Ancora allo studio, senza pesare sul quadro di finanza pubblica, anche l'ipotesi di un provvedimento con il quale lo Stato assuma l'impegno di farsi garante dei debiti delle imprese in crisi o a corto di liquidità. «È uno degli aspetti che stiamo valutando», spiega anche in questo caso Scajola. La garanzia pubblica sui debiti potrebbe concretizzarsi utilizzando e potenziando un fondo già previsto presso la Cassa depositi e prestiti o riattivando un Fondo per il salvataggio delle imprese in crisi, attivato nel 2007 ma poi sospeso. In parallelo, attraverso un accordo Confindustria-Abi che coinvolga anche lo Stato e Banca d'Italia, ai fini dell'erogazione di prestiti le banche potrebbero riconoscere il credito vantato dalle aziende nei confronti della Pubblica amministrazione (circa 70 miliardi).
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