiari di medie dimensioni, all'interno del network Modello veneto, che riunisce alcune società indipendenti di servizi professionali per le imprese. Con il dott. Pastore, che è stato manager di importanti società industriali, c'erano Lino Girotto, già dirigente del gruppo Intesa San Paolo, ed Erica Libralato, analista. Ci siamo scambiati le rispettive esperienze; io ho parlato di XBRL, piattaforme per la comunicazione d'impresa, e modelli di pianificazione finanziaria, mentre Flavio Aldrighetti ha detto del suo studio su crisi e risanamento; i miei ospiti hanno raccontato dei loro progetti in azienda. La strada per conquistare la stima di un imprenditore veneto è lenta e non priva di insidie. I suggerimenti devono essere concreti, sorretti con dati essenziali (difficili da procurare). Soltanto così l'impresa si apre e accetta di essere accompagnata verso un approccio moderno al controllo economico e finanziario. Ho avuto una conferma: sono numerose le imprese non micro, con fatturato di 5 - 20 milioni di euro, che hanno bisogno urgente di un controller finanziario in affitto, non per far cose sofisticate, ma semplicemente per essere coscienti dell'impatto sul reddito (e sulla cassa) delle loro decisioni (listini, mix produttivo, investimenti, delocalizzazione).
Soggetti come Romiri dovrebbero trovare molti spunti utili nelle metodologie di analisi e nelle piattaforme informatiche che stiamo progettando nel progetto smefin. Del resto, l'incontro di oggi è nato proprio dalla scoperta casuale da parte di Pastore del nostro materiale sul business office. La chiacchierata, iniziata ale 10.30 e conclusa a tavola, è stata utilissima. Ci siamo salutati con un cordiale arrivederci.

Luca
Fri 25 Jan 2008, 11.31 - Stampa
Oggi ho inviato a nome del mio Dipartimento la richiesta di aderire all'Associazione XBRL Italia. Per i dipartimenti universitari la quota annuale è di 500 euro. Per gli altri soci ordinari è 3.000 euro, che salgono a 4.000 e a 5.000 per le società con, rispettivamente 50-250 e più di 250 dipendenti. I vendor interessati all'offerta di servizi e soluzioni basati su XBRL possono aderire come soci sostenitori con quote di euro 5.000 (fino a 50 dipendenti), 10.000 (da 50 a 250 dipendenti) e 15.000 (oltre 250 dipendenti). Trovate il modulo di adesione e maggiori informazioni qui.
Se siete interessati agli sviluppi di questo linguaggio, perché non aderire? L'Associazione ne trarrebbe risorse e, soprattutto, incoraggiamento per le sue promettenti attività.

Luca
Fri 25 Jan 2008, 08.57 - Stampa
Bancaria Editrice ha pubblicato nella "nostra" collana Banca e mercati un bel libro, curato dall'amico Danilo Drago (si è laureato con me in Bocconi qualche anno fa). Si tratta di una ricerca del centro Newfin-Bocconi su Securitization, CDO e covered bonds. Per maggiori informazioni, andate sul sito dell'editore.
Il libro tratta in maniera esauriente le principali strutture di pooling e tranching che stanno all'origine delle ABS e delle CDO: cash CDO, synthetic CDO, CDO squared, single tranche CDO e whole business securitization. Per gli argomenti che trattiamo su aleablog, segnalo il capitolo di Alessandro Settepani di Fitch sulle operazioni CLO di piccole e medie imprese.
Giustamente Danilo, nella lettera di accompagnamento al volume, mi dice che all'inizio del progetto non pensava che il tema potesse diventare tanto di attualità ... per fortuna gli autori hanno insistito molto sui rischi impliciti nelle operazioni esaminate.

