“L’obiettivo - afferma il vicepresidente Paolo Peveraro - è favorire il rafforzamento el’aggregazione dei Confidi per consolidarne il ruolo a sostegno del credito alle imprese. In particolare, i cinque di dimensione più significativa, ovvero Eurofidi, Unionfidi, Cogart e quelli di Confartigianato e Confersercenti, anche grazie al contributo regionale potranno intraprendere il percorso che li porterà all’iscrizione nell’elenco speciale degli intermediari finanziari previsto dal Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia. Ogni consorzio di garanzia, comunque, verrà sostenuto proporzionalmente alle proprie dimensioni in modo tale che il sistema complessivo dei Confidi piemontesi possa aumentare la propria capacità di garanzia [...]”. “E’ anche allo studio - aggiunge l’assessore Andrea Bairati - un intervento per la riduzione dei tassi di interesse che le imprese pagano alle banche in modo da fronteggiare la crescita dell’indebitamento”.
Commenti precedenti:
sapio (04/11/2008 10.12) n/a
Tornano gli aiuti a pioggia a meritevoli ed immeritevoli. Quanto alla faccenda dell'abolizione del vincolo di destinazione e restituzione occorre fare attenzione, non riguarda solo confidi ed ente concedente. Occorre il consenso del garantito perchè si tratta di sostituzione di garante. Infine ma si rendono conto che se il fondo è utilizzato non c'è beneficio per il confidi ? Siamo nel caso di coperta corta, scopri da una parte e copri da un'altra !
Comunque, nel caso di garanzie personali rilasciate da confidi su fondo destinato, esso fondo va anagraficamente censito separatamente dal confidi gestore e dalle banche che devono segnalarlo (anche in CERI) con ponderazione 100% (alias non vale nulla). L'unico modo per farlo valere è porlo a fondo vincolato di una tranched cover, ma è troppo complicato.
emiliano bona (01/07/2009 15.57)
Gentile professore,
a questo proposito volevo porle il seguente quesito: ritiene che le operazioni attuate dalle regioni a favore della patrimonializzazione dei Confidi possano considerarsi operazioni di ingegneria finanziaria ai sensi dell'art. 44 del regolamento 1083/2006?
Luca (01/07/2009 16.57)
"Ingegneria finanziaria" è un termine molto ampio che può ricomprendere i programmi basati su garanzie o apporti al capitale di rischio delle imprese. Nel caso specifico, e nella situazione attuale, c'è un problema di sostanza che può rendere problematici i programmi di apporto al capitale dei confidi: il fatto che possano configurare aiuti al funzionamento (dei confidi) o, peggio ancora, aiuti a entità in situazione di crisi. Secondo me la cosa migliore è confezionare dei conferimenti a fondi finalizzati a programmi di erogazione di garanzie, lasciando poi ai confidi la libertà di ridestinare questi fondi (priam o dopo la rendicontazione, secondo quello che la norma UE consente) a integrazione dei ricavi per commissioni o a riserve di capitale eleggibili come patrimonio di vigilanza. Il patrimonio aumenta, alla fin fine. La questione è però giuridicamente non banale. Qualcun altro può aiutare con idee o esperienze?