Mon 29 Sep 2008, 06:05 PM - Stampa
Venerdì mattina squilla il cellulare in una pausa del Convegno XBRL di Macerata. E' l'avvocato Chiriano, da Catanzaro. E' felice di darmi una notizia: la locale filiale della Banca d'Italia ha comunicato ufficialmente:
codesta "Banca Popolare delle Province Calabre", con sede legale in Reggio Calabria e direzione generale in Lamezia terma (CZ), è stata autorizzata all'esercizio dell'attività bancaria.
Ho parlato ripetutamente di questo progetto su aleablog. Accettando di far parte con l'amico avv. Radice del team che ha accompagnato i soci promotori sapevo che non sarebbe stata un'impresa facile. Abbiamo cercato di immedesimarci con le motivazioni e lo spirito di questo progetto, che nasce da un'intuizione del presidente onorario, il prof. Giuseppe Reale. Ne è scaturito con aggiustamenti progressivi un piano di attività credibile. Abbiamo collaborato molto bene con il presidente, l'avv. Rosario Chiriano, e il CdA. Non avrei però potuto fare nulla senza l'aiuto di Flavio Aldrighetti, che con il direttore Alfredo Vadalà ha fatto un lavoro sterminato sui profili organizzativi e i regolamenti.
Fare consulenza non è il mio mestiere, e questo incarico è arrivato in modo del tutto inatteso. Il via libera concesso dalla Banca d'Italia è una grande soddisfazione per me, come se avessero accettato un mio articolo per la pubblicazione in una rivista scientifica top.
Adesso il progetto bello e credibile deve essere tradotto in un'impresa sana e ben funzionante. Il gruppo promotore ha un'opportunità preziosa, e sono fiducioso che farà tutto quello che serve per proteggerla e farla crescere.

Luca
Thu 25 Sep 2008, 10:47 AM - Stampa
Che impatto ha la crisi internazionale sulla nostra economia reale e sul credito alle imprese? Il tema è caldo. Vi segnalo due articoli del Sole 24 ore: ieri Guido Gentili ha disegnato lo scenario critico in cui ci si ritrova, mentre oggi Marco Alfieri riceve conferma da diversi imprenditori della situazione di razionamento, con enfasi differenziata sui fattori congiunturali e strutturali, i secondi legati al cambiamento di paradigma (come si dice) nella valutazione del merito di credito legato (c'è da chiederlo?) a Basilea 2.

Luca
Wed 24 Sep 2008, 11.02 - Stampa
Riprendo da questa agenzia.
(AGI) - Bologna, 23 set. - Oggi, le assemblee ordinaria e straordinaria, che si sono svolte nella sede presso Unioncamere Emilia-Romagna, hanno deliberato all’unanimita’ la fusione per incorporazione dei Confidi di Bologna (CO.FIDI Bo) e di Ferrara (Coop. Garanzia Commercianti). [...] “Sia su Bologna che su Ferrara - precisa il presidente Ottavio Righini -si continuera’ a collaborare con le due associazioni di riferimento, Ascom-Confcommercio e Confesercenti per garantire le risorse necessarie per l’accesso al credito delle imprese del commercio, turismo e servizi delle due province che vanno ad aggiungersi a Ravenna, Modena e Reggio Emilia. Il progetto - aggiunge il ravennate Righini - e’ di proseguire nella politica di aggregazione e di completare il processo che ci portera’ nei primi mesi del 2009 all’iscrizione nell’elenco speciale ex art. 107 del TULB e di conseguenza a diventare intermediario vigilato. L’obiettivo e’ di continuare ad essere un valido strumento di supporto e di stimolo alla nascita e alla crescita delle pmi della nostra regione”. [...] Cofiter è anche confidi di secondo grado ed associa Ascom Fidi Adriatico e Finterziario di Rimini, Credit Comm di Cesena-Forlì, Ascon fidi E:R:, Coop Garanzia Parma e Coop Garanzia Piacenza. L’intero sistema conta 41.500 imprese socie con un’attività nel 2007 di 256 Milioni di euro, forti di un patrimonio complessivo di circa 48 milioni di euro. Questi dati a meta’ 2008 appaiono in leggero incremento, con propensione da parte delle imprese socie a chiedere interventi all’ottenimento di mutui per liquidita’ ed un poco meno per nuovi investimenti.
Le fusioni tra confidi proseguono con velocità variabile tra regioni e settori. Nel caso di cui sopra, il confidi che nasce dalla fusione diventa il polo di riferimento di una realtà regionale interassociativa del terziario, che opera al tempo stesso come 1° grado, a Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ravenna, e come 2° grado, nelle restanti province. Auguri di buon completamento del progetto al presidente Ottavio Righini, che ho avuto il piacere di incontrare in varie occasioni.

