Commenti precedenti:
andrea bianchi (03/06/2008 09.32) n/a
libro molto interessante (per ora poco più che iniziata la lettura) per il tema che tratta e brillante per come è scritto.
mi associo al prof. nel recensirlo con entusiasmo.
lo sto leggendo in concomitanza con la breve storia del futuro di jacques attali con cui mi pare ci siano alcune analogie, ne consiglio la lettura abbinata.
saluti.
Luca (06/03/2008 12:52 PM)
Non ho letto il libro di Attali, ma ne ho visti citati alcuni passaggi. Penso che il confronto con Taleb sia molto stimolante: Attali si cimenta nel ruolo di "previsore" che Taleb giudica impraticabile.
giuseppe (30/06/2008 13.07) n/a
Sto letteralmente divorando questo interessantissimo libro e, per quanto singolare possa sembrare l'accopiamento, mi sembra di rivederci tutta una serie di idee niente-poco-dimeno-che del prof. Bruno de Finetti.
L'incapacità umana di andare oltre quel che sembra ragionevole, i metodi scolastici che accentuano questa stortura, la pedissequa tendenza a giustificare l'accaduto "col senno di poi", la soggettività nelle valutazioni probabilistiche, il richiamo alla costante attenzione ai possiili (ab)usi dei modelli sono tutte posizioni che si ritrovano in numerosi scritti di de Finetti.
Certo, il "Cigno Nero" non è immune da mende e da eccessive semplificazioni, ma mi sembra un'opera molto meno eretica di quanto possa apparire a prima vista.
Luca (30/06/2008 16.18)
Eccellente il riferimento a de Finetti, una di quelle persone che in una vita fanno il lavoro di dieci vite, nell'accademia e nella pratica. In Italia dovremmo conoscerlo e farlo conoscere a tutti gli studenti di economia e di statistica.
Secondo il prof. Castagnoli della Bocconi in de Finetti c'è anche tutta la finanza basata sull'arbitrage pricing, ma più chiara e spiegata nei suoi limiti e possibili trabocchetti.
kimbo (01/11/2008 19.47)
inizio intrigante ma poi il libro si perde in 1000 giri pindarici che non portano a nulla
Luca (02/11/2008 07.32)
Caro Kimbo, "Il cigno nero" è anche ripetitivo e ha un tono che può dare fastidio. Per un lettore abituale di economia e finanza fa scoprire tante cose ignorate nella letteratura ortodossa. Poi oggi Nassim Taleb è diventato una specie di profeta: nel cigno nero il pericolo della crisi finanziaria che stiamo vivendo è prospettato con precisione impressionante. Ultima nota: i best seller, come la serie di Harry Potter, sono tra gli esempi più clamorosi di cigno nero positivo (per chi ne incassa i diritti). E un autore che dimostra l'esistenza dei cigni neri scrivendone uno, di nome e di fatto, è un genio.
claudio (14/11/2008 18.19)
Ho iniziato a leggere il cigno nero solo giovedì e mi ha entusiasmato a tal punto che mi sono proposto di finirlo questo fine settimana. Sulla "previsione" della crisi sono rimasto sconcertato!!!! Sembra che N.N.T. sapesse già tutto! Il prossimo da leggere sarà "un matematico e l'economia" di Bruno de Finetti. Sono i primi libri che leggo per puro piacere e sarei lieto di ricevere altri consigli!!! Ormai mancano solo 57 pagine!
lucio (25/01/2009 10.12)
Anche io ho letto il cigno nero, avendo anni fa letto "giocati dal caso". E' appassionante ma mi pare un po' prolisso. L'idea di base viene stiracchiata in lungo ed in largo. De Finetti fu sicuramente un precursore, anche della teoria di selezione del protafoglio (Markowitz) bistrattata da NNT. E tuttavia non trovo ste analogie.