Il grande disco di Claudio Chieffo.
A Rimini, nel week-end, ho partecipato agli esercizi della Fraternità di CL, predicati da don Julian Carròn. Penso che abbia scelto lui di introdurre tutte le meditazioni con una, due, anche tre canzoni di Claudio Chieffo, grande cantautore, morto l'estate scorsa. Sono pezzi che conosco da 35 anni, li ho sentiti centinaia di volte, anche cantati dal loro autore. Mai come questa volta mi hanno raggiunto con la voce di un amico presente, che testimoniava a me, proprio a me, Gesù incontrato nella vita (le parafrasi sono inutili, lì sta l'origine) e la pienezza, la drammaticità, la pace, donate a chi lo accoglie.
Tra le canzoni che abbiamo ripreso, una mi ha toccato: "Quando uno ha il cuore buono". La trovate nel CD "E' bella la strada" (v. a lato) con altre 23 (grandissime) e i testi.
Il ritornello fa:
Quando uno ha il cuore buono
non ha più paura di niente:
è felice di ogni cosa,
vuole amare solamente.
Don Giussani la commenta così:
Se tu sei disponibile alla verità, cioè se desideri la verità, se tu hai il cuore buono, quanto più la realtà si mostra a te nella diversità in cui si concreta, tanto più tu ti senti spinto dentro di essa, te ne arricchisci, ne sei contento, non hai mai finito di guardar dentro: il Mistero non è un muro che ferma lo sguardo, ma è come un'apertura dentro la quale non hai mai finito di entrare.
E' semplicissima, come una canzone per bambini (all'apparenza, ma bisogna cantarla in maniera distesa, non scandirla come una filastrocca). Non c'è traccia di sentimentalismo, è un cuore indomabile che canta; non c'è avversità che lo possa bloccare, riscopre mille volte al giorno la positività ultima del reale, e riparte.
Ho scannerizzato un pezzo della copertina de "La casa", disco di Chieffo del 1977. Sua è la foto da giovane. In basso ci trovate anche il mio nome. Ho avuto la ventura di collaborare con i musicisti che lo hanno realizzato; non ho fatto molto, otto note di mandola in un brano. La sua voce è la mia, ora più di allora.
Luca
|