Mon 24 Dec 2007, 12.33 - Stampa

Riu, riu chiu, la guarda ribera,
Dios guardò el lobo de nuestra cordera.

Riu riu cìu [canta l'usignolo], la riva del fiume lo protegge,
Dio ha tenuto il lupo lontano dal nostro agnello.

Vilancico spagnolo, XVI secolo
Sat 22 Dec 2007, 07.34 - Stampa
Totò si vantava dei tre anni di militare a Cuneo ("hanno influito sulla mia psiche"), io sono felice di esserci stato un giorno per il convegno annunciato in questo blog.
Sono partito verso le 18.00 del giorno prima da Trento, dopo una giornata dedicata a festeggiamenti e auguri, e una bella pizza insieme con la squadra smefin di Trento, dieci tra ragazze (tutte carine) e ragazzi a cui sono molto affezionato. All'andata ho fatto l'intero percorso in autostrada, con sosta all'Autogrill vicino a Tortona, dove mi sono concesso un menu di quattro portate che vi consiglio: panino bufalino, macedonia con ananas, uva, melone (penso scongelata, ma buona), 75 cl di acqua San Pellegrino e caffé, il tutto per 7,10 euro. In questa zona tra il Pavese, l'Alessandrino e la Liguria è facile incontrare uomini dai tratti marcati, che ricordano i personaggi del "Lie Detector" (ci avete mai giocato?).
A Cuneo ho parcheggiato al 6° piano sottterraneo del parcheggio di Piazza Boves e in due minuti ho raggiunto l'Albergo Principe sulla maestosa Piazza Galimberti (il centro della città). Ben riposato, sono uscito a fare due passi. Cuneo è una bella città, posta in una piana circondata da una corona di montagne innevate. Come a Torino, le vie principali hanno i portici. Ho passeggiato piacevolmente tra negozi e pasticcerie piene di cose buonissime. Alle 10.00 ho raggiunto la Camera di commercio, luogo del convegno. Lì ho conosciuto finalmente Massimo Ceretto, risk manager di Eurofidi. Sono arrivati poi i dott. Guarena e Clemente, direttore generale e responsabile crediti di Unionfidi Piemonte. Si è fatta una bella chiacchierata su temi di comune interesse.
Alle 10.55 il presidente della CCIAA di Cuneo, Ferruccio Dardanello, ha introdotto il convegno. Sergio Rossi del Consorzio camerale per il credito e la finanza di Milano ha presentato la ricerca sui confidi in provincia di Cuneo. Ho quindi preso la parola toccando alcuni temi caldi. Sono poi intervenuti Sandro Pettinato di Unioncamere e Francesco Bellotti, presidente di Federconfidi. Interventi interessanti, chiusura alle 12.30 (senza domande dal pubblico) e aperitivo con buffet.
Dopo il convegno, Francesco Bellotti ha organizzato una colazione lampo presso l'Osteria della Chiocciola, nel centro storico di Cuneo. Con l'occasione ho conosciuto Giuseppe Pacotto, fondatore del Gruppo Tesi, società di servizi informatici di Bra (dunque concittadino di Bellotti). Pacotto aveva piacere di incontrarmi per parlare di XBRL. In effetti abbiamo parlato di cose molto interessanti, senza trascurare i piaceri della tavola. La "Chiocciola" ha una cantina sontuosa, dalla quale l'amico Francesco ha scelto, benissimo, un Cà del Bosco Franciacorta Brut Cuvèe Annamaria Clementi e un Barbera d'Alba non da meno. Ho scoperto i "tajarin", tagliolini spessi all'uovo con burro e salvia, e un tortino con crema al gianduja nella pasta frolla più buona che abbia mai assaggiato.
Usciti dal locale, stavamo conversando quando una signora, giovane e bella molto, ci ha gentilmente fatto spostare per posteggiare la sua Audi A6 break là dove stazionavamo. L'abbiamo seguita con lo sguardo, quando è scesa dall'auto e si è allontanata, incerti se dedicarle un sonetto nello stile della Vita Nova o se continuare a discorrere di rapporti banca-impresa. Ha prevalso la seconda opzione, e ci siamo portati in Piazza Galimberti, dove ho fatto scorta di cuneesi al rhum da Arione.
Era ora di tornare. Sono riemerso dalle segrete del parcheggio di Piazza Boves con la smefinmobile, e ho preso per Alba, Asti e da lì l'autostrada per Milano. Una breve visita al papà con cena , e poi di nuovo in marcia. Il magico preparato a base di Cuvée Clementi, Barbera d'Alba e tortino al gianduja ha favorito un lento rilascio di contentezza, fino all'arrivo a casa, dove ho ritrovato la mia signora, giovane e bella sempre.

