TRENTO - Cassa del Trentino, la finanziaria degli enti pubblici guidata da Piero Giarda, fornirà liquidità al sistema bancario trentino se la situazione prodotta dalla crisi dei subprime dovesse diventare più difficile. L'indicazione è emersa ieri nel vertice convocato a Piazza Dante dal presidente Lorenzo Dellai con i responsabili delle banche, delle compagnie assicurative e dei consorzi fidi locali. C'erano presidenti e direttori di Cassa Centrale delle Rurali, Mediocredito Trentino Alto Adige, Banca di Trento e Bolzano, Itas, Confidimpresa, Cooperfidi, Cooperativa Artigiana di Garanzia e dello strumento «di sistema» Cassa del Trentino (nella foto, la sede di via Grazioli). È stato varato un tavolo tecnico congiunto che martedì entrerà nel vivo delle proposte operative. Dall'incontro è emerso prima di tutto che nessun istituto finanziario locale lamenta problemi di stabilità. Gli effetti della crisi in Trentino non destano per ora preoccupazioni. I sistemi di garanzia funzionano e, nel caso del credito cooperativo, sarò tra poco operativo il nuovo fondo nazionale di garanzie incrociate. Tuttavia qualche banca è vicina a utilizzare il 100% della raccolta. E le piccole imprese, che incassano i crediti più in ritardo, stanno cominciando ad avere difficoltà nell'accesso ai finanziamenti. Per ampliare la provvista, le Casse Rurali di recente erano ricorse alla cartolarizzazione dei mutui. Mediocredito invece, che non raccoglie dal pubblico retail, si era rivolto al mercato obbligazionario internazionale. Ora tutto questo è più difficile. Si fa fatica a reperire liquidità sui mercati perché le banche non si fidano le une delle altre: non si sa chi abbia in carico i prodotti finanziari «cattivi». Così Piazza Dante mette sul piatto la possibilità che Cassa del Trentino faccia, almeno temporaneamente, da «banca delle banche». Cdt potrebbe raccogliere sui mercati ulteriori risorse, oltre a quelle che reperisce per le necessità dei Comuni, da mettere a disposizione degli istituti locali. Può farlo perché ha il rating tripla A e le banche internazionali sanno che non ha pacchetti avvelenati in pancia. Oggi sui mercati lo spread a dieci anni è di due interi punti percentuali. Cassa Spa riesce a finanziarsi con uno spread di frazioni di punto. La banca locale avrebbe quindi della provvista più a buon mercato. Non è l'unico nuovo ruolo di Cassa del Trentino immaginato da Piazza Dante. L'istituto gestirà anche le istruttorie per i mutui delle famiglie. Intanto Dellai lunedì vedrà anche le banche nazionali presenti da più tempo sulla piazza trentina, come Unicredit, Banco Popolare, Sella Nord Est. Francesco Terreri, l'Adige, 4 ottobre 2008
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