La risposta politica alla deflazione è invocare più Stato. E' impossibile affrontare la deflazione nell'ambito delle normali operazioni di mercato. Solo lo Stato è sufficientemente affidabile da farsi carico di tutti i crediti di cui gli istituti privati, troppo allergici al rischio, vogliono sbarazzarsi. Ma la descrizione astratta che fanno gli economisti dell'intervento pubblico che ne risulta come espansione della "domanda aggregata" nasconde il fatto che il Governo spende per determinate cose e prende decisioni politiche a beneficio di imprese e individui specifici. Nel clima di scarsità che caratterizza le deflazioni da debito, la specificità delle operazioni di salvataggio inevitabilmente produce un forte dibattito politico. Lo vediamo nella discussione attuale sugli effetti distributivi del salvataggio dell'industria dell'auto, o nella preoccupazione sull'accesso alle linee di credito d'emergenza della Fed per gli hedge fund, additati da tutti come responsabili dei problemi finanziari odierni. [...] Lo statalismo è stata la risposta più comune nel 900 alle nuove incertezze. La sua inadeguatezza potrebbe portare a formulare risposte molto più antiche: la repulsione nei confronti dell'economia di mercato [...] la deflazione non produce soltanto un anticapitalismo radicale, ma anche una profonda ostilità verso qualsiasi genere di organizzazione economica e politica.
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