E' la liquidità la priorità numero uno: le aziende, spiega Morandini, hanno bisogno di ristrutturare il debito, di rimodulare le scadenze dei mutui, di razionalizzare la gestione finanziaria. E allora serve un fondo di garanzia con almeno 5 miliardi di dotazione, in modo da creare per le banche, grazie anche ai Confidi, le condizioni per immettere almeno 80 miliardi di liquidità nel sistema.
"Possiamo fare qualche errore, ma quando giro per le nostre filiali sul territorio dico sempre di andare avanti, di crescere con le imprese." E a riprova, l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo scandisce ad alta voce la sua e-mail "Scrivetemi, i problemi ce li risolviamo tra di noi".
Commenti precedenti:
palì (17/03/2009 11.32)
Segnalo l'articolo di Isabella Bufacchi sul Sole di oggi che precisa le linee principali dell'accordo ABI-Mef relativo ai Tremonti-bond.
Cito testualmente: due le novità in attesa di conferma nelle prossime ore:
un "periodo di grazia" di 12 mesi concesso dalle banche a chi non riesca a pagare la rata del mutuo prima casa e una dote fino a 240 milioni di euro (2% dei "Tremonti-bond") per il fondo di garanzia delle Pmi.
Il testo del documento è stato definito: avrebbe già ottenuto un via libera di massima dall'Abi e ieri ha avuto l'ok del ministro Giulio Tremonti. Sono ancora possibili piccole modifiche. L'obiettivo è arrivare alla firma entro giovedì, con la sigla mercoledì pomeriggio, subito dopo l'Esecutivo Abi. In questo modo i dettagli saranno annunciati al liquidity day: giorno in cui anche la Sace e la Cassa depositi e prestiti dovrebbero annunciare novità sui rispettivi interventi anti-crisi....
Luca (03/19/2009 04:26 PM)
Grazie della segnalazione, Palì