Salvatore Desole, presidente del Confidi-Commercio, è stato rieletto vicepresidente nazionale della Federascomfidi, la federazione che annovera i Consorzi Fidi del commercio, turismo e servizi, aderenti alla Confcommercio. Nel suo ruolo, inoltre, di presidente nazionale del Fondo Terziario, costituito in base alla legge Bersani, Salvatore Desole è stato chiamato a far parte del coordinamento centrale dei vari organismi dei Consorzi Fidi che si riconoscono nel sistema Confcommercio. L’importante riconoscimento, oltre a premiare la competenza dimostrata da Salvatore Desole, costituisce una opportunità anche per il Confidi-Commercio del nostro territorio, che potrà contare su una vasta rete di esperienze in campo nazionale per l’ulteriore crescita dell’Organismo consortile della nostra Isola. La notizia è stata comunicata durante la recente assemblea del Confidi-Commercio, convocata per l’approvazione della relazione annuale e del bilancio dell’esercizio 2009. «Siamo consapevoli – ha affermato il presidente Desole, affiancato dai vicepresidenti Antonio Azzena, Bastianino Casu e dall’intero Consiglio di amministrazione – che la gravità della crisi economico-occupazionale che sta affliggendo soprattutto le piccole e medie imprese del comparto del terziario, impegna ancor più il Confidi-Commercio a fare di tutto per supportare le aziende nella loro domanda di credito». [...] Si collocano in questa ottica i principali dati del Bilancio 2009, che hanno visto crescere il numero dei soci a 1982, contro i 1930 dell’anno precedente e passare a circa 59 milioni di Euro l’ammontare delle garanzie rilasciate a fronte degli affidamenti in essere, pari (al dicembre 2009) ad oltre 140 milioni di euro. Sotto controllo anche gli addebiti operati dalle banche sui fondi rischi della Cooperativa a seguito di insolvenze di soci, pari allo 0,18 % circa del totale degli affidamenti.
Commenti precedenti:
Dodona (12/07/2010 16.40) n/a
Il dato di banca d'italia relativo al credito verso le imprese, in sardegna, registra un forte calo: nel 2009, i prestiti vs imprese minori sono diminuiti del -4,4%. Parallelamente, la qualità del credito ha continuato a pegiorare: lo stock complessivo delle sofferenze è aumentato del 17,3 per cento; l'incidenza sul totale dei prestiti è salita al 7,1 per cento dal 6,3 dell'anno precedente (non parliamo degli incagli la cui consistenza è aumentata del 54 (!) per cento e la cui incidenza sui prestiti è cresciuta dal 2,9 al 4,2 per cento).
Semplicemente accostando i numeri:
1) pur a fronte di una diminuzione del credito aumentano le garanzie: ci può stare? ...è il ruolo dei confidi;
2) la rischiosità dichiarata ("sotto controllo"...) è completamente avulsa dai dati ufficiali. Alcune ipotesi: a) il confidi non lavora in Sardegna (ma l'aumento delle garanzie rilasciate??) b) il rischio vero se lo assume qualcun altro - es. cciaa, regioni ecc (efficienza del confidi?) c) dati incomprensibili (qualcuno ce li spieghi...) d) altro.
Ovviamente sono benevenuti i commenti.
Renato (12/07/2010 18.10) n/a
Una buona fotografia di quel che accade in Sardegna la si puo' emungere dai due 107 sardi che a differenza del "fulgido esempio" hanno
i bilanci consultabili.
http://www.finsardegna.it/images/stories/Documenti/Bilanci/BILANCIO_2009.pdf
http://www.sardafidi.it/UserFiles/File/Utenti/silvia/Bilancio_Sardafidi_2009.pdf
Gigi (13/07/2010 15.59) n/a
@ Renato: grazie della segnalazione.
@ Riunto: confidi-commercio?