Luca
Sat 22 Dec 2007, 07.20 - Stampa
L'Accademia Italiana di Economia Aziendale (AIDEA), associazione che riunisce i professori italiani di materie aziendalistiche, ha recentemente costituito un Gruppo Ufficiale di Studio e Attenzione sull'XBRL.
Nel darne notizia il Prof. Stefano Zambon dell'Università di Ferrara, coordinatore dell'iniziativa, informa che
Già numerosi e prestigiosi colleghi hanno aderito al Gruppo di Studio, tra cui il Prof. Luciano Marchi (Università di Pisa), il Prof. Alberto Quagli (Università di Genova), e il Prof. Associato Andrea Fradeani (Università di Macerata).
Anch'io aderisco all'AIDEA, ma non sapevo nulla della cosa. Sarà perché non sono tra i più assidui partecipanti alle iniziative dell'Associazione (sebbene non abbia mai lesinato "studio e attenzione" per XBRL). O forse il mio approccio è considerato troppo applicativo agli stimati colleghi di area ragionieristica che hanno promosso questo gruppo, a cui rivolgo l'augurio di buon lavoro (e Buon Natale!).

Luca
Sat 22 Dec 2007, 07.12 - Stampa
La Banca d'Italia ha pubblicato l'Aggiornamento n. 8 del 5 dicembre 2007, Istruzioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari iscritti nell'"Elenco Speciale", nel quale, tra l'altro, si precisa:
Esternalizzazione di funzioni aziendali (outsourcing)
Salvo quanto previsto nella successiva Sezione III, gli intermediari possono delegare a soggetti terzi lo svolgimento di funzioni di controllo (internal auditing, risk management, compliance) o di altre funzioni aziendali. La delega non esime gli organi aziendali dalle responsabilità loro assegnate da leggi, regolamenti, disposizioni dell’Autorità di Vigilanza. La delega non deve pregiudicare la possibilità per l’Autorità di Vigilanza di disporre senza ritardo della documentazione tenuta dai delegati.
[...] Gli intermediari che intendono esternalizzare, in tutto o in parte, lo svolgimento delle funzioni di internal auditing, risk management, compliance a soggetti non facenti parte del medesimo gruppo bancario e non sottoposti alla vigilanza della Banca d’Italia lo comunicano preventivamente alla Banca d’Italia, illustrando le motivazioni che hanno determinato la scelta, le modalità con le quali il delegato opererà, e quelle che il delegante seguirà per verificare l’operato del delegato.

Luca
Wed 19 Dec 2007, 17.30 - Stampa
Nel testo della finanziaria 2008 approvato dalla Camera dei Deputati, sono stati confermati gli emendamenti del Senato con una piccola ma significativa aggiunta: agli articoli 124, 125 e 126 del nuovo articolato si riconosce la validità delle fidejussioni rilasciate dai confidi 106 e 107 a fronte di richieste rimborsi di imposte.
Ringrazio Dario Boilini, presidente di Confidi Abruzzo, che mi ha aiutato molto a seguire le novità dai documenti parlamentari.
Luca
Mon 17 Dec 2007, 09.17 - Stampa
E veniamo all'ultimo convegno confidi del 2007: si terrà a Cuneo venerdì prossimo (21 dicembre) alle 10.30 presso il Salone d'onore della Camera di commercio, via E. Filiberto n. 3.
Il titolo è: "Il sistema dei Confidi e il ruolo delle Camere di Commercio nel sostegno delle PMI". Il piatto forte è la presentazione della ricerca “Il sistema delle garanzie fidi in provincia di Cuneo. Opportunità e prospettive”, che sarà fatta da Sergio Rossi del Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza di Milano. Seguirà un intervento mio, di Sandro Pettinato (Unioncamere) e di Francesco Bellotti (Presidente Federconfidi). Seguirà dibattito moderato da Gianpaolo Marro de La Stampa.
La partecipazione è gratuita. Trovate maggiori informazioni su questa pagina web.

Luca
Sun 16 Dec 2007, 23.19 - Stampa
Pochi giorni dopo la presentazione, FedartFidi ha messo sul sito l'anteprima della ricerca "Il Sistema dei confidi artigiani aderenti a FedartFidi", con dati aggiornati al dicembre 2006. Si possono scaricare anche le slide di Leonardo Nafissi.