Luca
Thu 24 Jan 2008, 18.52 - Stampa
Primo approfondimento sul convegno di Roma, come promesso qui, in tema di XBRL e società quotate (escluse le banche e le assicurazioni, di cui parlerò in separata sede). E' un tavolo di lavoro al quale non collaboro, e ho appreso cose interessanti dagli interventi di Carmine Di Noia (Assonime) e Luca Filippa (Borsa Italiana). Per le società quotate XBRL sembrerebbe una strada in discesa: esiste una tassonomia XBRL prodotta da un gruppo di lavoro dello IASB, si tratta di società medio-grandi con buoni sistemi di reporting. Invece, non è facile come sembra. Gli IAS non dettano schemi di bilancio obbligatori. La tassonomia IAS ifrs-gp propone alcuni schemi indicativi dei prospetti di sintesi e di dettaglio, ma la singola società può estenderli o sostituirli. Trattandosi di società complesse, e di bilanci consolidati, è forte l'interesse a personalizzare gli schemi di esposizione delle voci. La tassonomia XBRL peraltro fornisce un "dizionario dati" piuttosto ampio che rappresenta la base per uniformare almeno la classificazione delle voci elementari.
Per via di queste preoccupazioni, le società quotate non hanno accolto subito a braccia aperte l'arrivo di XBRL, anche perché gli strumenti a disposizione per creare documenti XBRL sono poco conosciuti e ancora complicati da usare, a meno che ci sia qualche tecnico bravo che capisce di bilancio e di XBRL ed è quindi capace di configurare la struttura dei documenti.
Il tavolo di lavoro di XBRL Italia sulle quotate ha maturato le riflessioni sopra riportate: cautela quindi, ma non chiusura. Sul piano pratico, Borsa Italiana ha avviato un progetto pilota con otto società quotate. A quanto ho capito, è stato messo a disposizione delle società coinvolte un modello su foglio elettronico per inserire i dati delle tabelle di sintesi, dai quali si genera l'istanza xbrl (più o meno quello che abbiamo fatto per la sperimentazione sui bilanci delle non quotate). In alternativa, la società può generare l'istanza da un foglio elettronico "etichettato" con il software DragonTag, o con appositi moduli in formato Acrobat.
Siamo quindi in una fase sperimentale, e giustamente non c'è l'intenzione di forzare l'adozione obbligatoria di xbrl, semmai di fornire incentivi "di mercato": la raccolta di dati in formato elaborabile interessa molto Borsa Italiana sia perché produce efficienza nella raccolta e nella pubblicazione di documenti dalle società quotate, sia perché rafforza la centralità della società mercato come punto di raccolta di informazioni rivendibili. Per una società mercato, i ricavi da servizi di information providing superano quelli da diritti di quotazione e commissioni sulle negoziazioni.

Luca
Wed 23 Jan 2008, 18.13 - Stampa
Causa la sovrapposizione con il convegno XBRL, non ho potuto partecipare al convegno organizzato da Banca di Roma e Banca Impresa Lazio e tenutosi ieri mattina presso la sala conferenze della Banca di Roma. L'evento è collegato al primo programma di erogazione di prestiti alle PMI laziali di cui ho parlato qui.
Mi è spiaciuto non partecipare, e mi sono anche dimenticato di annunciare il convegno sul blog. Il programma prevedeva le relazioni di Gianfranco Imperatori (Presidente di Capitalia Investment Management), Francesco Bellotti (Presidente del comitato tecnico per il credito alle PMI di Confindustria), Carlo Mottura (professore di matematica finanziaria a Roma Tre) ed Enrico Pedretti (DG di Banca Impresa Lazio).