Luca
Tue 23 Sep 2008, 22.50 - Stampa
Da noi si discuteva dell'opportunità di una garanzia esplicita dello Stato sul fondo Pmi - Mediocredito Centrale, e intanto, oltreoceano, la mano pubblica si caricava in spalla senza battere ciglio le liability di Fanny Mae e Freddy Mac, pur non essendo legalmente obbligata a farlo. Ed era solo l'inizio: a seguire l'intervento in AIG, e il piano da centinaia di miliardi di dollari per mettere in quarantena i mutui decotti e i fondi comuni monetari. Mi sono sentito un jazzista dilettante travolto e mortificato da un assolo vertiginoso di John Coltrane.
Ma non sono state le global banks statunitensi a guidare il new deal della Vigilanza prudenziale? Ad evangelizzarci con RiskMetrics, CreditRisk+, il Rorac, il Raroc, il Rarorac? A sollecitare i supervisors a superare l'iniquo gravame patrimoniale dell'8% con il nuovo framework di Basilea 2? A esaltare i loro sistemi di risk management interni, altro che ratio uguali per tutti? E le formule dell'approccio IRB, non sono per caso uscite dalla mente lucida di Michael Gordy, senior economist della Fed? E noi in Europa e in Italia a studiare diligentemente la lezione, e Bruxelles che applica Basilea 2 anche alla Cassa rurale con 10 dipendenti, pure lei tenuta a redigere il suo internal capital adequacy assessment. E prima che tutto questo andasse a regime, una crisi sistemica da capogiro, mercati che implodono, banca centrale e governo che aprono i rubinetti. Nel paese dei maestri, non degli allievi, beninteso (per nostra fortuna).
Ditemi che non è stata una colossale presa per i fondelli, vi prego.
Bene, fine dello sfogo. Per riassumere un contegno opportuno, pongo ai visitatori un interessante quesito, sollevato da Sapio: qual è il valore che, in termini di ponderazione, le banche italiane attribuiscono alla garanzia del Fondo Centrale di Garanzia amministrato dal Mediocredito Centrale? E qual è il valore riconosciuto dalla normativa di Vigilanza? In proposito occorre ricordare che il Fondo non si basa sul patrimonio del gestore Unicredito-Mcc ma su un fondo stanziato dallo stato, in base ad un moltiplicatore non fondato su un calcolo di rischio.
Dell'argomento abbiamo parlato diverse volte, ma si vede che permangono dei dubbi.

