Il sogno dell’«impresa in un giorno» sta per tramutarsi in realtà. Certo, mancano ancora alcuni passaggi, ma con l’approvazione del provvedimento sulla «comunicazione unica» – prevista dall’articolo 9 del decreto legge n. 7 del 31 gennaio 2007, convertito dalla legge n. 40 – è stato compiuto uno step di fondamentale importanza sulla via della semplificazione. Assicurata la costituzione sprint dell’impresa, ora potrà essere accelerata anche la fase successiva e cioè quella relativa al concreto avvio dell’attività imprenditoriale attraverso il potenziamento dello "sportello unico" (anche alla luce delle indicazioni contenute nella manovra d’estate). Con due anni di ritardo sulla tabella di marcia, dunque, il Dpcm che disciplina gli adempimenti per far nascere l’impresa con una sola comunicazione al registro delle imprese – anziché attraverso le diverse procedure attualmente necessarie – è stato firmato da tutti i ministri competenti (Economia, Sviluppo economico, Funzione pubblica e Welfare). Una volta esaurite le formalità legate alla registrazione del decreto da parte della Corte dei conti e alla sua pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale», perciò, sarà possibile fra nascere "giuridicamente" l’impresa (individuale o societaria) presentando un unico modello (in via telematica o mediante supporto informatico) presso le Camere di commercio. Queste ultime, del resto, sono già pronte avendo sperimentato il sistema da oltre un anno. La comunicazione unica al registro delle imprese sarà sufficiente infatti per assolvere tutti gli obblighi amministrativi previsti ai fini previdenziali, assistenziali, fiscali, nonché per l’ottenimento del codice fiscale e della partita Iva. In pratica, le Camere di commercio (Cdc) faranno da collettore delle "dichiarazioni di nascita" dell’impresa ed effettueranno i controlli imposti dalla legge sull’iniziale istanza. E saranno direttamente le Camere di commercio a dialogare online con le altre amministrazioni pubbliche nonché con le nasciture imprese. A queste ultime, qualora non ne siano già dotate, sarà assegnata gratuitamente una casella di posta elettronica certificata per la notifica degli esiti delle domande e delle eventuali iscrizioni. La comunicazione unica sarà poi "spacchettata" e diramata dalle Cdc all’agenzia delle Entrare (per il rilascio del codice fiscale e della partita Iva), all’Inps, all’Inail, oltre che alle commissioni provinciali per l’artigianato e al ministero del Lavoro per quanto di specifica competenza. La comunicazione unica sostituisce una serie di adempimenti (per il dettaglio si veda il grafico a fianco), tra i quali la dichiarazione di inizio attività e le domande d’iscrizione all’Inps e all’Inail.
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