Commenti precedenti:
luigi (30/08/2009 16.42)
Dell'ottimo Ministro non mi sorprende ormai più niente. Ferme restando tante qualità, compresa una gestione comunque abbastanza ferma del debito pubblico in questa fase, rimangono troppo spesso le derive elettoral populistiche.
Tipo che c'entra adesso la cogestione alla tedesca delle aziande? La scopriamo oggi? Prima del settembre più nero da almeno 60 anni a questa parte? Ma non era lo stesso ministro che diceva ben altre cose, comprese quelle sulla cooperazione, fino a qualche mese fa? Troppo facile e troppo arditi i giri di valzer sulla testa delle persone che rischiano il lavoro.
Ma d'altra parte chi dice quel che ha detto lui delle banche e dei banchieri dimostra la strumentalità di un discorso che aveva un solo obiettivo. Mario Draghi.
Non scordiamocelo. Come non dimentichiano che i soldi che le banche amministrano sono anche i miei.
E anche i vostri.
Luigi
excelsus (31/08/2009 08.56) n/a
Mi fermo ad una battuta: se passerà la proposta dell'ingegnoso Tremonti, credo che le PMI chiuderanno con bilanci in sostanziale pareggio.
Luca (31/08/2009 10.48)
Luigi: al Meeting ha parlato anche Mario Draghi, invitato dall'Intergruppo parlamentare sulla sussidiarietà. Il suo intervento è stato, come quello di Tremonti, molto seguito e apprezzato. Le divergenze di visione tra Governatore e Ministro dell'economia sono note, ma non impediscono di collaborare. Oggi sono utili qualità e talenti variegati.
Quanto alla proposta sulla partecipazione agli utili, si tratta di darle un contenuto. Il fatto che nel nostro sistema produttivo il lavoro (dei dipendenti, dei para-subordinati, dei terzisti) partecipi al rischio d'impresa, è un dato di fatto, tanto più oggi. E' ragionevole che si prevedano forme di partecipazione ai risultati, che possono assumere le forme più varie.