Commenti precedenti:
Nic&Gabri (26/02/2010 23.23)
Carissimo Luca
il post di oggi sull'argomento toccato da Oscar Giannino è importantissimo.
Come hai detto, dietro una crisi d'impresa vi è, prima di tutto, la crisi dell'imprenditore, dell'uomo che progressivamente si chiude anche per pudore; crisi che spesso si manifesta esclusi i furbetti, come una sorta di annebbiamento che offusca la vista e lo conduce per vie sbagliate con effetti drammatici e distruttivi anche per le famiglie.
Le esperienze di crisi aziendali da noi viste in ambito professionale non sono paragonabili a quella vissuta in prima persona nel nostro contesto familiare dove, purtroppo, la crisi, poi risolta, è stata fortemente aggravata dall'assenza di coesione tra i soci in un momento di fortissima difficoltà.
L'esperienza, per noi, è stata, però, anche un ulteriore straordinario banco di prova e di arricchimento personale.
Nel nostro ambito professionale, la consulenza aziendale l'abbiamo sempre praticata con funzione legale preventiva, molto vicina a quella del business office da te ideato, con grandi sacrifici e cercando sempre di dire le cose come stavano.
Più volte ci siamo detti come il business office sia uno strumento formidabile anche per la prevenzione della crisi d'impresa e come sia essenziale poi per l'eventuale sua gestione.
Con tanti sacrifici e lavorando duro, nel business office si potrebbe creare, con il tempo, un vero legame fiduciario con l'uomo imprenditore che, schiudendosi poco a poco, lo distanzi dalla pura logica dell'individualismo del solo business, aiutandolo, per quanto possibile, a non commettere errori fatali anche nei momenti di difficoltà.