Cari visitatori, sono di nuovo in ufficio dopo l'esperienza fatta la scorsa settimana al Ristorante trentino al
Meeting di Rimini. Molto bella. Mi hanno assegnato alla
plonge (leggi sbarazzo). Si tratta della fase più povera del processo produttivo della ristorazione, ma importante per il buon funzionamento della fase a monte (servizio di sala) e a valle (lavaggio quindi confezionamento dei piatti). Dopo un primo giorno con qualche impaccio, mi sono coordinato meglio con i camerieri e con i miei compagni di plonge, e dal secondo in poi la mia postazione ha sempre girato alla grande. Stare dietro all'afflusso di piatti e stoviglie nell'ora di picco è una soddisfazione che non avevo mai provato.
W il lavoro manuale! Quello che svolgo abitualmente ha il difetto di invadere con i pensieri il tempo del riposo. Invece, quando l'ultima cassetta di piatti sporchi è trasferita al lavaggio, l'ultimo bidone di rifiuti è vuotato, e la postazione è rimessa in ordine, ci si riposa, punto e basta.
La squadra di camerieri del mio turno era fatta per lo più da ragazzi giovanissimi (medie e superiori) di quell'opera educativa e di accoglienza straordinaria che è la
Cometa di Como, accompagnati dai loro educatori. In
plonge c'era invece la brigata internazionale dei ragazzi di
Portofranco, un centro di aiuto allo studio di Milano.
Il Ristorante trentino ha girato alla grande, servendo circa 10.000 pasti in sette giorni di Meeting. E' il quarto anno di presenza a Rimini. Dietro queste
performance c'è la professionalità di Danilo Moresco (tra i più apprezzati operatori della
ristorazione e del
catering in Trentino). Con lui hanno lavorato lo chef Giuliano e quattro cuochi professionisti. Tutto il resto lo hanno fatto circa 200 volontari (80 per turno) che poi sono i miei amici di Trento e dintorni, più i rinforzi di cui dicevo prima.
E ora riprendiamo il lavoro. Mi aspettano settimane intense: la prossima vado a Portland (Maine) per un seminario organizzato da
Quantrix. Prima e dopo sono quasi al 100% impegnato nella progettazione dei corsi universitari del primo semestre. Per non parlare dei progetti del Gruppo Smefin, che certo non si fermeranno (anche grazie al lavoro incessante di Nicola e Gabriele, che sono venuti a trovarmi a Rimini).
Occorre, pure qui, preparare bene la postazione per reggere il picco, e i fuori programma che non mancheranno.
Luca