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Convegno Roma-Sapienza sui confidi: la cronaca (1)

Fri 15 Oct 2010, 04.52

Ieri a Roma, nell'aula Tarantelli della Facoltà di Economia della Sapienza, ho seguito il convegno "Garanzie, confidi e credito per il dopo crisi: intermediari, confronti e soluzioni operative" (lo annunciavo qui). Paola Leone, che con Pasqualina Porretta e Franco Tutino ha fatto gli onori di casa, ha promesso entro breve di mettere in rete le slide delle relazioni, per cui sarò stringato nei commenti.
Nella prima sessione Ciro Rapacciuolo (Centro studi Confindustria) ha disegnato gli scenari del durante e dopo crisi.
Andrea Bianchi (DG per la Politica Industriale e la Competitività, Ministero dello Sviluppo economico) ha fatto una rassegna delle aree di crisi e del mix di interventi di sostegno, auspicando maggior selettività dei programmi di finanziamento (puntando sui finanziamenti ibridi).
Giovanni Forese (Regolamentazione bancaria e finanziaria, Ministero dell'Economia) ha illustrato il percorso di riforma del TUB (DLgs 141/2010), che interessa anche i confidi, sottolinendo lo sforzo di rioridino della galassia degli intermediari non bancari.
Dopo il break, per rispettare l'agenda, il ritmo è diventato incalzante. Corrado Baldinelli (vice-direttore Supervisione intermediari specializzati della Banca d'Italia) ha parlato di luci e ombre dei confidi visti dal supervisor (c'è molto da lavorare sulle ombre, a cominciare dall'allergia ai controlli che alcuni neo-107 sembrano manifestare gagliardamente). Ha dato chiari messaggi: la Vigilanza vigila, proporzionalità non vuol dire sconti, l'Organismo per i confidi minori avrà compiti rilevanti.
Cataldo (ABI) ha presentato un quadro esauriente degli interventi anti-crisi che hanno coinvolto le banche, a cominciare dall'Avviso comune (moratoria). Collegandosi all'esperienza del Fondo centrale di garanzia, ha auspicato una piattaforma comune alimentata da fondi statali, regionali e privati.
Francesco Bellotti (Presidente Federconfidi) ha ricordato il ruolo di ammortizzatore sociale dei confidi e la crescita esponenziale del Fondo centrale di garanzia. Molti confidi sono sottocapitalizzati: servirebbe quindi un'estensione della garanzia statale a tutte le controgaranzie del fondo centrale, anche quelle precedenti il DL 185/2008; inoltre lo Stato dovrebbe rendere disponibli ai confidi l'analogo dei Tremonti bond.
Roberto Remondi (Responsabile Commerciale Alleanze e Confidi, UniCredit) ha illustrato le politiche del suo gruppo verso i confidi. Nel 2010 si è ridotta l'incidenza dei crediti problematici su quelli in bonis (dall'81% di fine 2009 al 78%). Si lavora molto sulle ristrutturazioni del debito, tuttavia c'è una ripresa dei prestiti per la ricostituzione delle scorte. Unicredit ha investito molto per efficientare le relazioni con i confidi, e intende arrivare presto alla pratica elettronica comune (con firma digitale), e alla pubblicazione sull'apposito portale dei dati di esposizione che servono ai confidi per il monitoraggio e per le segnalazioni di vigilanza.
Ercole Mauro (Direzione Marketing Small Business, Intesa SanPaolo) ha parlato della razionalizzazione delle convenzioni banca-confidi, ricondotte a due testi standard (107 su patrimonio e 106 su fondo rischi), con possiibili parti ad hoc. Tutti i confidi ricevono un rating aggiornato ogni anno, che modula i benefici riconosciuti in termini di facoltà deliberative, assorbimenti patrimoniali e pricing. [Anche Unicredit ha un approccio simile, e dal canto suo anche Intesa SanPaolo, ha investito molto sul portale web per le pratiche di garanzia e lo scambio di informazioni].
E' stata la volta mia. Ho rapidamente fatto un'anticipazione del lavoro in corso con Nic&Gabri sulle convenzioni. Trovate qui le slide (come dicevo prima quelle degli altri relatori saranno presto pubbblicate).
Ha chiuso la mattina Pasqualina Porretta (collega della Sapienza), con i risultati di un indagine su un campione di confidi minori. Ha riscontrato una certa reticenza,, o piuttosto uno iato tra ciò che si afferma e ciò che si fa: stando alle risposte al questionario, i confidi, in maggioranza, stanno sviluppando la consulenza alle imprese su finanza e tesoreria, però si scopre che non hanno un database delle pratiche di fido, per cui sorge la domanda "Chi fa le analisi? Con quali strumenti?".
Bene, dopo la pausa pranzo c'è stato un panel molto ricco, di cui parlerò nel prossimo post, aggiungendo alla fine le mie impressioni.

Luca
PS: Trovate qui le slide di tutti gli interventi.

Commenti precedenti:

Tom (15/10/2010 09.14) n/a

@Luca, qundi Intesa Sanpaolo ha un modello di rating del garante validato da BdI? Procedono con sostituzione della PD del garantito con quella del garante?

Gigi (15/10/2010 09.54) n/a

Secondo me più che ad Intesa si devono affidare a San Paolo per il rating garante e devotamente pregare. Per quanto riguarda il pricing e le facoltà deliberative possono fare quello che vogliono (e non a caso parla il marketing, dove sono i crediti?). Per quanto riguarda gli assorbimenti patrimoniali il modello deve essere validato da bankitalia e a me non risulta (ma mi posso sbagliare, qualcuno mi smentisca).

Luca (15/10/2010 11.41) n/a

@Tom, a quanto so, è un modello nato prima della validazione IRB del gruppo. Bisognerebbe verificare sui report terzo pilastro se la metodologia è applicata anche per stimare le PD dei confidi ai fini IRB.

Se qualche gentile visitatore del gruppo Intesa SanPaolo ci chiarisce il punto, gli saremmo grati.

Segnani Cristian (27/10/2010 10.10)

Buongiorno professore,

le volevo chiedere se uscirà anche un "quaderno" illustrante quanto argomentato al convegno?

Luca (27/10/2010 10.23) n/a

Giro la domanda alla collega Paola Leone, coordinatrice dell'evento, che forse ha dei progetti in proposito.

Segnani Cristian (08/11/2010 15.29)

Salve,

Le volevo chiedere se la sua collega le ha dato informazioni riguardo alla mia richiesta di cui sopra.

La ringrazio anticipatamente

Saluti

SC

Luca (08/11/2010 16.39) n/a

Sì, Paola Leone sta curando la redazione degli atti, non so però quando conta di pubblicarli.

Perché non la contatta direttamente cercando la mail sul sito della Sapienza?

Segnani Cristian (11/11/2010 18.57)

Provvederò a contattarla il prima possibile come da lei suggerito.

La ringrazio sia per il suggerimento che per il suo continuo impegno a rendere disponibili a tutti queste informazioni.

Saluti