Commenti precedenti:
jaures (15/06/2010 12.48) n/a
la moratoria ha un valore nella misura in cui ci sia un fatto temporalmente circostanziato e circoscritto nel tempo per cui l'azienda non sia in grado - transitoriamente - di pagare le rate del mutuo secondo l'originario piano di ammortamento.
Se questo squilibrio non è esattamente ascribile a fatto endogeno transitorio e circoscrivibile nel suo inizio e nella sua fine, la moratoria prolungata equivale a nascondere la polvere sotto il tappeto, con intanto il pagamento degli interessi (per quanto abbassatisi in virtù del calo dell'Euribor).
Quando si ha motivo di ritenere che lo squilibrio sia "indefinito" nel suo tempo e che gli orizzon ti perduti non tornano piu' allora la soluzione vera è il consolidamento del vecchio mutuo tramite un nuovo finanziamento le cui rate siano compatibili con gli attuali diminuiti margini aziendali.
Luca (15/06/2010 14.26) n/a
Giusto, Jaures. Sarebbe ora di parlare dei tempi e dei modi (e dei costi) dell'uscita dalla moratoria, pur prorogata.