Luca
Thu 18 Sep 2008, 11.19 - Stampa
La scorsa settimana ho ricevuto diversi google alert su provvedimenti della Regione Campania rivolti ai confidi. Oggi il sito Il Denaro riporta questa notizia.
Nasce Cofire, il superConfidi
Napoli: asse tra industriali, Acen, Camera di commercio e associazioni
Un superConfidi a Napoli, il primo passo verso la creazione della Banca di garanzie regionale. Si chiama Cofire ed è stato costituito da Confidi Napoli, Unione degli Industriali, Acen, Intership, Centrale di Garanzia aderente a Confartigianato e Confagricoltura. La società consortile per azioni ha un volume di garanzie prestate pari a circa 50 milioni di euro, un patrimonio di 13 milioni e un capitale che entro fine anno raggiungerà quota 20 milioni. Prevista la partecipazione come sponsor della Camera di commercio e di tre istituti: Mps, Unicredit e Banco di Napoli. L'obiettivo è quello di aprire il capitale a tutti i Confidi che operano in regione per fare massa critica e assistere al meglio le Pmi che richiedono il credito bancario, per consentire loro un più rapido sviluppo.
[...]
Le probabilità che ciò avvenga, in realtà, sono scarse, visto gli altri grandi Confidi regionali stanno seguendo strade di crescita proprie. Il Denaro ieri ha infatti anticipato che il Confidi Pmi Campania presieduto da Lucio Donadio confluirà in un Confidi unico espressione di Confcommercio nazionale, il Confidi Salerno presieduto da Marcello Fasano si unirà al Confidi Province Lombarde, mentre il consorzio degli industriali casertani guidato da Rosario Caputo, Gafi Sud, ha da tempo convenzioni con colossi nazionali per assistere al meglio le imprese e correre così da solo.

Un nuovo progetto regionale e intersettoriale, quindi, con importanti sponsor tra le associazioni e le banche. Buona fortuna, e buon lavoro.

Luca
Thu 18 Sep 2008, 08.13 - Stampa
Sabato scorso la nostra Eleonora si è sposata, a Trento, nella chiesa dei Frati francescani. Il marito si chiama Paolo ed è milanese. Si sono conosciuti al follow-up autunnale del corso di vela della scuola di Caprera, poco più di un anno fa. Tre giorni di navigazione sotto una pioggia costante con mare moderatamente mosso. Là il destino li attendeva.
Abbiamo festeggiato al Ristorante Chiesa, locale storico di Trento. Piccola nota di colore: era servito un antipasto in bicchierini dello stile di cui parlavo qui, ma in realtà molto sostanzioso, tant'è che sono arrivato già satollo alle portate principali. Si è bevuto anche molto bene.
Ho salutato dopo la canzone “Gli ostacoli del cuore”, di Elisa la preferita della sposa, quella che fa “Quante cose che non sai di me”. Caro Paolo, hai una vita per impararle.
Ancora un abbraccio ai novelli sposi da tutti noi.

Luca

PS: Bartolo, in questo periodo mi preparo a feste di matrimonio, organizzo i corsi che cominciano oggi, faccio un sacco di lavoro informatico. Per questo scrivo poco. Ma anche perché stanno succedendo cose sconvolgenti nel macrocosmo finanziario, mentre succede poco o nulla nel microcosmo confidi e dintorni. Fate qualcosa di interessante e sarò lieto di commentarlo.
Fri 5 Sep 2008, 13.18 - Stampa
Riprendo con piacere questa notizia:
Confindustria: Bellotti confermato presidente Federconfidi
ROMA (MF-DJ)--Francesco Bellotti e' stato oggi confermato presidente di Federconfidi, la Federazione che associa 60 consorzi e cooperative di garanzia collettiva fidi (confidi) di area confindustriale. Vice presidenti, informa una nota, sono Rosario Caputo (presidente di Ga.Fi. Sud) e Ettore Quadrani (presidente di Fidindustria Lazio).
"In questi ultimi anni - ha dichiarato Bellotti - il mercato della garanzia mutualistica e' stato percorso da forti cambiamenti che hanno spinto i confidi a compiere formidabili sforzi di razionalizzazione per continuare ad assistere le pmi, favorendone l'accesso al credito anche con le nuove regole di Basilea 2. Ora stiamo per tagliare un importante traguardo: entro il primo trimestre del 2009 i confidi di maggiore dimensione dovranno iscriversi nell'elenco speciale degli intermediari vigilati. Sono tredici - ha concluso - i confidi nostri associati che si misureranno con questa sfida". com/vs
Dow Jones Newswires September 04, 2008 12:19 ET (16:19 GMT) Copyright (c) 2008 MF-Dow Jones News Srl.