Luca
Wed 23 Jan 2008, 16.18 - Stampa
Sono rientrato ieri da Roma dove, con Davide Panizzolo, ho partecipato al convegno XBRL 2008. L'evento, organizzato dall'Associazione XBRL Italia e ospitato dall'ABI a Palazzo Altieri, è stato un successo. Più di 150 partecipanti hanno seguito i lavori con assiduità e interesse.
Il successo non era scontato. L'evento clou doveva essere l'annuncio del Ministero per le riforme e le innovazioni nella PA, riguardante il decreto attuativo della norma sul deposito obbligatorio dei bilanci XBRL ex Decreto Bersani. In realtà il decreto non si è visto, e non sappiamo ancora se e quando uscirà. Non tutto il male viene per nuocere. Sgombrato il campo dal decreto-tormentone, al convegno si è discusso più liberamente di XBRL come strumento utile in sé. Soprattutto, si è parlato di esperienze concrete. Abbiamo una giurisdizione XBRL italiana, dove sono ben rappresentate le istituzioni e le associazioni datoriali e professionali. Con un'adeguata promozione, si dovrebbe raccogliere in pochi mesi un buon numero di adesioni tra le banche, le imprese, le società di IT, l'accademia. In XBRL Italia finora si è lavorato bene, negli organi direttivi, così come ai tavoli tecnici, e non è che l'inizio. Circolano idee interessanti, c'è un clima di collaborazione e prevale il buon senso pratico (leggi: fare quello che si può e che torna utile).
Liv Watson, di XBRL International, e Olivier Servais, di IASB sono intervenuti e hanno seguito tutti i lavori. Certamente avranno apprezzato la compagnia di persone simpatiche e i carciofi di Fortunato al Pantheon, ma penso che non abbiamo fatto una brutta figura sul resto, anzi.
Torno dal convegno con un sentimento positivo: mi aspetto progressi importanti nei prossimi mesi. XBRL in Italia è partito col piede giusto, e si diffonderà anche senza obblighi di legge: nei prossimi blog renderò ragione del mio ottimismo.

Luca
Wed 16 Jan 2008, 11.52 - Stampa
Che amarezza per la vicenda del mancato intervento del Papa alla Sapienza di Roma! Quello che mi sommuove non sono tanto le critiche pretestuose al Papa dei 67 docenti di fisica, né la sciatteria della reazione di qualche decina di studenti ("gli" studenti della Sapienza, nei titoli di alcuni quotidiani). Mi preoccupa la mancanza di giudizio, dei commentatori che si dichiarano sconcertati, ma che non hanno il coraggio di denunciare l'assurdità dell'argomento sollevato dai contestatori, secondo il quale l'esperienza religiosa non c'entra con la scienza, con la ragione.
Per molti paladini della tolleranza e della libertà di espressione questa è la posizione di default, che si dà per scontata. Chi compie un'esperienza religiosa può comunicarla (ne ha il diritto), ma non trarne spunto per discutere pubblicamente sui temi in cui entrano in gioco questioni come il valore e il significato della vita, i fondamenti della convivenza sociale, la verità. Un certo pensiero laico non è disponibile a confrontarsi su ragioni ed esperienze che giudica parziali, non verificabili, fonte di divisione, delle quali non vale la pena parlare, non si può, non si deve.
Le divisioni più laceranti, come si è visto da questo incidente della Sapienza, nascono dalla censura aprioristica di un fatto: le esigenze di verità, di bellezza, di bene, di giustizia sono costitutive della personalità umana, e soltanto la ricerca, magari inconsapevole, di una risposta a queste esigenze dona alla vita significato e genera una tensione positiva verso la realtà. Un uomo che si impegni seriamente con la sua condizione, lieta o dolorosa, non può evitare di porsi ogni giorno le domande sul proprio destino ultimo, misterioso. E' assurdo che proprio nell'Università siano censurate. L'Università dovrebbe essere il luogo dell'apertura della ragione al reale, che in quanto tale si assume anche la responsabilità di accompagnare i giovani nell'ultimo tratto del loro percorso di educazione.
Il disimpegno dalla realtà, e il disinteresse per l'educazione, che nascono dalla censura delle domande ultime sono il vero dramma del nostro paese, lo affermo io che non sono un filosofo o un pedagogista, ma che lavoro tra i giovani e mi occupo dei temi per nulla metafisici che ben conoscete, gentili visitatori. Certi giorni il giudizio è chiaro e i confidi e il bilancio in formato elettronico sono un invito a giocarsi nella realtà, bello e maestoso come una sonata di Beethoven. Altri giorni la distrazione e la fatica prevalgono e tutto si complica, mi domando "Ne vale la pena? Non cambia nulla. Che cosa ci guadagno?" (sono i giorni in cui difficilmente scrivo sul blog). Per gli emeriti che hanno polemizzato con l'invito al Papa questi sbalzi d'umore sono risposte neurologiche a situazioni ambientali in cambiamento. Per me c'è in gioco qualcosa di più grande, quando me ne accorgo la giornata fa un salto di qualità. Sono sicuro che il Paese starebbe meglio e si potrebbero sbloccare molti problemi se più persone andassero incontro alla realtà tenendo vivo il desiderio di significato.
Siamo fatti di questo desiderio insopprimibile. Il Papa è la guida di una comunità di persone, piene di limiti, indegni testimoni di un avvenimento che li ha raggiunti, facendo loro sperimentare una risposta positiva capace di rendere la vita più umana. Può essere di scandalo, ma era e rimane un fatto, il fatto più interessante che sia mai capitato.
Non è da scienziati chiedere di tacerne, fingendo che non sia mai accaduto.

