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Gigi (08/11/2010 14.54) n/a
Amare parole che condivido in toto. Per capire dove va l'Italia basta vedere chi viene e chi va e chi non si è mai mosso:
Vanno i cervelli, va il capitale, vanno le imprese.
Vengono i disperati (da noi si sta, ancora per un po', comunque meglio), i poveri, i rapinatori ed i ladri.
Restano i disoccupati, i politici (sempre gli stessi), le immondizie e le case terremotate del Belice e dell'Aquila.
Dove abito io c'è Via Damiano Chiesa, Via Fabio Filzi, Via Nazario Sauro, Via Francesco Baracca. Poco lontano Via Giacomo Matteotti: tutta gente che ha dato la vita per questa Italia. Quando passo di lì mi vergogno nei loro confronti per le nostre contemporanee classi digerenti (ops... dirigenti, scusate). Dov'è l'onore, dov'è?
Dov'è la vergogna? Fra cento anni questo periodo passerà alla storia come "un periodo di diffusa corruzione e malcostume che portò l'Italia alla rovina. Alla fine venne annessa all'Albania".
Luca (08/11/2010 16.37) n/a
@Gigi: non ti facevo così patriottico ...
In parte hai ragione, però io temo la paura e la negligenza più della disonestà e della mancanza di etica. Le seconde sono figlie delle prime, cioè di un deficit di umanità viva. Se qualcuno si muove con una tensione positiva, allora alcuni potranno cercare di neutralizzarlo, però molti altri gli andranno dietro.
A volte temo che anche l'opposizione e la critica facciano troppo leva sull'indignazione o sul sentimentalismo perché mediaticamente rendono di più. Ma dove portano?
L'unica cosa che ha senso è prendersi carico dei problemi, insegnare e imparare lavorandoci sopra. Non è vero che non si può o non serve perché le classi dirigenti sono ignave e decadenti. E' l'unica via per sostituirle in corsa o almeno dargli la sveglia.
Gigi (08/11/2010 17.19) n/a
La Patria è la terra dei nostri padri....E' doveroso almeno provarci a salvarla per consegnarla migliore ai nostri figli. Questi che sono al potere ora non hanno né padri né figli: solo tubi digerenti (e qualcos'altro un po' più in basso).