Le imprese del Nord Est si caratterizzano per un forte ricorso al debito, maggiore che in altre aree del Paese: nella media del decennio passato il leverage – dato dal rapporto tra i debiti finanziari e la somma degli stessi con il patrimonio netto – era pari al 55 per cento, oltre quattro punti percentuali in più rispetto alla media nazionale. L’elevata redditività ha reso in passato agevolmente sostenibili gli oneri connessi con tali livelli di indebitamento10. Nell’attuale fase congiunturale, caratterizzata da una forte contrazione dei flussi di reddito, questo tipo di struttura finanziaria è alla radice di tensioni. La quota di debiti a breve termine – strutturalmente più elevata rispetto alle altre aree – ha aggravato i problemi di rifinanziamento. L’ampio ricorso al debito bancario è stato favorito anche da una struttura dell’offerta particolarmente ricca e diversificata: il numero medio di banche e di sportelli bancari per impresa raggiunge in questi territori i livelli più elevati del Paese.[...] Il rendimento relativo dell’istruzione dei lavoratori più qualificati del Nord Est è però inferiore a quello delle regioni europee più sviluppate, anche perché le conoscenze apprese durante il percorso di studi sono relativamente poco sfruttate in un contesto che valorizza soprattutto l’esperienza acquisita sul posto di lavoro. [...] Riusciremo a trovare un equilibrio tra plurilaureati disoccupati e giovani dall’istruzione incompiuta, ma occupati? La preparazione dei laureati, nei giudizi di importanti imprese del Nord Est, appare soddisfacente. Le imprese segnalano invece difficoltà nella interazione con il mondo universitario, che in altri paesi sarebbe agevolata dalla semplicità delle procedure di partnership e dai minori tempi di risposta alle esigenze del mondo imprenditoriale.
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