Luca
PS: Trovate qui , anche sul sito di un quotidiano non papista, il testo del discorso che Benedetto XVI avrebbe pronunciato all'inaugurazione dell'anno accademico alla Sapienza. Giudicate voi.
Wed 16 Jan 2008, 10.59 - Stampa
La Sicilia sta distinguendosi per la vivacità delle iniziative dei confidi o per i confidi. Lo dimostra la nascita di uno strumento di rappresentanza unitaria dei Confidi operanti con la Regione e con le altre istituzioni dell'Isola, promosso dagli enti di garanzia più attivi in Sicilia. Trovate maggiori dettagli nella colorita cronaca del dott. Mililli su confidisiciliani.

Luca
Tue 15 Jan 2008, 16.39 - Stampa
Qui trovate il programma definitivo del primo grande evento pubblico (già annunciato nel blog) della giurisdizione XBRL Italia, che si terrà a Roma lunedì e martedì della prossima settimana. Dopo l'apertura del Presidente di XBRL Italia, Gianfranco Torriero, intervengono Liv Watson per XBRL International e Olivier Servais, team leader del progetto XBRL presso lo IASB. Dalla voce del rappresentante del Ministero per le riforme e le innovazioni nella PA apprenderemo se e quando il Presidente del Consiglio approverà con DPCM la tassonomia per il deposito dei bilanci ex Decreto Bersani. Seguirà la sessione, coordinata da Enrico d'Onofrio della Banca d'Italia, sui tavoli tecnici della giurisdizione italiana: società quotate e IAS compliant, società non quotate e sperimentazione del deposito presso il Registro Imprese. Tra i relatori esponenti di Assonime, Unioncamere, Infocamere e Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili. Nel pomeriggio di lunedì segue una sessione tecnica, di cui sono chairman, sulle piattaforme applicative per mettere in uso XBRL. Mi azzarderò a dire qualcosa sul tema, attingendo all'esperienza pilota di portale informativo per le PMI che stiamo sviluppando nel progetto smefin. Seguiranno gli interventi di Banca d'Italia (XBRL e Segnalazioni di Vigilanza), IBM (piattaforme di gestione dei dati) e Assosoftware (implementazione di XBRL nei software contabili). La mattina del martedì, introdotta da Domenico Santececca dell'ABI, riguarda altre esperienze XBRL italiane, e precisamente quelle di Borsa Italiana, Banca d'Italia (Rilevazioni statistiche dei conti con l'estero) e Istat (Questionari rivolti alle imprese, con un cameo del nostro Davide Panizzolo). Come accademico interverrà Andrea Fradeani da Macerata. Per concludere, una tavola rotonda presieduta da Giuseppe Zadra, direttore generale ABI, con rappresentanti di AIAF, Assosoftware, Confindustria, Fondiaria SAI, ISVAP e OIC.
Alle 16.30 del primo giorno i partecipanti sono invitati ad un tour esoterico nelle zone più antiche del centro storico, che ha come meta i palazzi popolati (secondo voci e leggende) da spiriti e fantasmi. Hai visto mai che in uno di questi siti ci appaia, riflesso in uno specchio, il DPCM tanto atteso?
Può darsi: nell'attesa, mi preparo alle atmosfere misteriose del tour ripassando Cento campane, la sigla finale della fiction (si direbbe oggi) Il segno del comando, un cult degli anni settanta.
Luca
Fri 11 Jan 2008, 17.11 - Stampa
E' stato pubblicato oggi un documento di consultazione della Banca d'Italia riguardante possibili modifiche alle norme attuative dell'accordo di Basilea 2 in materia di riconoscimento dei rating unsolicited delle ECAI. Cito dal documento:
Le Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche (tit. II, cap. 1, parte prima, sez. VIII, par. 1) prevedono che un’agenzia di rating possa chiedere contestualmente il riconoscimento per i rating c.d. solicited e unsolicited solo relativamente alle valutazioni concernenti debitori che rientrano nel settore “finanza pubblica”; diversamente, per quanto concerne le imprese, è possibile chiedere il riconoscimento o per i rating solicited o per i rating unsolicited.
A seguito di riflessioni svolte successivamente all’entrata in vigore della nuova normativa, la Banca d’Italia intende conferire maggiore flessibilità alla disciplina senza pregiudicare gli obiettivi che essa persegue, prevedendo che una medesima agenzia possa essere riconosciuta sia per i rating solicited che per quelli unsolicited nel comparto “imprese”, a condizione che i soggetti cui le due tipologie di rating si riferiscono appartengano a categorie nettamente distinte (ad esempio, rating solicited per le società quotate e rating unsolicited per le PMI).
Questa soluzione consentirebbe alle ECAI di operare su più segmenti del mercato, senza che sorgano rischi di indebita pressione sui soggetti valutati per ottenere un incarico ed emettere un rating solicited.
Mi sembra un'idea sensata, che facilita l'ottenimento di rating esterni per portafogli di prestiti alle PMI che, altrimenti, nessuna della maggiori agenzie, autorizzata per i rating corporate di tipo solicited, avrebbe potuto rilasciare. Al tempo stesso il provvedimento non pregiudica lo sviluppo di ECAI italiane (di cui parlavo qui) specializzate in PMI, anche se dovranno affrontare la concorrenza delle majors).

