Gentili visitatori,
sono tornato a Trento per restarci (e cominciare a lavorare a pieno ritmo), dopo un bel mesetto di vacanza, durante il quale il blog si è preso qualche libertà.
Ho ritrovato i progetti aperti prima della pausa estiva, e ci sono alcuni temi nuovi che vorrei approfondire. Il primo riguarda la crisi dei mutui
subprime, che getta un'ombra sinistra su cartolarizzazioni e CDO, gli strumenti che su queste pagine tanto abbiamo spinto, nel dibattito sul futuro dei confidi e delle forme di aiuto pubblico alle Pmi.
Ad una prima sensazione, penso che siamo di fronte ad una crisi finanziaria cucinata con i classici ingredienti ben noti in letteratura dai lavori di Minsky e Litzenberger (li potete ripassare in questo nostro
paper): una crescita esplosiva di investimenti in asset intrinsecamente molto rischiosi (mutui insostenibili in termini di rate), ma che non apparivano tali perché il mercato era liquido e in espansione, gli spread appetibili (grazie a strutture e forme di investimento con altissima leva), il grosso dei rischi nascosto dietro argini che sembravano solidi, ma si sono sbriciolati (vedi declassamenti a CCC di tranche investment grade). Le CDO, e le CDO di CDO (per non parlare delle CDO di CDO di CDO) hanno fornito una nuova batteria di pentole e stoviglie per cucinare e servire il piatto. L'esperienza appare traumatica, ma può essere istruttiva per far decollare con il piede giusto il mercato delle cartolarizzazioni di prestiti alle PMI, evitando errori fatali nella costruzione dei portafogli, nel tranching, nel rating e nel collocamento dei rischi.
Per stasera è tutto. A presto, e non fateci mancare i vostri commenti (altrimenti, che blog sarebbe?).
Luca