Questo è il contesto in cui abbiamo “vissuto oltre i nostri mezzi”: abbiamo perso la relazione tra impegno e ricompensa, tra lavoro e soddisfazione. Non penso che l’avidità sia il problema: avidità è solo un termine peggiorativo, ideologico per il desiderio che non comprende se stesso. Il vero problema è che le nostre economie sono state smontate e rimesse insieme nel modo sbagliato, più al servizio di una economia truccata che come strumenti e condizioni per il lavoro umano. Noi, a nostra volta, siamo rimasti affascinati da questo linguaggio e abbiamo dimenticato il vero significato della vita.
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