Luca
Thu 10 Jan 2008, 19.43 - Stampa
Da tempo il blog non rimaneva silente per una settimana come è capitato all'inizio di quest'anno nuovo. Sono qui a rassicurare tutti voi, gentili visitatori, che sono vivo e in salute. I motivi di questa inattività sono diversi.
Prima e dopo Natale si concentrano gli esami dei miei corsi più frequentati: in tutto quasi 400 esami di Economia aziendale 1 e più di 200 di Finanza aziendale 1, più qualche decina di altri. Correggere i compiti mi fa molto riflettere. Ci sono molti studenti curiosi e bravi, insieme con altrettanti che non hanno ancora chiaro lo scopo (e il gusto) dell'essere in università. Nell'esame di aziendale 1 (primo anno) ha messo due domande trabocchetto, che chiedevano di contabilizzare un'operazione di vendita a una ditta di Edinburgo e di acquisto da una di Atene, fatturate nella moneta della controparte estera. Solo il 20% ha saputo dire che le monete di fatturazione erano la sterlina e l'euro (e sì che sulle banconote c'è scritto EURO | EYPO, che cosa sarà mai? un'interiezione del tipo "l'euro, ohibò!"). La vera emergenza nazionale è l'educazione; anche in questi dettagli emerge un disinteresse per la realtà, ed è in gran parte colpa di noi adulti che non siamo testimoni credibili di gusto del reale.
Oltre agli esami, sto andando avanti sui nostri vari progetti. Il primo appuntamento pubblico è il convegno XBRL a Roma il 21/22 gennaio: ne potete sapere di più su questa pagina web, tratta dalla sezione italiana del sito di XBRL International.
Sui confidi sto metabolizzando le impressioni raccolte al convegno di Cuneo e da altri contatti avuti successivamente. Le idee che circolano tra i confidi sono tutt'altro che chiare e distinte, e le situazioni che si incontrano sono le più disparate (nel bene e nel meno bene). Non sono riuscito a scrivere il paper che avevo promesso qui su confidi, fusioni e creazione di valore, ma abbiate fiducia, dopo la kermesse XBRL ci tornerò a lavorare.
Per oggi è tutto. Facciamoci coraggio, l'anno sarà faticoso, ma ne usciremo arricchiti.

