Thu 19 May 2005, 18.57 - Stampa
Oggi 10/5 ho tenuto un seminario presso il nostro dipartimento sul tema business office. Ho presentato qualche spunto di riflessione inedito sulla mission e sulla formula di business, nonché sulle condizioni di economicità del servizio. Potete scaricare le slide.
Partecipazione qualificata di commercialisti (in maggioranza), confidi, consulenti aziendali, direttori finanziari, una grossa banca. Tutti d'accordo sull'esistenza del bisogno, sulla difficoltà di trasformarlo in domanda, sulla necessità di un servizio di consulenza continuativo. Noi andremo avanti con il progetto di ricerca sul tema e i casi pilota. Per citare Bob Dylan: There's a slow, slow train comin' up around the bend. Prima o poi vedremo arrivare il treno dei business office.
Thu 19 May 2005, 18.51 - Stampa
All'indirizzo http://finance.groups.yahoo.com/group/XBRL-Italy/ è attivo il forum su XBRL creato qualche mese fa da membri di XBRL International, accademici e operatori. Il numero di iscritti sta crescendo (anch'io mi sono registrato). Ho aperto un nuovo filo di discussione sulla proposta di tassonomia di bilancio civilistico italiano, e c'è stato un feedback interessante di colleghi conosciuti al convegno ABI dell'11-12/4. Cercherò di contribuire assiduamente al dibattito e, spero, ai progetti che ne deriveranno.
Se siete interessati al tema XBRL anche voi non potete mancare.
Fri 13 May 2005, 11.30 - Stampa
Ho inviato ieri sera il mio contributo al Rapporto che sarà tra breve pubblicato da Federconfidi, l'associazione che raggruppa, in prevalenza, confidi del settore industria.
E' stato un parto laborioso, ma ne ho tratto utili insegnamenti. Nel novembre 2004 ho ricevuto dal dott. Zanotti, direttore di Federconfidi, l'invito a scrivere qualcosa per il rapporto, in fase di elaborazione. Durante le vacanze natalizie mi sono messo a scrivere il pezzo "Confidi 2005: guidare il cambiamento, rilanciare la missione",(sottotitolo immaginato:"Tutto quello che volevate sapere sui confidi e non avete mai osato chiedere"). Ne è venuto fuori un pezzo di dimensioni esagerate (45 cartelle), un compendio di riferimenti normativi, opinioni, sintesi del dibattito in corso, avvertimenti, esortazioni. Chi l'ha avuto in lettura, ne è stato duramente provato. Ho quindi proceduto a tagliare drasticamente il pezzo, lasciando soltanto i punti riguardanti la conformità delle garanzie confidi a Basilea 2 e le linee di riorganizzazione degli enti per prepararsi all'eventuale trasformazione in intermediari finanziari vigilati, con qualche cenno di commento ai dati statistici pubblicati nel rapporto (che ho ricevuto in aprile, e sono riferiti ai bilanci 2003).
Ecco gli insegnamenti che ne ho tratto:
- qualsiasi scritto sui confidi oggi rischia di essere prolisso e ripetitivo, e di dare un valore aggiunto limitato; mi ricorda i lavori che, più di 20 anni fa, facevo sulla riforma del credito agrario, un censimento di un quadro normativo obsoleto e farraginoso, di annosi problemi irrisolti, di rimedi proposti parziali, che si concludeva con la constatazione di una situazione bloccata (il testo unico bancario ha risolto poi il problema con la despecializzazione, salvando peraltro alcuni strumenti della vecchia normativa speciale);
- la audience del mondo confidi è sfinita da questo lungo dibattito pre e post legge quadro (L.326/2003), e non si aspetta molto da analisi minuziose dei problemi sul tappeto, anzi prova una sensazione di deja-vu (sebbene la comprensione degli aspetti tecnici sia ancora vaga e non sempre corretta);
- più che interpretare la realtà dei confidi, serve impegnarsi per cambiarla.
Il papiro originale di cui sopra sarà tra breve pubblicato come Tech Report del progetto smefin: qualche laureando potrà usarlo per la sua tesi sui mutuals nel finanziamento delle PMI. Beh, in realtà il lavoro non manca di passaggi interessanti. Ne consiglio una lettura selettiva, quando sarà disponibile.
Fri 13 May 2005, 11.20 - Stampa
"Morì nel popolo di Santo Cresci a Maciuoli, pieve del Piovano Arlotto, uno venardì santo, uno giovane contadino ricco, buono e d'assai, secondo il paese. Non aveva padre, ma madre e dua fratelli minori a lui. Fatto il Piovano la invitata grande di preti e di popolo, all'ora debita con la croce vanno per detto corpo. Come giunsono alla casa del morto udirono pianti, lutti e lamentazioni grandi. Fassi innanzi la madre scapigliata, stracciata e afflitta, e con grida, pianti e singhiozzi si getta al collo al Piovano, gridando queste parole: – Padre mio, la maggiore doglia che io abbi in questo mondo, e che più mi priema il cuore, si è che sarà seppellito sanza suono di campane o altro suono, e sarà portato alla fossa come una bestia; non sarebbe possibile voi le facessi sonare uno solo doppio?
Rispuose il Piovano: – Se in questi tre santi giorni morisse il papa e lo imperadore non si sonerebbe per modo alcuno.