Luca
Sat 15 Dec 2007, 06.01 - Stampa
Ieri sono intervenuto al convegno sulla trasformazione dei confidi in 107 qui preannunciato. L'iniziativa era promossa da Confiteor, una rete di consulenti che si propone di riunire le migliori competenze professionali per accompagnare il confidi verso i nuovi modelli organizzativi e regolamentari.
Sono partito alle 6.00 da Trento, lasciando la smefinmobile alla stazione di Peschiera per proseguire in treno. Un incidente tragico (il gesto disperato di una donna) ha bloccato per tre ore il convoglio tra Brescia e Milano. Sono arrivato pensoso al convegno verso le 12.00. Stava parlando il prof. Mosco sui problemi legati alla trasformazione dei confidi. Dopo di lui ha parlato Claudio D'Auria (che da qualche giorno è passato da Banca d'Italia alla law firm Allen & Overy) sull'efficacia normativa delle garanzie, soffermandosi sulla tranched cover. In un precedente intervento, Claudio aveva commentato le emanande disposizioni della Banca d'Italia, e prima ancora Vito Forese del MEF aveva presentato il decreto MEF sul limite di 75 milioni.
Verso le 12.55 ho preso la parola, mentre il cuoco stava apprestandosi a mantecare il risotto che sarebbe stato servito "al salto" di lì a poco. Ho stretto i tempi, non a 20' come avrebbe preferito il cuoco, ma a 35'. Il mio intervento riguardava la valutazione dei confidi in ipotesi di aggregazione. Ho esordito domandando provocatoriamente: il problema esiste? Me l'ero chiesto leggendo questo passaggio in diversi progetti di fusione tra confidi:
“il rapporto di cambio tra le azioni di Confidi A e di Confidi B, nonché tra le quote di Confidi C, di Confidi D, da una parte, e le azioni di Confidi E, dall’altra parte, è stato individuato dai Consigli di amministrazione della società incorporante e degli Enti incorporandi in applicazione dell’art. 13, comma 40, della legge n. 326/2003. Il rapporto di cambio è pertanto determinato sulla base dei valori nominali delle quote di partecipazione in Confidi E e in ciascuno degli enti incorporandi e secondo un criterio di attribuzione proporzionale. Tanto considerato, non è necessario redigere la relazione degli esperti prevista dall’art. 2501-sexies c.c. Non è previsto alcun conguaglio in denaro”.
Il valore di cessione di un confidi, semmai si calcola internamente, non si comunica, né si utilizza. Ho dovuto rigirare la questione, parlando di creazione del valore per i soci ed equilibrio gestionale dei confidi, e di come le fusioni possono migliorare entrambi (non è scontato che lo facciano). Se trovo un paio di giorni liberi, ne ricaverò un breve articolo.
Nel pomeriggio hanno parlato Francesca Bressani Doldi sui controlli interni e l'internal auditing e Gabriele Escalar sulla fiscalità dei confidi (mica banale, sono enti commerciali ai fini IRES con esenzione totale degli utili accantonati a riserva, a prescindere dalla forma societaria, sono enti non commerciali ai fini IRAP e quindi pagano l'IRAP sul costo del lavoro, ma non sugli utili). Hanno concluso i promotori del progetto Confiteor: Manlio Genero di Deloitte ha parlato del percorso regolamentare e strategico-organizzativo per l'iscrizione all'elenco speciale, mentre Fabrizio Mandrile ha lanciato un avvertimento sulla transizione alla contabilità IAS, che imporrà una stima del valore attuariale delle garanzie in essere come passività potenziali (non è detto che i fondi rischi generici siano capienti, l'eventuale eccedenza di passività dovrà essere dedotta dal patrimonio).
Una giornata interessante, che ha attratto circa cinquanta persone di confidi, banche, società di consulenza.

Luca
Sat 15 Dec 2007, 05.50 - Stampa
Nell'ambito del metodo IRB avanzato, le banche possono scegliere di riconoscere gli effetti delle garanzie personali e, più in generale, degli strumenti di protezione del credito di tipo personale rettificando i parametri di rischio della posizione garantita, a condizione che siano rispettati i requisiti minimi previsti per le garanzie della specie. Nello specifico, le banche possono sostituire la PD del debitore principale con quella del garante (c.d. approccio di sostituzione) ovvero modificare la LGD dell'esposizione creditizia coperta. Sul sito della Banca d'Italia questa comunicazione precisa che le banche autorizzate al metodo IRB avanzato devono sempre attribuire la PD al garante, anche quando scontano gli effetti della garanzia aggiustando la LGD dell'esposizione garantita. Cito un passaggio:
In proposito, assumono rilievo le seguenti disposizioni:
1) ai garanti riconosciuti si applicano le stesse regole previste per i debitori principali in materia di assegnazione del rating ovvero, nel caso di crediti al dettaglio, in materia di assegnazione delle esposizioni a classi o pool e di stima della PD;
2) il valore delle attività ponderate per il rischio di credito determinato dopo aver considerato gli effetti di attenuazione delle garanzie personali non deve essere mai inferiore all'importo che si sarebbe avuto nel caso di un'analoga esposizione detenuta direttamente nei confronti del fornitore di protezione.
Luca
Tue 11 Dec 2007, 22.53 - Stampa
Per comunicare più facilmente l'indirizzo web di aleablog, ho registrato un nuovo dominio:
http://aleablog.net
Vi porterà su questo sito, che rimane ospitato sui server del Dipartimento di informatica e studi aziendali dell'Università di Trento.

