Le informazioni provenienti dalla rete del Gruppo, in questo inizio del 2010, confermano che le richieste di credito sono, prevalentemente, motivate da esigenze di riposizionamento del debito e da investimenti in energie rinnovabili; qualche timido segnale di ripresa per programmi a medio termine e per acquisitions di PMI. Il mercato appare segmentato tra: Aziende con rating elevato, solide competitive e dinamiche: hanno forte potere contrattuale e riescono a spuntare tassi ridotti; Aziende che hanno retto alla crisi grazie soprattutto all’adeguamento della struttura dei costi: domandano credito prevalentemente per esigenze di liquidità e di ristrutturazione del credito; Aziende in difficoltà: utilizzano molto strumenti come moratorie, sospensioni,…., si appoggiano ai Confidi e agli Enti Locali.
Commenti precedenti:
Sapio (29/01/2010 20.23) n/a
@ Claudio: i Confidi potrebbero operare anche solo con le imprese a rischio se riuscissero a farselo pagare. Questo è il problema. Poiché si scoprirebbe che quest'ultimo è molto costoso rimane il ruolo di distributori di aiuti pubblici alle imprese in difficoltà. E poi quello di distributori di stimoli pubblici allo sviluppo delle imprese sane. Un unico ruolo sta venendo meno: quello di venditori di garanzie non agevolate in concorrenza con le banche. Ma ci sarà sempre bisogno di consulenza seria e del servizio di accompagnamento delle micro-imprese (artigiani compresi) da farsi pagare a parte.