Luca
Wed 3 Sep 2008, 09.16 - Stampa
Aggiorno lo stato dell'arte dei confidi in provincia di Bolzano, da noi esaminati in uno studio del 2006 con questo comunicato dell'Amministrazione Provinciale:
Il Dipartimento lavoro e cooperative informa che lunedì 1° settembre è stato costituito il Consorzio di Cooperative di Garanzia previsto dalla L.P. n. 12/2006 e denominato “Piattaforma di Servizi”.
Prendono parte alla nuova “Piattaforma di Servizi” il Confidi, la Cooperativa di garanzia del settore industriale, Fidimpresa, CNA e Confesercenti e Socialfidi, che garantiscono l’accesso al Credito per le cooperative sociali e le associazioni socio-sanitarie.
Presidente della Piattaforma è stato nominato Ugo Pedrotti, vicepresidente Luca Baldo. La sede della “Piattaforma di Servizi” è in Corso Libertà, 30 a Bolzano, presso il Confidi.
Il presidente Ugo Pedrotti ha dichiarato la propria soddisfazione per la costituzione della Piattaforma che fornirà servizi e consulenze alle cooperative associate ed ha auspicato l’adesione di altre cooperative di garanzia quanto prima.
Si conferma quindi l'intento di non procedere a fusioni, ma piuttosto di mettere a fattor comune competenze e risorse per una più eficiente gestione dei processi operativi. Stando al comunicato, la collaborazione dovrebbe riguardare le cooperative sociali e le associazioni socio-sanitarie. Infatti, dopo la conclusione del nostro studio, alla famiglia dei confidi provinciali si è aggiunto Socialfidi, dedicato al settore della cooperazione sociale e del non profit.

Luca
Wed 3 Sep 2008, 09.06 - Stampa
In questo comunicato, il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria invita a leggere e commentare il recente documento Range of practices and issues in economic capital modelling. Si tratta di un concetto cruciale per la valutazione interna di adeguatezza patrimoniale (ICAAP).
Secondo il paper, il capitale economico è definibile secondo i metodi e le prassi che allocano capitale a copertura di attività generatrici di rischio. Il concetto, già assimilato nei processi decisionali delle banche a vari livelli, deve ancora essere approfondito rispetto a profili metodologici e di applicazione. Si tratta di una sfida ancora aperta.
Questo paper fornisce una rassegna delle pratiche di modellazione del capitale economico nelle maggiori banche e, sulla base di questa, discute una serie di questioni e sfide inerenti i modelli del capitale economico, e le risposte date dalle banche, talora non pienamente rassicuranti per le autorità di vigilanza.

Luca
Tue 2 Sep 2008, 11.34 - Stampa
Dopo aver ricevuto dalla Commissione Europea l’autorizzazione ad utilizzare la propria metodologia, relativa al calcolo dell’intensità di aiuto delle garanzie concesse su finanziamenti agli investimenti, la Germania ha proceduto a notificare due estensioni della stessa metodologia.
Entrambe sono state autorizzate dalla Commissione.
Nello scorso gennaio è stato infatti pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il metodo di calcolo da utilizzarsi nel caso in cui le garanzie siano offerte su finanziamenti al capitale circolante. La modifica apportata rispetto alla prima metodologia è, in estrema sintesi, una diversa definizione del parametro di recovery rate, che nello specifico viene diminuito. Trovate i dettagli su questa lettera della Commissione con cui si comunica l'approvazione del metodo di calcolo.
Lo scorso 24 luglio è stata quindi pubblicata un'estensione della metodologia, relativa alle garanzie concesse su operazioni di project financing o concesse ad imprese start up. Il metodo proposto consente di includere nella usuale metodologia di calcolo dell’aiuto anche le garanzie offerte a quelle imprese o su quelle operazioni, per le quali non è disponibile un rating. Trovate qui il testo dell'autorizzazione (per ora disponibile solo in lingua originale).