Luca
Tue 11 Dec 2007, 17.45 - Stampa
Nei Temi di discussione della Banca d'Italia è uscito uno studio di Yener Altunbas, Leonardo Gambacorta e David Marqués su Gli effetti della cartolarizzazione sul canale creditizio (Securitisation and the bank lending channel). Raggiunge interessanti conclusioni:
Il principale risultato del lavoro è che negli ultimi anni il ricorso delle banche alla cartolarizzazione ha reso la loro offerta di credito meno sensibile a mutamenti delle condizioni monetarie. La minore reattività dell’offerta di credito può essere ricondotta a due spiegazioni: a) la cartolarizzazione dei prestiti ha consentito agli intermediari di aumentare la liquidità delle attività in bilancio e di ridurre così gli effetti di una contrazione della raccolta nel caso di una restrizione della politica monetaria; b) essa ha permesso, inoltre, di trasferire una parte del rischio di credito al mercato e quindi di ridurre i requisiti patrimoniali necessari allo svolgimento dell’attività di intermediazione creditizia. Tuttavia, i risultati indicano che la minore reattività dell’offerta di credito a variazioni della stance di politica monetaria, indotta dall’uso della cartolarizzazione, dipende in modo cruciale, oltre che dalle condizioni di liquidità dei mercati, anche dall’andamento del ciclo economico e dalla rischiosità delle banche. La rilevanza quantitativa del canale creditizio di trasmissione della politica monetaria potrebbe tornare ad ampliarsi in condizioni di mercato avverse che limitino l’attività di cartolarizzazione degli attivi bancari.
Segnalo inoltre il paper di Enrico Beretta e Silvia Del Prete, "Aggregazioni bancarie e specializzazione nel credito alle PMI: peculiarità per area geografica". Cito dall'abstract:
Il lavoro è condotto su un campione di banche italiane nel periodo 1990-2004. La quota di credito accordato alle piccole imprese (PMI) dalle banche coinvolte in operazioni di fusione si riduce, soprattutto nel Mezzogiorno e nel Nord Est; la quota tende invece ad aumentare in seguito alle operazioni di acquisizione, in tutte le aree territoriali.

Luca
Mon 10 Dec 2007, 18.40 - Stampa
Domani a Roma, presso l'Auditorium Artigiancassa, Via Crescenzo del Monte 25/45, sarà presentata l'XI ricerca Fedart Fidi sul settore dei confidi artigiani. Ho ricevuto l'invito, ma ahimé non potrò andarci (siamo in piena sessione d'esame).
Il programma prevede: alle 9.30 la registrazione dei partecipanti; alle 10.00 Apertura lavori con il saluto di Roberto VILLA, Presidente Fedart Fidi; segue la presentazione della ricerca da parte di Leonardo NAFISSI, successivamente discussa da un panel moderato da Tino VACCARI (Nafissi e Vaccari sono entrambi coordinatori di Fedart). I panelists sono: Ivan MALAVASI, Presidente CNA; Giorgio GUERRINI, Presidente Confartigianato; Giacomo BASSO, Presidente Casartigiani; Lino POMPILI, Presidente Artigiancassa, e inoltre Rappresentanti di ABI, Banca Italia, Unioncamere e Conferenza delle Regioni. Concluderà i lavori l'intervento dell'On.le Marco STRADIOTTO, Sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico.
L'invito anticipa alcune interessanti conclusioni, che meritano di essere riprese:
Il dato più qualificante di quest’anno è rappresentato dal forte processo di razionalizzazione delle strutture, che sono passate nel giro di un anno da 303 a 251; ed il processo è ancora in forte accelerazione. Nel corso del 2006 i Consorzi e le Cooperative aderenti a Fedart hanno di nuovo superato i 9 miliardi di Euro di finanziamenti garantiti in essere, con un ulteriore aumento sull’anno precedente.
Anche la crescita delle aziende socie dei Confidi viene confermata e si è ormai prossimi alla soglia delle 700 mila unità; da ciò si desume che il 50% degli imprenditori artigiani si rivolge stabilmente ad un Confidi per soddisfare le proprie esigenze finanziarie.
Anche la qualità delle garanzie concesse risulta sempre elevata: oltre il 58% risultano a medio-lungo termine, dato ancora più alto rispetto a quello medio del sistema bancario; nella stessa direzione si muove la crescita del credito convenzionato, che si attesta al 73%, relegando così al 27% il credito agevolato.
Il trend descritto evidenzia l’ottima capacità dei Confidi di ottenere dalle banche l’erogazione di crediti a tassi d’interesse in linea con le migliori condizioni di mercato, senza ricorrere alla leva degli incentivi pubblici. L’efficienza complessiva del “sistema Fedart” nella valutazione del merito di credito delle imprese aderenti viene confermata dal tasso d’insolvenza che si attesta ancora a valori decisamente contenuti, il 2,2 %. Questo dato appare ancora più significativo se letto nel novero di una congiuntura che anche nell’anno 2006, nel nostro Paese, si è mantenuta decisamente poco soddisfacente.
Auguri di proficuo svolgimento dei lavori.

