Sì: per il 95% dei Confidi intervistati la concessione del credito è stata più selettiva, sia per Basilea 2 sia per la crisi finanziaria. Le banche hanno richiesto un livello più alto di copertura del rischio per il 51% degli intervistati. Non solo: per l'81% c'è stato un aumento dei tassi di interesse e a parità di erogato è cambiata la composizione delle linee di credito concesse alle aziende, con una forte riduzione delle anticipazioni per cassa a fronte delle varie forme tecniche di smobilizzo, una realtà verificata dal 67% degli intervistati. In sintesi, l'84% ritiene che sia in atto un razionamento del credito.
Commenti precedenti:
sapio (16/10/2008 19.44) n/a
Nell'intervista rilasciata a Nicoletta Picchio da Francesco Bellotti quest'ultimo dice :
■Si potrebbero destinare parte dei flussi del Tfr maturando alle imprese, per sostenere l'accesso al credito, integrando le risorse a disposizione dei Confidi e del Fondo di garanzia per le Pmi■.
Come si può realizzare tutto questo se il Fondo Centrale di Garanzia opera con un fondo nominalmente rotativo e praticamente a perdere? Si vogliono bruciare i risparmi dei lavoratori ?
E i Confidi ? Nessuno di questi si sostiene con risorse proprie ma solo gestendo agevolazioni in forma di garanzie. Essi non possono mai remunerare il capitale. Cosa vuole il dr. Bellotti, utilizzare i fondi dei lavoratori in attività non remunerate ?
ilium (20/10/2008 09.09)
Firenze ■ Sviluppo di COFIDI FIRENZE in partnership con Toscana COMFIDI.
16.10.2008 - Lunedì 20 ottobre ore 12,30 , Presso Camera di Commercio Firenze
in Piazza dei Giudici Firenze si terrà una conferenza stampa alla quale parteciperanno: Marco Seracini (presidente COFIDI), Aleandro Manetti (amministratore delegato Toscana COMFIDI), Alberto Marini (direttore Confesercenti Firenze).
Scopo della Conferenza Stampa è quello di illustrare le decisioni dell■Assemblea dei soci COFIDI FIRENZE chiamata a deliberare sul progetto di sviluppo di COFIDI in partnership con Toscana COMFIDI. Si tratta di un progetto di notevole importanza per le PMI dell■area fiorentina che punta a ridurre l■attività consortile di COFIDI al di sotto della soglia stabilita dalla nuova normativa che obbliga a passare sotto il controllo della Banca d■Italia. Tutto ciò attivando una collaborazione operativa con ■Toscana COMFIDI■ che per le sue dimensioni ha già avviato un percorso di riorganizzazione e di trasformazione necessario a conseguire il nuovo status di Confidi 107 vigilato con la Banca d■Italia.
Il Consiglio ha ritenuto necessario, per la tutela dei consorziati e degli affidamenti inerenti, il passaggio di uno stock consistente di fidi in garanzia consortile da COFIDI a TOSCANA CONFIDI quale futuro intermediario finanziario vigilato dalla Banca d■Italia.
COFIDI Firenze e il sistema Confesercenti costituiranno in ■joint venture■ una nuova società per la gestione delle pratiche di istruttoria degli affidamenti.
Con questa decisione si andrà a costituire uno strumento di supporto alle imprese per l■accesso al credito garantito di grande peso per numero di soci e ammontare delle garanzie prestate e sarà consentito alle imprese stesse, specialmente alle piccole e micro, un ancor più agevole vantaggioso ricorso al credito bancario: servizio tanto più necessario oggi per i vincoli imposti da Basilea 2.
E■ anche questa una importate risposta del tessuto economico fiorentino alle esigenze derivanti dall■attuale crisi economica e finanziaria.
Rif. CdC Firenze, Ufficio Stampa, Fabrizio Vanni, tel. 055 2795347 ■ email:fabrizio.vanni@fi.camcom.it
Luca (10/20/2008 11:25 AM)
grazie della segnalazione. Per comunicati di questo tipo, penso che sia meglio inviarmeli per mail, provvedo io a inserire un blog. Si tratta di notizie e non di commenti ad altre notizie. Così riesco a dare più visibilità e anche esteticamente il tutto si presenta meglio.