Stando così afflitta la donna, più le doleva il non potersi sonare campane che la perdita del figliuolo, e disse al Piovano: – Dolce padre mio, egli è qua uno garzone che sa molto bene sonare la cornamusa; per l'amore di Dio io vi priego, in mentre lo portano via e quando si seppellirà, siate contento lasciarlo sonare, però che la cornamusa non sono campane. Se va alla fossa sanza alcun suono certamente io mi morrò disperata.
Cognosciuto il Piovano la semplicità di questa donna e la passione aveva di questo non sonare, mossosi da pietà disse alla donna facesse venire il sonatore, che sonasse a suo piacere. Allora cessando lei alquanto il gridare, si alleggerì e andò via alquanto la passione e disse a tutto il popolo: – Quanto abbiamo noi da pregare Iddio per questo nostro padre Piovano! Quale è quello prete mi avesse concesso tal grazia? Certamente non se ne troverrebbe alcuno.
Dipoi ne lo portorono alla chiesa la quale era di lungi uno miglio e sempre sonando la cornamusa, al quale suono corse tanta gente che furono più quelli che vennono a udire sonare che li invitati e così sonando fu seppellito."

Motti e facezie del piovano Arlotto, a cura di Gianfranco Folena, Ricciardi, Milano Napoli 1953, Edizione elettronica a cura di www.ilbolerodiravel.org
Fri 13 May 2005, 11.00 - Stampa
Far between sundown's finish an' midnight's broken toll
We ducked inside the doorway, thunder crashing
As majestic bells of bolts struck shadows in the sounds
Seeming to be the chimes of freedom flashing

Bob Dylan, Chimes of freedom, da "Another side of Bob Dylan" (1964)
Wed 4 May 2005, 17.33 - Stampa
Fino ad ora non avevamo avuto occasione di parlare di EuroGroup, che ha come socio di riferimento FinPiemonte spa, agenzia di sviluppo della Regione Piemonte. Eurogroup svrontende a una rete di offerta di servizi di garanzia (Eurofidi), di consulenza (Eurocons), assicurativi (Eurocons broker). Eurogroup, insieme con Eutelia (telefonia) e C&C (consulenza risorse umane) ha promosso in portale Europmi, che è una piattaforma di servizi e-business.
Rispetto agli altri esempi menzionati in aleablog, questo portale ha una vocazione generalista, ed una più spiccata caratterizzazione commerciale: è infatti lo spazio per una fiera virtuale, che ospita gli stand delle aziende utenti dei servizi e-business, ed inoltre è la vetrina dell'offerta delle società del gruppo Eurogroup.
Torneremo su Eurogroup per parlare dei progetti di Eurofidi, che ha recentemente annunciato la sua trasformazione in due fasi, prima in intermediario ex art. 107 TUB, poi in banca di garanzia.
Wed 4 May 2005, 17.25 - Stampa
La collega Selena Aureli, che collabora al nostro progetto FIRB-Smefin mi segnala il WORKSHOP:
ICT e INFORMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA
che si terrà ad Urbino, venerdì 13 Maggio 2005, presso l'Aula Magna della Facoltà di Economia, Via Saffi 42.
La partecipazione alla giornata di studi è gratuita. Per esigenze organizzative è gradita l’iscrizione on-line.
Una parte consistente del programma è dedicata all'informazione economico-finanziaria nelle PMI. Siamo molto contenti di poter contare sulla collaborazione a Smefin del gruppo di Urbino, che ha una ricca tradizione di studi sulle piccole imprese e sui distretti industriali.
Sun 1 May 2005, 18.14 - Stampa
Una news di Reuters su XBRL, segnalatami da Andrea Fraietta di Rafware, riporta qualche voce critica su questo standard web per i documenti finanziari:
"Critics, however, say XBRL's developers bungled what could have been a great idea with a needlessly complicated design that virtually ensures the need for consulting services offered up by the same companies that created XBRL.
"It was developed by accountants and technologists with little-to-no input from the financial analyst community," said Eric Linder, a hedge fund manager who calls himself XBRL's most involved outsider. "Nobody can understand it except for the six guys who wrote it."
Mi fa venire in mente quella battuta che circolava sui meccanismi della Polica agricola comune negli anni ottanta:"Only six people in Brussels understand it, and they're all mad!".
In effetti, XBRL può sembrare molto ostica. In parte ciò è dovuto al fatto che richiede buone conoscenze degli standard contabili e di XML, in parte all'uso che fa di XLink, una tecnologia non recente, poco nota e non supportata dai tool di programmazione web più diffusi. In realtà, sotto uno strato di sintassi un po' ridondanti, l'ossatura del linguaggio è lineare ed efficace rispetto al compito che si propone di svolgere, definire elenchi di voci contabili e la loro presentazione (in diverse lingue) e struttura logico-matematica.
Il problema si risolverà quando avremo casi d'uso interfacciati con applicazioni gestionali. Infatti, l'approccio con XBRL disorienta perché dopo lo sforzo di capirlo, uno decide di usarlo, e scopre che deve risolvere una miriade di problemi: dove sono archiviati i dati contabili; come li traduco in formato XBRL; una volta che ho i dati in XBRL, come li elaboro e come li archivio, ecc. ecc. In altre parole, XBRL è solo uno standard di trasmissione e scambio di informazioni, non è una soluzione informatica chiavi in mano (questa uno deve farsela o comprarla da un fornitore qualificato).
Se valgono le prime impressioni che ci siamo fatti nelle nostre sperimentazioni, vi assicuro che lavorare con XBRL non è così complicato come sembra.