Luca
Thu 6 Dec 2007, 15.46 - Stampa
Tra gli emendamenti alla Finanziaria 2008 discussi alla Camera ce ne sono diversi che riguardano i confidi. Li espongo brevemente:
  • ritorna (per iniziativa di numerosi sponsor) la proposta già avanzata in Senato (e ivi respinta) di istituire due fondi per i confidi; il primo (5 milioni annui per tre anni) per contributi alla definizione di progetti di accorpamento e fusione (consulenze e spese notarili); il secondo (30 milioni annui per tre anni) per alimentare le riserve patrimoniali dei confidi e incrementare i fondi di garanzia;
  • proposta rivoluzionaria di coprire con la garanzia di ultima istanza dello Stato le obbligazioni del Fondo centrale di garanzia per le PMI (ex legge 266/1977); i relativi impegni eventuali di spesa sarebbero coperti con il Fondo per "spese obbligatorie e di ordine" ex Legge 5 agosto 1978, n. 468, art. 7 (penso però che le regole europee impongano di quantificare più precisamente nelle spese dello Stato il contingent claim derivante); con questa concessione, le garanzie di secondo livello del Fondo PMI trasmetterebbero la ponderazione dello Stato (0%) ai crediti che ne beneficiano direttamente o indirettamente; ricordo che questo privilegio è già oggi applicato alle garanzie della SGFA dell'ISMEA per il credito agrario e a quelle della SACE sui crediti per l'internazionalizzazione delle imprese; il tema è delicato;
  • un altro emendamento (che invece non dovrebbe incontrare ostacoli) precisa che il suddetto Fondo PMI continui ad operare in attesa di un provvedimento che ne adegui le modalità operative ai criteri e alle priorità di intervento del Fondo per la finanza d'impresa.
Aspetto ad includere i link ai documenti parlamentari quando riuscirò a trovarli: con l'occasione noto che il sito web della Camera è meno aggiornato e più farraginoso di quello del Senato (un sintomo minore di imperfezione del nostro bicameralismo).

Luca
Wed 5 Dec 2007, 16.35 - Stampa
Torno ora da Milano dove sono intervenuto ad un Seminario di ABI formazione sul credit risk transfer, coordinato da Umberto Cherubini. Si tratta di un'iniziativa trasversale, che coinvolge le aree Market e Credit del Piano formativo risk management. Il mio intervento ha aperto i lavori. Ho cercato di mantenermi sul qualitativo, dato che Umberto aveva giustamente preparato (con Walter Vecchiato di Veneto Banca e Nicoletta Baldini di Monte Paschi) un ricco menu di contenuti tecnici e quantitativi. Dopo di me ha parlato il dott. Cercone di Banca d'Italia con una relazione molto chiara ed esauriente sul trattamento di garanzie e cartolarizzazione in Basilea 2.
Il seminario cade nel pieno della crisi dei mercati del credit risk transfer. Stamattina mi sentivo come uno che apre un seminario sul marx-leninismo tre mesi dopo la caduta del muro di Berlino. In realtà i partecipanti non parevano turbati dalle turbolenze in atto, e avevano ragione. Può anzi essere il momento opportuno per approfondire temi e tecniche che nel nostro paese (per nostra fortuna) non erano e non sono popolarissimi, ma che è utile aggiungere alla cassetta degli attrezzi in vista di tempi migliori.

Luca