Luca
Thu 3 Jan 2008, 09.03 - Stampa
"Basilea 2 parte a scartamento ridotto", così il Sole 24 ore titola questo articolo di Isabella Bufacchi, nel quale si fa notare che la Banca d'Italia non ha finora autorizzato nessuno dei gruppi bancari italiani ad utilizzare a fini di Vigilanza i sistemi di rating interni, complici anche le recenti maxi-fusioni che hanno imposto di unificare i sistemi di valutazione del credito che le banche partner portavano in dote, e che già erano stati in parte pre-validati dalla Vigilanza. Si prevede un forte impegno dei gruppi maggiori per ottenere l'autorizzazione al metodo IRB avanzato, che dà sensibili risparmi di capitale. Si prevede inoltre che il rating interno avanzato spingerà le banche a una maggiore selezione e a stringere un rapporto più diretto con l'imprenditore. Il multiaffidamento dovrebbe lasciare il posto all'uso delle garanzie e dei confidi.

Luca
Wed 2 Jan 2008, 11.07 - Stampa
Prima e dopo l'estate ho accennato nel blog (ad esempio qui) a un progetto misterioso N. 2. Si trattava di un'attività con base a Roma. La cosa era nata dal workshop del 20 aprile 2007 organizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico (v. questo blog). Con Salvatore Vescina (la persona del Dipartimento per le politiche di sviluppo che mi aveva invitato) eravamo rimasti in contatto per dare un seguito alle ipotesi di lavoro emerse nel workshop. Il primo passo in tale direzione è stato la produzione di un documento di discussione "Interventi mirati a facilitare le operazioni creditizie di finanziamento tramite garanzie", a cura di Carla Stamegna (Servizio Fondi Strutturali), Flavia Terribile (Unità di valutazione degli investimenti pubblici) e dello stesso Vescina, al quale ho contribuito. Il documento è stato discusso prima in una riunione informale con esperti del MSE e di altri enti interessati al problema. E' stato poi sottoposto al Comitato di Indirizzo e Attuazione del Piano Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 2007-2013 (PON R&C), che nella riunione del 5 dicembre ha deciso di costituire un gruppo di lavoro "Interventi di ingegneria finanziaria", al quale ho avuto l'onore di essere invitato, insieme con Salvatore Vescina, altri colleghi del MSE, di Amministrazioni regionali e dell'IPI (ho ricevuto la vigilia di Natale la comunicazione firmata da Paola Verdinelli De Cesare, Direttore generale del MSE).
Il gruppo di lavoro ha una funzione consultiva e di servizio nei confronti delle Amministrazioni centrali e regionali che erogano aiuti di Stato in forma di garanzia. Intende favorire il coordinamento tra gli interventi previsti dal PON R&C, gli interventi nell'ambito dei Piani Operativi Regionali (POR) e quelli attivati nell'ambito del Fondo per la Finanza d'Impresa. Sarà il posto giusto dove discutere proposte di piattaforme comuni per le azioni di sostegno alla finanza delle PMI, a cominciare dal restyling del Fondo Centrale di Garanzia MCC.
Penso che sia una buona notizia per confidi, banche, regioni, associazioni di imprese. Si dovrà ragionare su un quadro estremamente composito e complicato, ma è importante che tra le amministrazioni pubbliche si sia riconosciuto l'interesse a lavorare insieme per mettere ordine e cambiare in meglio le cose. Cercherò di portare nel gruppo di lavoro le istanze dei soggetti di mercato (confidi, banche, imprese) che condividono questa stessa preoccupazione.

Luca
Tue 1 Jan 2008, 17.50 - Stampa
Mi sono preso qualche giorno di vacanza.
Da domani torno in attività. Per il momento, auguro a tutti un felice inizio del nuovo anno.

Luca