Commenti precedenti:
Nic&Gabri (18/08/2010 00.42) n/a
I reati fallimentari sono una cosa molto, molto seria, spesso sottovalutati da imprenditori e cattivi consiglieri che vi concorrono senza scrupoli.
Azioni del genere creano danni per l'intero sistema e per i creditori che non avranno più nulla da recuperare.
Perchè arrivare a tanto?
Spesso le aziende in crisi e i patrimoni, anche familiari, possono essere salvati nel rispetto della legge con interventi, non certo facili, ma mirati e concordati.
Chi vuole percorrere strade diverse, magari abbagliato da sedicenti consiglieri, non arriverà molto lontano e alla fine non avrà salvato proprio nulla e forse neppure la sua libertà.
nemesi (18/08/2010 18.25) n/a
Con gli stravolgimenti del codice penale e del codice di procedura penale effettuati negli ultimi dieci anni da chi sappiamo bene, cioè dall'attuale Premier, dubito seriamente che i banditi che imperversano nel nostro Paese possano mai vedere il "mondo a scacchi".
Luca (19/08/2010 08.56) n/a
Può darsi. Il problema che ponevo riguarda le persone perbene non attrezzate per cavarsela nei meandri delle azioni penali, che possono essere distrutte anche solo dall'avvio di un procedimento a loro carico.
Con la crisi la criminalità economica potrebbe espandersi a macchia d'olio, grazie ai capitali e ai profitti delle attività illegali. Al tempo stesso, i tagli della finanza pubblica toglieranno carburante a molte iniziative che confinano con l'illegalità. C'è il rischio che si scateni una guerra per difendere le aree di abuso e di privilegio, anche approfittando degli aiuti anti-crisi.
La politica dovrà scegliere da che parte stare. Non penso che l'opzione di fiancheggiare i "banditi" (e i loro soci in affari) sia quella vincente o ineluttabile. La partita è aperta, e le squadre non si identificano con gli schieramenti politici al governo o all'opposizione (al centro e in periferia).
nemesi (19/08/2010 20.09) n/a
Ma se i banditi sono nella stanza dei bottoni!!!
Luca (21/08/2010 08.15) n/a
E allora che si fa? Restiamo chiusi in casa noi aspettando che escano loro? Come programma politico (o di vita) è miserello! Sempre ammesso che si possano identificare con precisione i banditi e le stanze dei bottoni.
Gigi (23/08/2010 12.58) n/a
Che si fa? Gli uomini e le donne di buona volontà hanno il dovere di denunciare pubblicamente le cose che non vanno. Non importa se poi i delinquenti riprenderanno i voti e ritorneranno al potere. La democrazia è fatta (anche) così. Anche un mega-delinquente come Hitler è andato al potere con il voto, figuriamoci i teppistelli da quattro soldi che abbiamo noi che elargiscono mance a destra e a manca per un pugno di voti.
Il dovere di chi è onesto è di denunciare, scrivere, parlare, chiarire, rendere trasparenti le cose e mettere i disonesti di fronte alle proprie responsabilità. Morali prima di tutto, poi verranno quelle giudiziarie, politiche, etc.etc.
Questo è il compito degli onesti. Anzi è loro dovere. Se non lo fanno sono complici.
Ma sto andando un po' fuori tema: scusate.