Eleonora
Tue 2 Sep 2008, 10.26 - Stampa
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, dal 29 agosto è entrato in vigore il nuovo Regolamento generale di esenzione per categoria (qui in italiano). Tale Regolamento da un lato armonizza e consolida in un unico testo le norme precedentemente contenute in cinque distinti regolamenti (aiuti alle Pmi (Reg. n. 70/01); aiuti all’occupazione (Reg. n.2204/02); aiuti alla formazione (Reg n. 68/01 e n.363/04); aiuti a finalità regionale (Reg n. 1628/06) e aiuti de minimis (Reg. n.1998/06)), dall’altro lato amplia le categorie di aiuti di Stato che beneficiano dell’esenzione. Il regolamento estende infatti l’esenzione della notifica ad una serie di aiuti, tra cui gli aiuti a sostegno dell’imprenditorialità (nuove imprese innovative, piccole nuove imprese create nelle regioni assistite, imprese fondate da imprenditori donne), gli aiuti a favore della tutela dell’ambiente, del capitale di rischio, dell’impiego di soggetti svantaggiati e disabili.
Tutte le categorie di aiuto contemplate dal regolamento (qui l’elenco completo) possono essere concesse alle Pmi. Dal momento che gli aiuti sono disponibili anche per le grandi imprese, le Pmi beneficiano sistematicamente di una maggiorazione dei massimali, rispettivamente del 20% per le piccole e del 10% per le medie imprese.
Il regolamento di esenzione si applica ai soli aiuti trasparenti, quelli cioè che consentono il calcolo ex ante dell’intensità d’aiuto.
Da notare che, con il nuovo regolamento, gli aiuti ricevuti dall’impresa in conto de minimis per un dato oggetto di spesa sono sommati a quelli per altri programmi esenti ai fini del rispetto dei limiti per l'esenzione.

Eleonora
Mon 1 Sep 2008, 09.16 - Stampa
Il nostro progetto sui confidi umbri si è concluso da tempo, e provo un po' di nostalgia per le persone cordiali e per i posti bellissimi che ho conosciuto in quell'occasione. Riprendo quindi volentieri questa agenzia, da cui si conferma un futuro aperto per gli enti di garanzia della regione, come già riscontrato qui.
(AGI) - Perugia, 29 ag. - Positivo il bilancio di Fidimpresa Umbria, la piu' grande cooperativa di garanzia dell'Umbria e braccio finanziario della Cna, scaturita dalla fusione delle strutture provinciali Fidimpresa Terni e Fidimpresa Perugia. Sono 10.742 le imprese associate al 31 dicembre 2007 delle quali 398 di nuovo ingresso; 1487 i finanziamenti deliberati nell?anno per 75 mln di euro ed oltre 83 mln di garanzie in essere. "Con la propria operativita' - spiega in una nota la direttrice Maria Bruna Fabbri - Fidimpresa Umbria e' tra quei confidi che al 28 marzo 2008 hanno superato la soglia dei 75 mln di euro di volume di attivita' finanziarie, come definite dalle disposizioni di Vigilanza che prevede l'obbligo di iscrizione all'Elenco speciale degli intermediari finanziari ex art. 107 TUB".
[...]
Si aprono ora per Fidimpresa tre scenari, speiga un comunicato della Cna, adeguarsi entro 12 mesi dalla pubblicazione delle disposizioni normative ai requisiti di Vigilanza e presentare domanda di iscrizione all'elenco speciale ex art. 107 TUB; ridimensionare entro i successivi 18 mesi le attivita' finanziarie portandole sotto il limite dei 75 mln di euro; entrare in un progetto di aggregazione con altri confidi. Per il Direttore regionale della Cna, Paolo Arcelli "le scelte saranno fatte con l'obiettivo di salvaguardare il potere contrattuale conquistato in 30 anni di confronto con il mondo bancario e che ha permesso la calmierizzazione del costo del denaro nei confronti delle piccole imprese del territorio, e di rendere 'morbido' per la minore dimensione aziendale il passaggio alla nuova normativa bancaria in materia di rating d'impresa. Piu' credito, minor costo del denaro, piu' servizi finanziari alle piccole imprese: sono questi - conclude - gli obiettivi che orienteranno le scelte sul modello da perseguire, possibilmente non da soli e mantenendo il massimo livello possibile di autonomia di giudizio e di scelta". (AGI)

Luca